Fiat, storia di Elena: “Io licenziata e con un marito cassintegrato da anni”

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Elena Ronga, giovane moglie e madre di due bimbi, racconta la sua odissea nell’incubo Fiat. “Marchionne sta creando una vera tragedia perchè non capisce la realtà”.

Lo Slai Cobas, il sindacato degli “autorganizzati” ha sollecitato la costituzione del comitato delle mogli dei cassintegrati Fiat. Il prossimo 24 novembre queste donne terranno, a Pomigliano, un’assemblea operaia, per la prima volta indetta dalle consorti delle tute blu. Intanto una delle componenti del comitato, Elena Ronga, 30 anni, di Giugliano, commenta gli ultimi avvenimenti di casa Fiat.

Signora Ronga, come giudica quello che accadendo?
Marchionne sta creando una vera tragedia perché non capisce la realtà, il bisogno: io sono una mamma con due figli e non arrivo a fine mese, ho un mutuo, le bollette da pagare, il condominio».

Suo marito da quanto tempo si trova in cassa integrazione?
«E’ andato in cassa integrazione quattro anni fa, poche settimane dopo che è nato il nostro primo figlio».

Poi però ciò non via ha impedito di fare un altro figlio…
«Perché io lavoravo, ero impiegata in una società di marketing, al centro direzionale. Poi però quando il titolare ha intuito che sarei andata di nuovo in maternità sono stata licenziata al terzo mese di gravidanza, e senza giusta causa, perché l’azienda aveva meno di quindici dipendenti. Quindi ora mio marito è rimasto in cassa integrazione, mentre Marchionne dice che riassumerà solo se il mercato migliorerà, e io sono rimasta senza soldi e senza posto. Ecco perché sono sempre arrabbiata. Ma perché dobbiamo sempre essere sfruttati ? Perché ? »

Intanto avete indetto un’assemblea operaia…
«Si, stiamo facendo una grande pubblicità. Io tutte le mattine faccio propaganda davanti alla scuola dei miei figli, al supermercato, dovunque. Non ce la faccio a vedere mio marito che a quarant’anni non ha mai un soldo in tasca: è una situazione orrenda e quindi voglio combattere. Noi abbiamo dovuto vendere tutto, anche la macchina e intanto quelli, i politici, vanno ancora in auto blu».

Crede che la gente sia solidale con voi?
«Molti non hanno ancora capito niente di ciò che sta succedendo, hanno le bistecche sugli occhi. Non hanno la percezione di quello che può succedere davvero di qui a poco».