Stati Generali del Vino 2025, Ambrosio: la tradizione vitivinicola italiana tra sostenibilità e sfide europee

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Oggi, 17 febbraio 2025, si sono svolti a Roma gli Stati Generali del Vino presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio.

L’evento, organizzato dall’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ha riunito istituzioni nazionali ed europee, produttori e professionisti del settore per discutere le sfide e le opportunità del comparto vitivinicolo europeo.

Il settore vitivinicolo europeo rappresenta un pilastro della Politica Agricola Comune (PAC) e un’eccellenza dell’Unione Europea, con una produzione annua che supera i 160 milioni di ettolitri. L’UE contribuisce al 45% delle superfici viticole globali, al 63% della produzione e al 48% del consumo mondiale di vino. Italia, Francia e Spagna sono i principali produttori, rappresentando quasi la metà della produzione globale. In particolare, l’Italia, con una produzione di 49,7 milioni di ettolitri nel 2024, si conferma primo produttore ed esportatore mondiale.

Tra i temi centrali dell’incontro, l’obbligo introdotto il 1° gennaio 2024 di indicare in etichetta informazioni dettagliate sui valori nutrizionali e sugli ingredienti del vino. Questa novità, pur promuovendo una maggiore trasparenza per i consumatori, ha sollevato preoccupazioni riguardo a iniziative nazionali, come quella irlandese, che potrebbero compromettere l’immagine del vino e creare frammentazioni nel mercato unico europeo. È stato sottolineato come sia cruciale garantire un approccio armonizzato che salvaguardi sia il corretto funzionamento del mercato interno sia la competitività del settore sui mercati internazionali.

Antonio Ambrosio, imprenditore vinicolo ed esponente politico di Fratelli d’Italia per la regione Campania, ha dichiarato:

“Oggi, agli Stati Generali del Vino, riaffermiamo l’orgoglio e il valore della nostra tradizione vitivinicola, pilastro della cultura e dell’economia italiana. Come imprenditore vinicolo e rappresentante della Campania, terra di eccellenze enologiche, sento il dovere di difendere con forza il nostro settore, che non è solo produzione, ma è storia, passione e identità.

È fondamentale che l’Europa ascolti la voce dei produttori, tutelando le nostre denominazioni, semplificando la burocrazia e sostenendo le piccole e medie aziende, che sono il cuore pulsante del nostro tessuto economico. Siamo favorevoli alla trasparenza verso i consumatori, ma le nuove normative sulle etichette non devono trasformarsi in ostacoli per i produttori, soprattutto per i piccoli vignaioli.

La Campania, con il suo patrimonio di vitigni autoctoni e la sua millenaria tradizione, può e deve essere protagonista del rilancio del comparto vitivinicolo nazionale. Chiediamo politiche europee che favoriscano l’export, la sostenibilità ambientale e la promozione del turismo enologico, perché il vino è cultura, è territorio, è comunità.

Fratelli d’Italia continuerà a essere al fianco dei produttori, impegnandosi nelle sedi istituzionali per difendere il nostro Made in Italy e garantire che l’Europa non penalizzi, ma valorizzi, la nostra eccellenza vitivinicola.”

Il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, presente all’evento, ha evidenziato l’importanza di un dialogo costruttivo tra decisori politici a vari livelli e gli operatori del settore per valorizzare il comparto vitivinicolo. Sono stati affrontati anche temi come le politiche di sostenibilità, le strategie per l’export e l’internazionalizzazione, nonché il ruolo della filiera vitivinicola nel promuovere il turismo locale e nel recupero dei territori spopolati.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto per delineare strategie future che possano sostenere e valorizzare ulteriormente il settore vitivinicolo europeo, garantendo al contempo la tutela delle tradizioni locali e la promozione del patrimonio culturale legato al vino