Continuiamo il nostro viaggio in quello che potremmo definire il patrimonio immateriale di San Sebastiano al Vesuvio e anche stavolta non ci soffermeremo su qualcosa di scontato, sui prodotti tipici, sulle attività artigianali o produttive ma su di un’associazione attiva sul territorio e che diffonde la passione per lo sport.
Abbiamo incontrato due esponenti dell’associazione ciclistica ALAnBici, Ciro Scarpato e Biagio Orlando, ex presidente e attuale presidente, con i quali ci siamo intrattenuti in una piacevole conversazione sulla storia e le finalità del sodalizio.
Innanzitutto, come nasce ALANBICI e cosa significa l’acronimo?
«È l’unione dei nomi dei soci fondatori: Aldo, Antonio, Biagio e Ciro e nasce come gruppo amatoriale ma partecipando anche a parecchie competizioni a livello nazionale. Nasce dalla nostra passione e quella dei nostri padri per il ciclismo, in particolar modo a San Sebastiano. Per questo organizzammo, più di dieci anni fa, il primo memorial Domenico Orlando. La cosa più gratificante per noi del gruppo fu quando durante la seconda edizione dell’evento, la Federazione Ciclistica Italiana, col Comitato Ciclistico Campano, designò la nostra gara come prova di selezione per Campionato Italiano. La gara consisteva in un circuito di otto chilometri, da percorrere per otto volte, lungo le strade di San Sebastiano; quella famosa edizione, così come il cross, organizzato sempre da noi qualche anno più tardi, fu vinta da un ragazzo di San Giorgio che si chiamava Iodice. Purtroppo, dopo sette edizioni consecutive della Medaglia d’oro Domenico Orlando, abbiamo dovuto sospendere l’evento per motivi di disorganizzazione interna e sul territorio.»


E poi non siete più riusciti ad organizzarlo?
«Sì, riuscimmo ad organizzare l’ottava edizione ma avemmo difficoltà notevoli sul territorio, e devo dire strumentalmente create, pur avendo infatti un notevole successo di pubblico, dovemmo registrare una negatività da parte dell’amministrazione, ci fu una presa di posizione da parte di qualcuno.»

In che senso?
«Quando si vuole sfuggire dall’impegno, si creano dei motivi ostativi che non trovano poi giustificazione nella realtà dei fatti. Per questo abbiamo sospeso il premio.»

E non avete fatto più niente?
«Questo è il terzo anno che non si fa niente anche se, quest’anno è in programma qualcosa, inoltre, dopo questa pausa, il gruppo si è trasformato da semplice associazione sportiva, con indirizzo prettamente amatoriale, ad associazione sportiva dilettantistica, regolarmente iscritta alla Federazione Italiana. Come primo evento abbiamo organizzato lo scorso giugno una manifestazione ciclistica giovanile nel nostro parco urbano. Anche quest’anno lo organizzeremo e, con nostro rammarico, intitoleremo l’evento a colui che è stato il primo presidente del gruppo, il compianto Aldo Piccirillo. Inoltre, abbiamo deciso di creare una scuola ciclistica a San Sebastiano al Vesuvio, per i giovani fino alla sesta categoria e preventivando, per il prossimo settembre, la nona medaglia d’oro Domenico Orlando, per la categoria allievi nonché, l’altra manifestazione del gruppo, quella alla memoria di Gennaro Piro per la categoria esordienti che sarà anch’esso ripristinato dopo alcuni anni di sospensione, dovuta alle stesse problematiche in precedenza accennate. Altro progetto in ballo sarà quello della costituzione di un team di giovani da portare alle competizioni ciclistiche organizzate dalla FCI. Un progetto ambizioso che porterà a sacrifici enormi di impegno personale ma anche economico e per questo stiamo attuando una campagna di fidelizzazione e all’acquisizione di soci finanziatori e una ricerca di sponsor per dare le giuste strutture a questi giovani.»

Avete una sede?
«La sede, in pectore, perché da più di due anni abbiamo chiesto all’amministrazione un locale, potrebbe essere quella del Circolo Sociale degli anziani, ne abbiamo fatto richiesta al Commissario e siamo in attesa di una risposta a riguardo.»