Somma Vesuviana. Riceviamo e pubblichiamo:
Oggetto: Richiesta di intervento urgente per la chiusura del Centro Polifunzionale di San Vitaliano
Preg.mo Garante,
noi, rappresentanti della Città Cambia, movimento politico di Somma Vesuviana, a sostegno dei genitori degli utenti del Centro Polifunzionale di San Vitaliano in provincia di Napoli, ci rivolgiamo a Lei per esprimere la nostra profonda preoccupazione e il nostro forte dissenso riguardo alla recente chiusura del centro, che ha avuto un impatto devastante sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie.
Il Centro Polifunzionale di San Vitaliano ha rappresentato un luogo sicuro e accogliente per circa trenta utenti, offrendo loro opportunità di socializzazione, apprendimento e crescita personale. I servizi erogati, gestiti da educatori e operatori altamente qualificati, erano fondamentali per il benessere dei ragazzi, molti dei quali si trovano in situazioni di vulnerabilità e fragilità. Inoltre, è opportuno ricordare che il centro disabili di San Vitaliano durante l’anno è stato utilizzato dagli utenti di Somma Vesuviana per “tamponare” l’emergenza dettata dalla chiusura del centro disabili della nostra città, ancora non ripristinato. Tuttavia, a causa di ritardi nei pagamenti da parte dell’Ambito 22 comune capofila Somma Vesuviana, il centro ha dovuto chiudere i battenti il 1° ottobre 2024, privando gli utenti di un supporto essenziale e creando un vuoto incolmabile nelle loro vite. La risposta dell’Ambito,
caratterizzata da un silenzio assordante e dall’assenza di soluzioni concrete, ha messo in evidenza una grave indifferenza verso le esigenze delle persone con disabilità. La nuova manifestazione d’interesse in scadenza il prossimo 29/10/2024 prevede una riduzione drammatica dei servizi: solamente 10 ore settimanali per 3 giorni, senza il supporto di trasporto e mensa. Questa proposta non solo è inadeguata, ma contrasta con quanto indicato nel catalogo dei servizi residenziali, semiresidenziali, territoriali e domiciliari di cui al Regolamento di attuazione della L.R 11/2007, il quale specifica che per servizi di questo tipo sono richieste un minimo di 4 fino ad un massimo di 10 ore giornaliere. La situazione attuale,
pertanto, è non solo insoddisfacente, ma anche inaccettabile.
La mancata previsione, inoltre in quest’ultima manifestazione d’interesse, di continuità educativa e di relazioni consolidate tra utenti e operatori rappresenta un grave danno per le persone già vulnerabili, che necessitano di stabilità e supporto. Le famiglie si trovano ora in una condizione di grande incertezza e precarietà, costrette a cercare alternative che spesso non sono disponibili o adeguate alle necessità dei loro cari. In considerazione di quanto esposto, Le chiediamo di:
Promuovere una revisione urgente della manifestazione d’interesse, illegittima, disposta dal Comune Capofila Somma Vesuviana, dell’ambito N22.
Garantire il ripristino immediato dei servizi precedentemente offerti, assicurando il
finanziamento necessario affinché il centro possa continuare a operare in modo efficace. Adottare misure concrete per garantire la continuità educativa e relazionale tra utenti e operatori, in modo da tutelare il benessere e lo sviluppo dei ragazzi.
Siamo certi che il Suo intervento possa contribuire a restituire dignità e speranza alle famiglie e alle persone con disabilità della nostra comunità. Restiamo a disposizione per qualsiasi incontro o discussione utile a trovare soluzioni efficaci.
In attesa di una Sua risposta, porgiamo i nostri più cordiali saluti