Adolescente ubriaca a scuola

0
1017

Un fenomeno preoccupante in forte crescita fra i giovani e gli adolescenti è il consumo e l’abuso di alcol in modalità di gioco, di sfide e negli ultimissimi tempi, causa anche l’uso smodato a mo’ di dipendenza dei social, delle challenge (ovviamente alcoliche).

Cambiano, inoltre, anche le modalità di consumo rispetto al passato, infatti oggi i comportamenti più a rischio e che maggiormente sono aumentati in questi anni riguardano i fenomeni di Binge Drinking, il drelfie, e quindi fotografarsi ubriacati ( come se fosse un vanto) conseguenza della selfie addiction del mondo social, l’eyeballing, bere alcol attraverso gli occhi, che può provocare cecità e danni permanenti alla retina oculare. Tutto per arrivare velocemente alla condizione di ebrezza, con conseguente perdita di controllo.

Notizia delle ultime ore riguarda l’adolescente trovata in coma etilico tra le mura scolastiche. Situazione paradossale considerando che l’adolescente in questione è risultata ubriaca alle 8 del mattino.

Le conseguenze possono essere devastanti e distruttive ma, data l’accettazione sociale ed il non considerare l’alcol come droga vi è una non consapevolezza dei rischi di varia natura che ne possono scaturire. Infatti a livello fisico, l’alcol non risparmia nessun organo e nel caso del binge drinking il pericolo maggiore è l’intossicazione fino al coma. I giovani avendo una massa corporea più piccola rispetto agli adulti riescono a diluire poco l’alcol ed inoltre il fegato, sede del metabolismo dell’alcol, risulta ancora troppo immaturo. Da questo emerge che le sostanze tossiche tendono ad accumularsi nell’organismo inducendo danno precocemente ed in maniera anche irreversibile.

L’abuso di alcol agisce anche a livello psico-sociale influenzando l’umore, la memoria considerando anche la sua azione neurotossica capace di determinare la distruzione dei neuroni causando danni neurologici e le alterazioni a carico dei sistemi neurotrasmettitoriali.

Il problema è come se tutte le campagne di prevenzione ministeriali, le tantissime indicazioni, le ore e soprattutto i progetti scolastici mirati, non sortissero nessun effetto.

Purtroppo in una fase di vita così complessa quale è l’adolescenza, caratterizzata da cambiamenti fisici, cognitivi e relazionali, l’uso/abuso di alcol può avvenire per varie motivazioni.

Gli adolescenti ricercano nuove esperienze gratificanti nell’immediato, si ribellano alle regole prestabilite non prestando attenzione ai rischi per la salute. Ovviamente, la reattività emozionale mista all’impulsività, specifiche della fascia d’età, influenzano notevolmente la normale sperimentazione e ricerca di sensazioni ed emozioni nonché di esperienze particolarmente forti.

Siamo in presenza di un fenomeno largamente sommerso in cui, tutte le “istituzioni”, dalla famiglia alla scuola, devono svolgere la loro parte in un’ottica preventiva. È necessario ampliare, fortificare sempre di più una cultura informativa che risulti ancora più efficace, in grado di ampliare l’offerta di trattamenti assistenziali adeguati.

(FONTE FOTO:INTERNET)