Gli addetti dell’ipermercato ex Carrefour, hanno formato un picchetto nella piazza del municipio di Casoria: traffico in ginocchio. Intanto ieri l’ex governatore della Campania, Bassolino, ha incontrato i lavoratori Ipercoop, che temono licenziamenti.
Ancora bollettini di guerra dal fronte della grande distribuzione in crisi. Ieri, alle undici del mattino, i 200 addetti ex Carrefour, rimasti senza lavoro e senza il salario della cassa integrazione, hanno organizzato un presidio sulla piazza del municipio, un budello di strade che insistono nel centro di una città che conta 80mila abitanti.
Inevitabile, quindi, la paralisi del traffico. “Siamo senza un soldo: vogliamo subito il salario della cassa integrazione e vogliamo anche la riapertura dell’ipermercato”, la richiesta dei manifestanti. Corre voce che la società che ha rilevato uomini, mezzi e merci dalla multinazionale francese voglia dichiarare fallimento. Si tratta però di una notizia non confermata. Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal sindaco, Enzo Carfora, e dall’assessore alle attività produttive, Tommaso Casillo. Amministratori che stanno premendo per far sbloccare in tempi brevi i sei mesi di salario arretrato della cig. Poi, in serata, gli addetti ex Carrefour si sono rivisti in municipio col sindaco e con i gruppi politici.
L’obiettivo è di organizzare un consiglio comunale straordinario. Ma il fronte di guerra dei centri commerciali è molto lungo. Tanto per far un altro esempio gli addetti Unicoop della Campania (662 diretti e 300 dell’indotto) sono stati protagonisti di nuove iniziative politiche finalizzate a bloccare un’altra cessione di uomini, mezzi e merci, stavolta a un imprenditore casertano”, ciò almeno stando a quanto affermano i sindacati Filcams-Cigl, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e Usb. Sempre ieri una delegazione di lavoratori dei tre Ipercoop di Afragola, Quarto e Avellino e dei due supercoop di Napoli-Arenaccia e S.M.Capua Vetere sono stati ricevuti a Napoli dal presidente della Fondazione Sudd, Antonio Bassolino, che all’epoca dell’arrivo dei grandi ipermercati coop in Campania era presidente della giunta regionale.
“Necessario un tavolo di confronto alla Regione tra lavoratori e azienda”, ha dichiarato Bassolino al termine dell’incontro. “La lotta continua – hanno aggiunto i lavoratori Unicoop – per difendere i valori di legalità e solidarietà ”. Oggi gli addetti di tutti gli impianti campani terranno un’assemblea nell’Ipercoop di Afragola. Intanto la toscana Unicoop Tirreno ha convocato i sindacati per il prossimo 11 dicembre. Ieri, dalla sede di Vignale Riotorto (Livorno), il gruppo ha diramato un messaggio.
“Unicoop Tirreno – si legge – non ha sottoscritto nessun accordo che implichi il passaggio ad altre società dei cinque punti vendita operanti in Campania. Se e quando saranno raggiunti e sottoscritti accordi con altri interlocutori – aggiunge la coop livornese – Unicoop Tirreno darà inizio alle procedure previste dalla contrattazione vigente. Infine – conclude Unicoop – nell’incontro dell’11 dicembre ribadiremo le nostre intenzioni rispetto alla presenza in Campania: individuare soluzioni che consentano l’abbattimento delle perdite, divenute insostenibili, mantenendo la presenza del marchio nella regione”.