Ravioli vegetariani

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La pasta fresca, semplicissimo miscuglio di farina e acqua (oppure uova), è di sicuro una delle colonne portanti dell’alimentazione italiana. Ma c’è di più. L’impastare è anche uno dei gesti che più ci riconcilia col mondo e che porta via pensieri, stress e fatica: dare forma a due ingredienti di per sé inconsistenti per farne qualcosa di buono, magari da condividere con le persone che amiamo. Anche (e soprattutto) nell’ambito della vita frenetica che noi tutti oggi conduciamo, l’idea di prenderci del tempo -e non poi così tanto- per fare la pasta in casa può essere foriera di quel giusto riappropriarsi di una serenità accantonata e di una convivialità desiderata. Anche perché, naturalmente, ognuno di noi a casa propria ha la ricetta della pasta fresca “quella vera”

Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta fresca
500 gr di farina di semola di grano duro
acqua q.b.
sale

Per il ripieno
olio evo
1 porro
2 pere abbastanza grandi
200 gr di parmigiano di scaglie
sale q.b.
pepe q.b.

Per il pesto di rucola
1 confezione di rucola
1 pezzetto di parmigiano
1 spicchio di aglio
7/8 capperi dissalati
mezza bustina di pinoli
olio evo q.b.

Cominciamo col preparare il ripieno. Tagliare il porro a rondelle sottili. In una padella mettere a scaldare l’olio, quando è caldo aggiungere il porro e farlo appassire a fuoco medio. Intanto tagliare a tocchetti la polpa delle pere. Dopo avere appassito il porro, aggiungere le pere a tocchetti, fare andare a fuoco medio fino a che le pere non si saranno ammorbidite e diventate quasi cremose. A questo punto aggiungere il parmigiano, sale e pepe e mantecare; spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Mentre il composto riposa dedichiamoci alla preparazione della pasta fresca. Abbiamo scelto una pasta senza uova perché più leggera e di composizione più liscia.

Al centro del tavolo posizionare la farina a fontana insieme al sale, aggiungere l’acqua lentamente fino a che il composto non inizia a prendere forma. Ci accorgeremo presto e da soli quando sarà il momento di non aggiungere più acqua. Lavorare l’impasto fino a che diventa liscio e non appiccicoso, metterlo da parte e farlo riposare una mezz’oretta sotto un tovagliolo pulito.
Nel frattempo possiamo dedicarci alla preparazione del pesto di rucola ed ai pomodorini confit.
Partiamo da questi ultimi. Prendiamo dei pomodorini ciliegini ben maturi, tagliamoli a metà e adagiamoli su di una leccarda foderata di carta forno, con la parte tagliata verso l’alto. Condiamoli con sale, zucchero e un filo di olio e mettiamoli in forno a 180° col solo grill superiore acceso per circa una decima di minuti.
In un mixer, intanto, mettiamo l’olio evo, il pezzetto di parmigiano, lo spicchio d’aglio, i capperi e la rucola e facciamo andare. Io consiglio di aggiungere gli ingredienti in modo graduale, per evitare che il mixer vada in affaticamento. Nel caso in cui fosse necessario, potete aggiungere un po’ di acqua per diluire il tutto. Consiglio di non aggiungere sale, in quanto la presenza dei capperi è sufficiente a garantire la giusta sapidità. Una volta preparato il pesto, possiamo dedicarci ai ravioli. Per questi ultimi, tutto è un po’ lasciato al libero sfogo del nostro estro. Possiamo tirare la sfoglia col matterello o con l’apposita macchinetta; si possono creare dei dischetti su cui poggiare un pezzetto di ripieno e poi coprire con un altro dischetto, creare la forma che più ci aggrada. L’importante è, quando li andiamo a chiudere, facciamo uscire tutta l’aria, in modo che non si aprano in cottura.
Portate, quindi, a bollore l’acqua salata e calateci i ravioli. Intanto, in una padella bassa, fate sciogliere un pezzettino di burro e scaldate un pochino il pesto, giusto il tempo di farlo diventare tiepido. Quando i ravioli sono cotti, scolarli con delicatezza per evitarne la rottura e calateli nel pesto. Girateli piano piano. Impiattateli e decorate tutto con i pomodorini confit. Io, in chiusura del piatto, ho aggiunto anche qualche goccia di nduja sia per dare colore che per rinforzare il gusto.