La ricetta del “Polpo alla Luciana” ha origini molto antiche.
Ogni giorno, un gruppo di vecchi pescatori si recava al borgo marinaro di Santa Lucia per pescare i polipi o polpi, utilizzando la cosiddetta “tecnica dell’anfora”.
Di sera ponevano sott’acqua piccoli contenitori di terracotta e sassi bianchi, di mattina le stesse erano miracolosamente piene fino all’orlo di polipi pronti per essere cucinati.
Tornavano a casa soddisfatti e si apprestavano a cucinarli, seguendo una ricetta molto semplice ma allo stesso tempo gustosa. Tagliavano i polpi a pezzi grossolani e li lasciavano cuocere lentamente nel loro stesso liquido.
Era d’obbligo utilizzare una casseruola di terracotta per la cottura in modo da mantenere la temperatura costante e non bisognava mai aggiungere acqua né aprire il coperchio.
Coprivano la casseruola, munita di coperchio, con un panno umido e lasciavano cuocere per circa 40 minuti. Gli ulteriori ingredienti venivano aggiunti a freddo.
In genere servivano il polpo ben caldo in una tazza, aggiungendo il brodo della cottura.
Man mano, nel corso del tempo, la ricetta ha subito delle modifiche: sono stati aggiunti altri ingredienti in modo da renderla ancora più saporita e gustosa.
Ingredienti
800 gr di polpi piccoli
1 scatola di pomodori pelati da 1/2 kg
1 bicchiere di vino bianco secco
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
olio, sale e pepe
Pulire i polpi senza romperli. In una pentola, possibilmente di creta, fate rosolare aglio, olio e peperoncino.
Lavate i polpi e uniteli all’olio e lasciandoli rosolare su tutti i lati.
Quando i polpi saranno quasi asciutti, versate il vino e lasciatelo evaporare. A questo punto salate, pepate, unite i pomodori, il prezzemolo e l’olio facendo cuocere ancora per un quarto d’ora a pentola coperta.
(Foto: fonte rete internet)