Somma Vesuviana. Nel pomeriggio i carabinieri della locale Stazione sono intervenuti nell’azienda agricola “Mele”.
Poco prima e per cause ancora in corso di accertamento un dipendente dell’azienda, 63enne, cadeva da un silos contenente mangime per animali.
La struttura sarebbe crollata coinvolgendo l’operaio.
L’uomo è stato soccorso da personale sanitario e trasferito nell’ospedale di Nola dove si trova in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.
Indagini in corso da parte dei carabinieri della stazione insieme ai militari del Nil di Napoli e al personale dell’Asl
ERCOLANO: scavi archeologici, turista olandese “firma” le pareti di una domus scampata al Vesuvio ma non all’inciviltà
E’ la firma dell’artista a dare paternità e rinnovato valore ad un’opera.
Quella di un turista sulle pareti di una domus romana nel Parco archeologico di Ercolano, invece, è solo un’offesa alla memoria.
Accade la scorsa serata quando, prima il personale di vigilanza e i Carabinieri poi, vengono allertati per l’ennesimo sfregio alla storia.
Un 27enne olandese, in vacanza in Campania, ha deciso di lasciare un segno del suo passaggio, vergando con un pennarello gli antichi stucchi di una dimora strappata alle ceneri del Vesuvio.
Una firma, con un marker nero, di quelli indelebili.
L’uomo è stato immediatamente identificato e denunciato per danneggiamento e imbrattamento di opere artistiche.
POMIGLIANO D’ARCO – Sicurezza stradale e decoro urbano al centro dell’attività intensificata portata avanti dalla polizia locale di Pomigliano d’Arco, guidata, da circa due settimane, dal tenente colonnello Emiliano Nacar. Particolare attenzione è stata rivolta al contrasto della sosta selvaggia, con decine di contravvenzioni elevate nelle zone centrali della città. Nell’ambito delle operazioni, sono stati emessi 150 verbali per violazione del codice della strada negli ultimi tre giorni, e particolare attenzione è stata data ai motociclisti, fermati e sanzionati per non aver rispettato l’obbligo del casco.
Oltre ai controlli stradali, la polizia locale ha sanzionato attività commerciali per un totale di cinquemila euro per esercizio di attività senza la dovuta Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia) e per emissioni sonore in violazione delle ordinanze sindacali. Sono state comminate multe per occupazioni abusive di aree pubbliche da parte di attività commerciali, e sanzioni di mille euro per emissioni sonore all’esterno dei locali, in violazione delle ordinanze sindacali.
La lotta contro la sosta selvaggia è stata intensificata su tutto il territorio, con decine di contravvenzioni elevate nelle zone centrali della città. Tra le operazioni di maggiore rilievo, la polizia municipale ha sanzionato un’attività illegale e abusiva di artigianato all’interno di un palazzo comunale, che emetteva esalazioni nocive. Chiusi anche due esercizi commerciali. Queste attività, fanno sapere dal Comune, sono propedeutiche ad un imminente presidio delle zone della movida durante il fine settimana, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza e il rispetto delle normative vigenti.
Riceviamo e pubblichiamo.
L’AISA Associazione Italiana Sicurezza Ambientale, fondata e diretta dal Presidente Nazionale, Cav. Giovanni Cimmino, celebrando con tutta l’Italia la Festa della Repubblica del 2 Giugno1946-2024, comunica che lo scorso 23 maggio 2024 è stata apposta la Targa in ceramica a “Ricordo delle Vittime del Terrorismo”, presso l’Ulivo della Memoria già piantumato lo scorso 28 aprile 2024 nell’Aiuola dei Caduti di Tutte le Guerre a Somma Vesuviana.
Al suddetto evento commemorativo, come già comunicato in precedenza, dopo l’esecuzione dell’Inno Nazionale è avvenuta la deposizione della Corona di Alloro, come nelle immagini del sociologo e giornalista Antonio Castaldo postate sul web da Giuseppe Pio Di Falco per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali e Associazione “Umanitas Viva” di Napoli, all’indirizzo, https://www.youtube.com/watch?v=e4oC307-7XY., mentre la sintesi dell’intera giornata dell’intera Giornata Commemorativa dell’AISA a Somma Vesuviana di domenica 28 aprile 2024 è nelle immagini di Giosuè Imbroda, https://www.youtube.com/watch?v=hgH1Xryzenw.
Nel corso della cerimonia, curata dal sociologo Antonio Castaldo, il Presidente AISA Giovanni Cimmino affiancato dall’Assessore Rosalinda Perna ha consegnato targhe commemorative ad alcuni familiari delle Vittime del Terrorismo e di Caduti durante la Lotta di Liberazione dell’Italia dalle occupanti truppe tedesche e dal nazifascimo 1943-1945.
Al fratello Ciro Iozzino e al nipote Raffaele, è stata consegnata la “Targa in Memoria di Raffaele Iozzino” Guardia della Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato, Medaglia d’Oro al Valor Civile, vittima delle Brigate Rosse nella scorta di Aldo Moro in Via Fani a Roma il 16 Marzo 1978. Con loro sul palco vi erano gli agenti di P. S. del Commissariato di San Giuseppe Vesuviano; il Dott. Francesco Principato, funzionario dell’Azienda Sanitaria S. Anna e S. Sebastiano di Caserta; Salvatore Coppola, Presidente della Pro Loco di Casola di Napoli, e l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Brusciano, Antonio Di Palma, entrambi dipendenti dell’ARPAC di Napoli di cui hanno portato il saluto del Direttore Generale Avv. Stefano Sorvino.
Al figlio Gennaro Lauro è stata consegnata la “Targa in Memoria dei Coniugi Salvatore Lauro e Velia Carli”, genitori vittime dell’attentato neofascista alla Stazione di Bologna il 2 Agosto 1980. Al suo fianco vi era l’ex Sindaco di Brusciano Avv. Giuseppe Montanile il quale con il Gonfalone di Brusciano partecipò nel 2020 al 40° Anniversario di quella strage nella Città di Bologna.
Alla Dott.ssa Rosa Maria Esilio e Paolo Cerciello Rega è stata consegnata la “Targa in Memoria di Mario Cerciello Rega” Vice Brigadiere dei Carabinieri, Medaglia d’Oro al Valor Civile, ucciso a Roma il 26 Luglio 2029 mentre operava in contrasto alla criminalità urbana. Con la dolente vedova sul palco vi era anche il fratello Paolo Cerciello Rega entrambi appartenenti all’Arma dei Carabinieri.
Al fratello Alessandro D’Acquisto è stata consegnata la “Targa in Memoria di Salvo D’Acquisto”, Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Reali, Medaglia d’Oro al Valor Civile, Eroe offertosi per salvare 22 ostaggi degli occupanti tedeschi, ucciso a Palidoro, nell’Agro Romano, il 23 Settembre 1943.
Ai nipoti Maria e Ferdinando Aliperta è stata consegnata la “Targa in Memoria di Ferdinando Aliperta” patriota, partigiano, garibaldino con il nome di battaglia “Somma”, ucciso dai tedeschi a Gressoney in Valle d’Aosta nel 1944.
Alle sorelle Olga e Anna Calvanese è stata consegnata la “Targa in Memoria della Famiglia De Simone Calvanese”. I coniugi Nicola De Simone e Angela Calvanese con i loro figli Anna e Giovanni furono vittime dell’attentato sul Rapido 904 del 23 dicembre 1984.
Alla cerimonia del 28 aprile era assente, per motivi di salute, il Sindaco Dott. Salvatore Di Sarno, il quale aveva delegato per questo l’Assessore Rosalinda Perna Domenica 23 maggio 2024, a Somma Vesuviana, è avvenuta l’apposizione della Targa Commemorativa con il Primo Cittadino, insieme al Presidente Nazionale AISA, Cav. Giovanni Cimmino; il Presidente dell’Azione Cattolica dei Francescani di Santa Maria del Pozzo, Alfonso Allocca; gli appartenenti alla Polizia di Stato, Primo Dirigente Dott. Francesco Cerciello, Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Foggia; Francesco Maritato, Assistente Capo, in servizio al porto di Napoli; il Dott. Vincenzo Cerciello, delegato Lilt, Fisico Medico dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli e Presidente dell’Ente Festa dei Gigli di Brusciano; Carmine Maritato ed il sociologo Antonio Castaldo che ha dettato il testo per la targa in ceramica riprodotta dall’Artigiano Antonio Montanile di Brusciano: “In Memoria delle Vittime militari, civili e religiose del terrorismo in Italia e nelle missioni di pace nel mondo. Ognuno in questo luogo di accoglienza e transito rivolga a loro un riconoscente pensiero e una preghiera in suffragio. Presidenza Nazionale AISA Somma Vesuviana”. Italia, Buona Festa della Repubblica.
Riceviamo e pubblichiamo.
Saranno tanti i testimoni, venerdì 7 giugno 2024 alle ore 19,00, presenti all’incontro pubblico presso lo Spazio Hub-Side di Via Campane, Borgo Casamale, Somma Vesuviana, per la presentazione del volume, curato da Emilio Lupo, “Psichiatria Democratica 50 anni straordinari” (M & M Editori).
Il volume racconta i 50 anni di storia di Psichiatria Democratica attraverso testimonianze di operatori della salute mentale italiani e stranieri e di esponenti del mondo della cultura e delle arti, dell’informazione, del terzo settore, della politica, delle scienze e delle professioni. E ne ripercorre l’impegno per l’approvazione della legge Basaglia, con la chiusura dei manicomi, e la lunga stagione di battaglie per la tutela dei diritti di quanti vivono in condizioni di disagio psicologico- psichiatrico. La lettura del libro è resa ancora più gradevole e scorrevole dalle numerose quanto straordinarie grafiche di Staino, Silver e Dalisi.
L’appuntamento – organizzato dalla locale sezione di Somma Vesuviana dell’ANPI e da Psichiatria Democratica campana – sarà coordinato dal giornalista Luigi Iovino .
In scaletta i saluti del Sindaco S. di Sarno, del Presidente dell’ANPI D. Parisi, del Parroco N. De Sena e del Segretario Nazionale di Psichiatria Democratica S. Di Fede, dell’Ass. Amici del Casamale, D. Rossi, Ass. Tramandars, T. Russo, a seguire, i contributi del Presidente ANPI – Napoli, C. Raia e degli Operatori della Salute Mentale L. Russo (Dir. DSM ASL Napoli 1 Centro), G. De Mattia ( Dir. DSM ASL Caserta) G. Auriemma e M. Tolvo (Psichiatria Democratica della Campania)e V. Caserta (ASL Ce). Letture interpretate da Josi Auriemma (regista teatrale). In mostra le foto di Luca Belfiore (educatore e fotografo), “Oltre la sottile linea dell’(in)ndifferenza”. La relazione introduttiva è affidata a E. Lupo.
E’ disponibile da un mese ed ha già fatto il pieno di visualizzazioni il nuovo lavoro musicale di Christian Castellano, giovane cantautore di Casoria.
Il brano si intitola “Stanza Vuota” ed è dedicato a chi ancora deve fare pace con se stesso. È un brano di riscatto, la cui morale mira allo “scrollarsi di dosso” ciò che di negativo ci colpisce. Anche in amore spesso pur di giustificare le mancanze dell’altro tendiamo ad affidarci all’unico ricordo positivo, all’unico ricordo che fa vivere ancora qualcosa.
Stanza Vuota è la metafora di una persona che ha semplicemente bisogno di ritrovarsi in mezzo a tutto questo disordine.
“L’ho scritta nel 2020, in piena pandemia; si pensava tanto durante quel periodo ed è stato un vero e proprio sfogo dare voce a questa canzone. Ho curato tutto personalmente dal testo alla melodia, dopodiché mi sono affidato ad un arrangiatore che ha saputo cogliere ogni sfumatura di ciò che volevo raccontare.” Il brano è uscito il 3 Maggio ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali, c’è anche un videoclip disponibile su Youtube.
Il 30 maggio sono stati premiati gli alunni dell’I.C. “Piero Angela” risultati vincitori nella seconda edizione del Premio “Raffaele Pappalardo” il cui tema è la riflessione, fatta con le parole e con i colori, sui problemi del nostro tempo che stanno cancellando la pace e la serenità, e strappando alla vita bambini e persone indifese. Il tema è felicemente definito da una frase stampata sulla locandina della manifestazione:” Il mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.”Penso che Raffaele Pappalardo, nel mondo di luce in cui certamente si trova, sia contento di come lo stanno ricordando i docenti e i ragazzi dell’Istituto di San Gennarello. Raccontano che nel 1915, mentre si accingeva a partire per il fronte, dove le armi austriache lo uccisero, il giovane avvocato abbia detto all’ amico Silvio Cola che lo aveva accompagnato alla stazione, “Ti affido la mia memoria”. Alla manifestazione del 30 maggio erano presenti i membri della giuria: la signora Consiglia Giugliano Ambrosio, che ha promosso l’istituzione del Premio e ha generosamente contribuito ai “donativi” per i vincitori, il parroco don Raffaele Rianna, il sottoscritto. E poiché qualcuno scherzosamente sottolineava il fatto che io sono di Ottaviano, sono stato costretto, scherzosamente, a ricordare che anni fa ho fornito il concreto aiuto di notizie e di documenti all’Associazione “Agape” che stava scrivendo la storia di San Gennarello, poi pubblicata. Ospite d’onore era, anche quest’anno, l’Assessore Regionale al Turismo prof. Felice Casucci, la cui famiglia era imparentata con quella dei Pappalardo: con i ragazzi premiati egli ha intrecciato colloqui che rivelavano la sua attenzione, l’intensa simpatia per i giovanissimi protagonisti, la percezione del fascino del “luogo” che richiamava memorie di famiglia: il prof. Casucci, insomma, non si è limitato a “ornare” la manifestazione con la sua presenza e con il suo nome, ma ha “vissuto” la sua partecipazione con visibile emozione. Dei ragazzi presenti in sala i docenti – e in particolare, la prof.ssa Alterio, memoria storica dell’Istituto -e don Raffaele Rianna mi hanno “disegnato” il profilo culturale che mi era stato già suggerito dagli scritti e dai colori: e non mi sono meravigliato quando mi hanno detto che un ragazzo scrive versi anche all’improvviso, se la Musa lo ispira . Ora posso dire che quest’anno è diventato realtà l’augurio che formulammo l’anno scorso, che il “premio” consentisse ai ragazzi di conoscere la storia della comunità, dei luoghi, dei personaggi, dei mestieri e degli eventi, e di capire che ognuno di essi porta dentro di sé i segni preziosi di questo patrimonio. Le opere esaminate dalla giuria hanno rivelato, negli scritti, che notevole e solida è nei ragazzi la capacità di “ricercare” le parole necessarie per esprimere la forza dell’emozione e di costruire proposizioni che “dicano” cose definitive nella condanna delle guerre che oggi portano morte e distruzione tra le famiglie indifese, negli ospedali, tra i bambini. E’ utile ricordare, in questi tempi in cui quando si parla di scuola molti storcono la bocca, che i ragazzi hanno conseguito certi risultati grazie al lavoro organico e attento dei docenti e della Dirigente, prof.ssa Iolanda Nappi. Sono stato particolarmente colpito, “leggendo” i disegni, dalla capacità dei ragazzi di coordinare correttamente sul foglio il rosso, il blu, l’azzurro e il verde, sia nel definire gli spazi riservati ad essi, sia nel variarne l’intensità. Pur inserito nel contesto di un tema che trattava di guerra e di morte, in nessun disegno il rosso è apparso come colore della strage e del sangue versato dalle armi, ma è risultato sempre il colore della vita, dell’ardore dei sentimenti. Dell’entusiasmo. Così come il verde caldo e luminoso ha “suggerito” solo l’immagine della speranza. L’anno venturo i ragazzi ispireranno agli adulti altre emozioni e nuovi modi di “sentire”. Sono certo che i docenti e la Dirigente prof.ssa Nappi continueranno a sviluppare il progetto che hanno promosso e che riguarda non solo il Premio, ma tutte le attività dell’Istituto. Ad maiora, semper.
Festa della Repubblica Italiana: il Questore Maurizio Auriemma, di chiara origine di Somma Vesuviana, ha ricevuto il titolo onorifico di Commendatore in piazza della Signoria
“Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, è Questore della provincia di Firenze dal 2022. Nell’arco della sua brillante carriera nella Polizia di Stato è stato Questore delle province di Agrigento e di Bergamo. Nel periodo bergamasco, che ha coinciso con l’emergenza pandemica dovuta al Covid-19, si è reso promotore di una iniziativa benefica in favore della Comunità “Don Milani” e protagonista di un progetto di solidarietà in favore dell’Agenzia a Tutela della Salute (ATS). Gli è stata conferita dalla Provincia di Bergamo la benemerenza “Renato Stilliti” per il grande impegno profuso a favore della comunità bergamasca in uno dei momenti più drammatici della storia recente del Paese. Nel capoluogo fiorentino ha ricevuto il diploma con la nomina di “Accademico d’Onore” per essersi distinto per la tutela e la prevenzione del patrimonio artistico e culturale nazionale”.
È con questa motivazione che oggi, 2 giugno 2024, il Questore Maurizio Auriemma ha ricevuto il titolo onorifico di Commendatore della Repubblica.
Il riconoscimento è stato consegnato in piazza Signoria di fronte alle Autorità civili e militari, in occasione della cerimonia celebrativa del 78esimo Anniversario della Repubblica Italiana.
Gran Croce al Merito Umanitario istituita dal Re di Spagna assegnata al Dottor Michele Rea, dirigente nazionale dell’associazione ConfimpresaItalia
La settimana scorsa Michele Rea, commercialista di Somma Vesuviana, Tesoriere ed Amministratore dell’Associazione “Dateci le Ali”, ex agente della Polizia di Stato, ha ritirato a Barcellona la Gran Croce al Merito Umanitario, un riconoscimento istituito dal Re di Spagna nel 1999 e che ogni anno viene assegnato a persone che si sono distinte per le loro competenze personali e di amore per gli altri. Il nome di Rea è stato fatto alla commissione internazionale dal presidente rappresentante per l’Italia, Roberto Schiavone di Favignana, che ha visto ed apprezzato il lavoro svolto in campo umanitario dal commercialista partenopeo.
“Sono stato molto felice ed onorato di aver ritirato questo riconoscimento – ha spiegato Michele Rea, attualmente dirigente nazionale di Piccole e Medie Imprese oltre ad essere Responsabile della Campania di “ConfimpresaItalia” -. Non penso di aver fatto nulla di speciale, ci sono persone che davvero ogni giorno lottano e fanno tanto per coloro che sono meno fortunati o che vivono in luoghi dove mancano finanche i servizi base. Avevo del tempo libero e delle risorse per poter aiutare chi aveva bisogno e per questo mi sono adoperato e con me anche un gruppo di persone straordinarie”.
Rea ha ricevuto questo importante riconoscimento per l’impegno umanitario svolto in Africa, in Ucraina, in Medio Oriente ed in Italia… “Aver ricevuto questo premio è un motivo di orgoglio e mi stimola ad andare avanti e a continuare ad aiutare, nei limiti delle mie possibilità, tutti coloro che hanno bisogno”, ha concluso Michele Rea.
Il 28 maggio quattro persone di Ottaviano che erano state arrestate con l’accusa di tentata estorsione e aggravante mafiosa, sono state rilasciate.
L’esito dell’udienza del riesame del Tribunale di Napoli ha deliberato che Antonio D’Avino (classe ’77), Antonio D’Avino (classe”83), imprenditori nel settore tessile, e Giuseppe e Aniello Iervolino, ottavianesi arrestati lo scorso 7 maggio con l’accusa di tentata estorsione e aggravante mafiosa ai danni di un imprenditore locale, ora possono ritornare in libertà dopo aver trascorso qualche settimana in carcere.
La delibera è arrivata dopo il ricorso richiesto dagli avvocati degli imputati, Luca Capasso e Antonio Tomeo, poi accolta dal Gip che ora dovrà esporre le motivazioni di tale scelta vista la pronta incarcerazione degli inizi di maggio che sembrava non dare scampo ai quattro imputati.
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