Gli inglesi usano l’esclamazione “awesome”, che sta a significare qualche cosa di “fantastico”, “grandioso”, “splendido”, ecc. ecc. E’ l’unico commento che potrei fare in merito alla partita di oggi. E potrei chiuderlo qui l’articolo. Ma proverò a raccontarvi l’ottima prestazione dei nostri e un po’ della mia giornata.
La giornata è iniziata presto, per poter arrivare allo stadio in largo anticipo e poterci godere la partita da una buona posizione. Vado a prendere il mio amico Costantino, prendiamo la metropolitana e ci dirigiamo verso Fuorigrotta, ci facciamo una bella “marenna”, e siamo già seduti 2 ore prima dell’inizo del match. Ci scambiamo i primi commenti con gli altri tifosi, si riparla delle incertezze di Albiol e Rafael, della presenza di Reina in tribuna, della difficoltà della partita che ci accingevamo a giocare, delle scelte del mister, dei nostri avversari. Il timore di una batosta da quelli che sono i primi della classe era possibile, ma ci consolava il fatto che queste partite, questo Napoli, non le aveva mai sbagliate. Questo Napoli, che non era quel Napoli, quello dello scorso anno, ha fallito molte facili partite di questo campionato, il mazziatone in casa non era da escludere a priori.
Il Napoli entra con i suoi migliori. A centrocampo il mister sceglie Jorginho e David Lopez, ai quali è richiesto parecchio lavoro di contenimento. A sinistra Ghoulam è un po’ più bloccato, e solo poche volte ha dato supporto a Insigne, che fa la sua ennesima buona prestazione. Dall’altro lato, Maggio ha maggiore libertà, anche per fornire un supporto a Callejon, che è meno bravo sull’uno contro uno del suo compagno di reparto Insigne. La solita idea di gioco. Ma serviva più attenzione, molta più attenzione, fare il 4-4-2 in fase difensiva con le linee strette, giocatori compatti, il solito scivolamento verso il lato del pallone, qualche volta l’aggessione del portatore di palla, i passaggielli sterili, ma utili a far salire gli avversari, i movimenti tipici del miglior Napoli. Mi aspettavo un atteggiameno più attendista del Napoli, che invece attacca, senza mai sbilanciarsi, ma attacca e crea pericoli ad una Roma che tenta in alcune occasioni di farsi vedere ma i nostri sono sempre attenti.
Sull’ennesimo lancio del piedino fatato di Insigne, la palla si impenna e arriva ad Higuain che con un mezza rovesciata beffa da pochi metri l’ex De Sanctis. Al gol, esultanza a pazzi, ho schiaffeggiato bonariamente un tifoso dietro di me, ho quasi dato una gomitata al mio amico Costantino. Per fortuna tutto ok, nessuno si è fatto male. Il Napoli continua a giocare, ma riusciamo tra traverse, incroci, palle fuori, e chi più ne ha più ne metta, a terminare la partita sull’1-0. Se avessimo finito il primo tempo sul 3-0 non avremmo rubato nulla.
Ero timoroso, temevo che i giallorossi si riorganizzassero e potessero impensierirci. Ed effettivamente, entrano in campo con un piglio diverso, la guidano loro la partita, ma non ci impensieriscono quasi mai. I nostri tentano con le ripartenze, lasciando il pallino del gioco agli avversari, ma tenendo sempre in pugno la gara. Ma l’imponderabile è sempre in agguato, e il solito atto di beneficenza dei nostri è sempre possibile, ma per fortuna siamo sempre attenti. La Roma ci lascia tanto spazio e prima su una discesa di Koulibaly, la Roma salva sulla linea un pallonetto di Callejon, e dopo un recupero di Inler (aiutato dal pressing di Gargano, entrato al posto di Hamsik, con il chiaro scopo di supportare il centrocampo che aveva bisogno di più sostanza), viene lanciato Higuain che becca il solito Callejon in mezzo all’area, che insacca. 8 reti in campionato, e sempre più capocannoniere. Ma dove vuole arrivare? Nella ripresa erano anche entrati Mertens per Insigne, buona spinta quella del Belga e Inler al posto di uno zoppicante David Lopez. La partita termina sul 2 – 0, dominata in termini di gioco e di risultato dai nostri. Napoletani in festa, e la Roma a casa con qualche dubbio in più, che si va ad aggiungere a quelli post paliatone col Bayern.
Grande prestazione di tutti. Rafael tenta anche un paio di uscite, non troppo difficili, che però danno fiducia. Sontuoso Koulibaly, le prende tutte, forse non è stato il peggior acquisto della serie A, ma uno dei migliori. Ma come sempre, aspettiamo, i giocatori si giudicano dopo averli visti giocare. Insigne è in un ottimo periodo di forma, è il regista aggiunto di un centrocampo molto tattico. David Lopez è il “mediano di ruolo” di cui parlava il mister, un acquisto che non ha esaltato nessuno, ma sempre in mezzo al campo a farsi sentire, a chiamare palla, di medie capacità tecniche, ma tanto utile. Buona anche la prestazione di Higuain, se segna e fa il campione che è, è determinante. Come contro l’Atalanta, Callejon è leggermente appannato. Ma se continua a mettere il suo zampino, questi cali di prestazione gli sono concessi. Bene anche gli altri.
Godiamocelo questo risultato. Fino alla prossima le critiche non sono ben accette. Il Napoli è forte, fa un bel calcio, fa un 4-4-2 in fase difensiva di alto livello, con automatismi sempre precisi. In questo si palesa il lavoro del mister Benitez, che molti presunti esperti e molti tifosi hanno giudicato non adatto al nostro calcio (e non vi ricordo quanto giù sia il nostro calcio rispetto alle grandi d’Europa), non capace di curare la fase difensiva, di non sapere motivare i giocatori. Tutte le altre sciocchezze che si sono sentite le potete aggiungere voi.
Non dico che tutti i problemi siano stati risolti, perché non è da escludere che il Napoli abbia altre battute d’arresto, ma la crisi è ormai un lontano ricordo.
Complimenti ai ragazzi e al mister.
SSC Napoli is awesome!
Crescenzo Tortora
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