Ottaviano, la confraternita della SS. Concezione e Monte dei Morti rinnova il culto a Maria SS. della Salute

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Tutto pronto per i festeggiamenti in onore di Maria SS. della Salute nell’antico quartiere Piediterra. A curare l’evento con un ricco programma è l’antica e venerabile Confraternita della SS. Concezione e Monte dei Morti.

Il primo, due e tre agosto si terrà un solenne triduo che prevede alle 19:00 un S. Rosario meditato e a seguire alle 19:30 una Santa Messa per i confratelli, le consorelle e i defunti benefattori. Domenica 4 agosto, solennità di Maria SS. della Salute, oltre a tre Messe (7:30, 10:00, 11:30), si terrà la solenne processione per le vie della città: piazza Piediterra, via Piediterra, via san Michele, piazza san Michele; via Cesare Augusto, via P. Cappuccio, via Piazza, via E. Cola, via Giovanni XXIII, piazza Municipio, via Roma, via A. Annunziata, via Ranieri, via san Giovanni, via Rosario, via Giovanni XXIII, viale Elena, via cupa Piediterra, Piazza Piediterra. Per le particolarità legate alla festa e alla processione si rimanda all’autorevole articolo di Rachele Cimmino: https://www.ilmediano.com/ottaviano-il-culto-della-madonna-della-salute-e-a-festa-de-palomme-una-bella-storia-ricca-di-simboli-e-di-memorie/

Anno 1963

La Confraternita della SS. Concezione e Monte dei Morti nasce nel 1695 presso il Convento dei Frati Minimi di San Francesco di Paola, attuale Casa municipale. Nel fondo Cappellano Maggiore dell’Archivio storico di Napoli è conservato uno degli statuti, quello borbonico del 1755. Lo scopo principale e originario era la devozione e la diffusione del culto della SS. Concezione, a cui si aggiunse, successivamente, anche il culto e la sepoltura dei morti in miseria. A riguardo, nella cripta del suddetto convento si seppellivano i propri consociati fino al 1811, epoca dell’istituzione del camposanto cittadino.

S. Maria della Sanità

Nel 1833 avvenne un passaggio importante: la cappella di S. Maria della Sanità nel glorioso quartiere Piediterra, con atto del notaio Michele Pisanti di Ottaviano, fu donata da d. Gioacchino Bifulco, in nome proprio e quale tutore dei nipoti minori Domenico e Gregorio, a questa laica confraternita. Eretta nel 1550, quella sontuosa cappella era, infatti, di giuspatronato dell’illustre famiglia Bifulco, che già dal primo maggio del 1501 fu aggregata alla corte del Conte di Nola (Orsini) col titolo di nobili. Da allora, il casato visse more nobilium, con personaggi di spicco e imparentadosi con famiglie nobili napolitane, come afferma lo studioso Cav. Michele Bifulco. (https://www.ilmediano.com/ottaviano-vicende-storiche-e-testamentarie-del-sacerdote-don-carlo-bifulco/)

Particolare del quadro di S. M. della Sanità

 [traduzione: Don Francesco, pronipote di Giulio Bifulco, commissionò questo dipinto di Santa (Maria) della Sanità per la propria cappella di diritto di patronato; inoltre per devozione sua e dei suoi, in qualità di Rettore e Beneficiato, ne curò a proprie spese l’esecuzione. Primo agosto dell’anno di grazia del Signore 1643. Giovanni Domenico Di Stasio, pittore]

Il loro giuspatronato su tante cappelle ecclesiastiche durò fino all’inizio del XIX secolo. Tra queste ricordiamo anche Santa Maria degli Angeli, Santa Maria della Pietà extra moenia. La stessa famiglia che istituì una cappella nella Chiesa di San Michele Arcangelo. La cappella donata alla confraternita, che inizialmente era dedicata a S. Maria della Sanità, fu ribattezzata invece con il nuovo titolo di Madonna della Salute. Da allora, la storia del sodalizio, si intrecciò con quello della cappella. La Madonna della Salute fu adottata come divinità protettrice dei confratelli e delle consorelle.

Maria SS. della Salute

Con riferimento all’accertamento del fine esclusivo o prevalente di culto, previsto dal combinato disposto dell’art. 77 del regio decreto 2 dicembre 1929, n. 2262, e dell’art. 71 della legge n. 222/1985, la confraternita della SS. Concezione e Monte dei Morti di Ottaviano fu riconosciuta con regio decreto del 12 febbraio 1934 n°937, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°147 del 23.06.1934. Il 23 agosto del 1990, il sodalizio ottenne dalla Prefettura di Napoli anche l’iscrizione nel Registro delle Persone Giuridiche Generale come ente di culto (reg. n°1239).

La vestizione dei sodali in processione prevede una lunga veste bianca, che reca ai bordi delle maniche e sul fondo della stessa veste un bordo di circa 15 cm. di ricamo bianco su uno strato blu. Il cingolo, che viene indossato sulla vita, è dello stesso colore. Il saio viene esaltato, inoltre, da un bianco cappuccio, utilizzato a mo’ di scialle e uno scapolare blu con ricami dorati, con all’estremità un medaglione recante l’immagine a sbalzo della Madonna titolare.I simboli della confraternita sono: un lungo gonfalone a forma di vela triangolare in stoffa blu con ricami dorati; un pennacchio fatto di penne di struzzo dai colori bianchi, rosso e blu con quattro cordoni blu, che partono dalla punta dello stendardo fino a calare a terra; una croce in legno con il Cristo crocifisso in argento, ricoperta da un drappo celeste con ricami dorati. Sia la vela dello stendardo che il drappo della croce recano al centro le lettere SSC, cioè SS. (Santissima) C. (Concezione).

Il governo della confraternita prevede un priore, un vice priore, un primo, un secondo e un terzo assistente. Le prime cinque cariche vengono scelte tramite elezione, mentre il cassiere e il segretario vengono scelti dal nominato governo. Le prime cinque cariche, altresì, si distinguono nei cortei processionali da un tipo di vestizione, che prevede il merletto decorativo e lo scapolare più largo e l’utilizzo di antichi medaglioni. Il laccio usato come cintura, inoltre, è di colore bianco e celeste.

Cappella Piediterra

Il priore, in particolare, si distingue grazie ad un decorato bastone. Il governo amministra la confraternita, mentre il Padre Spirituale – normalmente il parroco di San Francesco di Paola – si occupa della vita spirituale dei consociati. Il sodalizio conta attualmente circa 109 iscritti, divisi in confratelli e consorelle. Il priore è Luigi Palma. Partecipa alle tre maggiori processioni cittadine: SS. Croce, San Michele Arcangelo e Corpus Domini. La presenza maggiore degli inscritti, però, si ha durante la processione della titolare, che si tiene come da tradizione la prima domenica di agosto, a ricordo della posa della prima pietra della stessa chiesa.

Repertorio delle confraternite ottavianesi nel Fondo Cappellano Maggiore dell’Archivio di Stato di Napoli

Con il Concordato del 1741, Carlo di Borbone riuscì in un solo colpo a limitare il potere temporale della Chiesa sulle terre del Regno, e ad assicurarsi le ricche entrate delle confraternite. In forza del Concordato ogni decisione religiosa – spiega Mario Quaranta – fu predisposta dal Cappellano Maggiore e necessitava del beneplacito regale. In virtù di questo cambiamento, molte confraternite furono costrette a rivedere le loro Regole precedentemente approvate, o a dotarsene nel caso in cui in precedenza non avessero provveduto.

– Congrega dell’Angelo Custode e dell’Assunta 1777;

– Congrega della Concezione 1755;

– Congrega del Rosario 1776;

– Congrega del Sacramento 1758;

– Congrega dello Spirito Santo 1776;

– Congrega della SS. Trinità e dell’Annunziata 1751;

– Congrega di S. Maria Visitapoveri 1758;

– Congrega di S. Maria Visitapoveri e Monte dei Morti 1786.

 

Repertorio delle confraternite ottavianesi censite alla Diocesi di Nola

– Confraternita di S. Maria Visitapoveri – R. D. 28 febbraio 1935, n° 968;

– Confraternita dell’Immacolata e Monte dei Morti – R. D. 12 febbraio 1934, n° 937;

– Confraternita del SS. Rosario – R. D. 28 febbraio 1935, n° 968;

– Confraternita dell’Assunta ed Angeli Custodi – R. D. 28 febbraio 1935, n°968.