Vesuvio, anche Nola nella zona rossa

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Una nuova tegola sta per cadere sul comune di Nola, il tutto nasce dalla necessità di ampliare i confini della zona a più alto rischio in caso di eruzione del Vesuvio.

Nel prossimo aggiornamento del piano nazionale di emergenza infatti la protezione civile allargherà la zona rossa da 18 a 25 comuni. La commissione grandi rischi ha già espresso parere favorevole. Nel piano nazionale di emergenza questa zona corrisponde a quell’area da evacuare prima che l’eruzione abbia inizio e che comunemente viene chiamata zona rossa 2, perché potrebbe essere invasa da importanti flussi piroclastici con elevato rischio di crollo delle coperture degli edifici.

Sulla base di questo studio il dipartimento nazionale di protezione civile, guidato dal prefetto Franco Gabrielli, ha individuato altri 7 comuni da aggiungere ai 18 precedentemente classificati: Napoli (con le municipalità di Barra, Ponticelli e S. Giovanni a Teduccio), Nola, Palma Campania, Poggiomarino, Pomigliano d’Arco, S. Gennaro Vesuviano, Scafati. Gabrielli ha reso noto che "i 24 comuni e le tre municipalità di Napoli saranno inclusi per intero nella zona rossa". Poi spetterà ai comuni interessati dimostrare di essere in grado di gestire le evacuazioni (anche parziali) delle proprie comunità.

Le zone potranno (se dimostrata la capacità e l’organizzazione della locale protezione civile) essere escluse dalla zona rossa, ma ricadrebbero in ogni caso nella zona gialla con tutte le prescrizioni e i vincoli che saranno sottoposti dal punto di vista urbanistico. Alcuni comuni interessati all’allargamento si sono già attivati con l’assessore regionale alla protezione civile Edoardo Cosenza, infatti l’amministrazione comunale di Poggiomarino nelle persone del vicesindaco Giuseppe Annunziata e dell’ingegnere capo dell’ufficio tecnico del comune Alessandro Nappo, hanno chiarito i termini della questione e con una nota stampa hanno annunciato l’avvio di un tavolo di concertazione con i comuni di Scafati, Palma Campania, S. Gennaro Vesuviano e Nola.

Secondo indiscrezioni non tutto il territorio nolano sarebbe esposto al pericolo di invasioni di flussi piroclastici, ma come Poggiomarino solo una piccola porzione (Piazzolla alta). L’amministrazione comunale bruniana dovrà sicuramente farsi parte attiva sia per dare certezze e sicurezza ai cittadini ma sopratutto per testare il grado di efficienza della locale protezione civile che allo stato conta centinaia di volontari, spesso impegnati in progetti non "importanti", come il controllo della villa comunale, la viabilità o la vigilanza durante le feste patronali.
(Fonte foto: Rete Internet)