Somma Vesuviana, la Diocesi di Nola commissaria le confraternite locali

0
2831

Don Antonio Federico, responsabile dell’Ufficio Confraternite della Diocesi di Nola, nei mesi scorsi ha dato esecuzione al commissariamento delle confraternite di Somma Vesuviana.

Le confraternite sommesi, sin dal XV secolo, al di là di tutti i valori storici, culturali ed artistici, hanno sempre percorso le due strade indicate dal Vangelo: Fede e Carità. La carità, in particolare, non solo veniva praticata all’epoca secondo gli insegnamenti della Chiesa, ma si traduceva soprattutto in gesti di solidarietà sociale e di fratellanza cristiana. Oltretutto, l’appartenenza ad una confraternita comportava, fino agli anni quaranta del Novecento, un’assistenza al momento del bisogno, soprattutto in punto di morte, nonché un posto dove essere seppellito. Oggi, le confraternite sommesi sembrano di aver esaurito quella loro missione; relegate, la maggior parte, in ruoli secondari di rappresentanza e di folclore, lontane dal messaggio evangelico.

Ecco che Don Antonio Federico, responsabile delle Confraternite della Diocesi di Nola, nei mesi scorsi ha dato esecuzione al commissariamento delle confraternite di Somma Vesuviana, ancora attive sul territorio, a norma del can.318 del Codice di Diritto Canonico. Il provvedimento riguarda la Confraternita e Monte della Morte e Pietà, del SS. Sacramento, di S. Maria della Neve e di S. Maria della Libera.

A queste si aggiunge una quinta confraternita, denominata dell’Ospedale di Santa Caterina, mai estinta e la cui formale esistenza è certificata sia in Diocesi che in Prefettura, ma manca di inscritti, di un governo e di un Superiore. L’ultimo commissario straordinario fu Mons. Raffaele Menzione, designato il 5 marzo del 1988. La gestione commissariale, stavolta, è stato affidata al Rev. Sac. Don Nicola De Sena, peraltro parroco di San Giorgio e San Michele Arcangelo. Nel recente passato non si era mai arrivati ad una simile disposizione diocesana così forte.

L’obiettivo, certamente, sembra che non sia solo legato alla riorganizzazione interna dei quattro sodalizi, ma di incentivare i consociati a rispettare le regole elencate nei propri statuti o regolamenti. La confraternita dei Nobili, in particolare, sarà impegnata nel rinnovo delle cariche governative dopo la morte del priore prof. Nicolò Iossa. Lo stesso varrà per la confraternita di S. Maria della Neve, dopo le dimissioni del proprio priore Giuseppe Cerciello. Insomma, un ventata di rinnovamento per cercare di fornire slancio a quella pietà popolare che, nelle confraternite, si dovrebbe tradurre in opere di misericordia, attenzione ai bisognosi e formazione cristiana.