Somma Vesuviana, dopo le accuse al veleno il maresciallo Semprevivo chiede di essere trasferito in attesa degli accertamenti

0
11197
stazione dell'Arma di Somma Vesuviana
Il maresciallo Raimondo Semprevivo

«Perché sia fugato ogni dubbio circa la più completa trasparenza e imparzialità sull’operato dei carabinieri».

Il comandante se ne va in attesa che gli accertamenti possano fugare ogni dubbio e riservandosi di intraprendere ogni iniziativa utile a tutela della sua dignità». Dall’Arma non trapela altro ma queste poche informazioni fanno pensare che quella «tutela» della dignità del militare sia stata affidata a dei legali.

Una cosa però è chiara nelle poche informazioni che trapelano: Semprevivo non è accusato di nulla e non è indagato.

Una lunga teoria di encomi in 29 anni di servizio dei quali solo otto trascorsi da comandante della stazione dell’Arma di Somma Vesuviana, il resto tra Secondigliano e il nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Ha 48 anni, il maresciallo Raimondo Semprevivo. Siciliano di Gela, è a Somma Vesuviana dal 2009. Lì, in quella terra che lo ha «adottato», ha condotto e portato a termine indagini sulla criminalità organizzata, ma prima ancora era stato in prima linea nell’arginare i gruppi criminali di vari cartelli campani, ricevendo ben tredici encomi, tre solenni, nonché diverse attestazioni di merito tra cui quella della Camera dei deputati.

In attesa di chiarezza, c’è un altro nodo da sciogliere ed è la sorte della richiesta avanzata dal Pd di Somma Vesuviana e confortata dalle azioni di deputati dem: rinviare le elezioni amministrative fissate per domenica 11 giugno. Questa mattina alcuni dei dettagli dovrebbero essere chiariti in una conferenza stampa che il segretario Peppe Auriemma ha convocato per le 10, 30 nella sede del partito di piazza Trivio intitolata a Rosanna Cimmino.