Somma Vesuviana: Villa Augustea riapre ai visitatori

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La Pro Loco di Somma Vesuviana ha annunciato che il prossimo weekend Villa Augustea sarà aperta al pubblico. Infatti, sarà possibile visitare la Villa nei giorni 8 e 9 ottobre dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 17:30.

L’ingresso sarà libero e gratuito e non ci sarà bisogno di prenotazione. I visitatori saranno guidati dalle volontarie della Pro Loco, che illustreranno quali sono gli ultimi ritrovamenti da parte degli archeologi.

Gli scavi nel sito archeologico sono ancora in corso, e quanto portato in luce finora, circa 2000 mq, è solo una parte dell’intero monumento romano. Per questo motivo, la Villa è aperta ogni anno ai visitatori solo in alcuni giorni e solo alcune aree dell’edificio sono visitabili. Si tratta di un’importante occasione a livello turistico e di valorizzazione culturale e territoriale per la città di Somma.

Le strutture finora scoperte dell’ampio sito archeologico, datato alla prima età imperiale ed attivo fino al V secolo d.C. con l’eruzione del 472, detta “eruzione di Pollena”, ed è noto come la cosiddetta “Villa di Augusto”. Lo scavo della villa, in località Starza della Regina a Somma Vesuviana, è stato avviato nel 2002, nell’ambito di un progetto portato avanti dall’Università Statale di Tokyo in concomitanza con la Soprintendenza per i Beni archeologici di Napoli e Pompei.

Le prime supposizioni, molto affrettate, stabiliranno che si trattava di un edificio romano, distrutto dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e che la Villa appartenesse ad Augusto dal momento che. stando alle testimonianze di Tacito e di Svetonio, l’Imperatore doveva essere morto nei pressi di Nola.

Resta il dubbio sul proprietario della villa, in quanto non è stata trovata nessuna iscrizione e nessun documento che si possa far risalire a qualcuno. Tuttavia, per le dimensioni, per la struttura e per la preziosità dei materiali utilizzati il proprietario doveva essere un personaggio facoltoso.

Napoli, Tim Cook riceve la laurea honoris causa presso l’Università degli Studi Federico II

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Napoli. Questa mattina Tim Cook, Ceo di Apple, ha ricevuto la laurea honoris causa su Innovation e International Management all’Università degli Studi Federico II. La cerimonia si è svolta alle 10.30, nell’Aula Magna della Federico II, in corso Umberto, con la presenza del rettore Matteo Lorito e di diversi professori dell’atenei federiciani, nonché del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

 

 

Dopo la Lectio Magistralis e il conferimento della laurea il manager si è recato in visita all’Apple Academy nel polo accademico della Federico II, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, dove ha incontrato circa 400 studenti.

Il manager ha sottolineato come il mondo stia vivendo “un momento storico cruciale. Dalla devastante guerra in Ucraina alla profonda incertezza che pervade l’economia globale. Eppure, questo è anche un momento di opportunità senza precedenti: è un momento in cui la promessa e il potenziale dell’innovazione crescono più rapidamente che mai”. Grande elogio è stato riservato da Cook al lavoro dell’Accademy di Napoli che ha inserito nel suo programma di formazione in due anni circa 2.000 studenti.

Al centro dell’intervento di Cook il cambiamento climatico: “Non occorre guardare lontano per rendersi conto dell’urgenza di questa sfida. Dalle ondate di calore letali in Europa e altrove, alle inondazioni catastrofiche in Pakistan e, proprio di recente, in Italia, le conseguenze del cambiamento climatico sono impossibili da ignorare”. Altro tema importante ed estremamente attuale toccato da Cook nel suo discorso è stato quello della privacy, definito come “diritto umano fondamentale”.

Grande entusiasmo per l’evento nelle parole del rettore Lorito: “Incontriamo una delle grandi menti del nostro tempo, è un momento veramente importante e storico incontrare una persona del calibro di Tim Cook”. È un’opportunità per tutta la Federico II e per i nostri studenti che lo incontreranno a San Giovanni”.

Anche il sindaco Manfredi ha commentato l’evento di questa mattina: “Tim Cook è rimasto impressionato dalla città e da questa esperienza di San Giovanni che lui considera straordinaria, molto positiva e perfettamente nello spirito di quella che è la missione di Apple, cioè utilizzare l’innovazione come grande strumento di trasformazione sociale, di creazione dei diritti, di riduzione dei divari”.

Fonte immagine: rete internet

Rapina choc al tabacchi, botte e minacce col fucile al titolare

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AFRAGOLA – Violenta rapina in una tabaccheria di Afragola. In cinque, due armati, hanno picchiato il titolare ed hanno portato via sigarette, gratta e vinci e denaro ancora da quantificare. Il tutto è nelle immagini del sistema di videosorveglianza: il video che sta facendo il giro del web.

Secondo una ricostruzione dei carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria e dei militari della locale stazione, intervenuti a via Giovanni Amendola 157, nessun colpo d’arma da fuoco è stato esploso ma durante la rapina il titolare dell’attività è stato e colpito alla testa con il calciolo di un’arma.

Indagini in corso da parte dei Carabinieri che nel pomeriggio durante una serie di perquisizioni nel rione Salicelle hanno rinvenuto e sequestrato in un seminterrato una pistola scacciacani k-italy calibro 8, priva di tappo rosso e completa di serbatoio vuoto e un fucile a canna mozza Benelli. In un vano tecnico di un ascensore rinvenuti e sequestrati diversi capi d’abbigliamento. Sulle armi e sui vestiti verranno effettuati gli accertamenti del caso per verificare un loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o delitti.

L’allarme nell’hinterland. “Prima gli puntano un fucile contro, poi scaraventano via il vetro divisorio per saltare dietro al bancone dove prendono a calci e pugni il titolare e rubano tutto quel che trovano: soldi, gratta e vinci, sigarette. Sono le immagini choc riprese dal circuito di videosorveglianza di una tabaccheria di Afragola dove hanno fatto irruzione diversi uomini armati di fucile e pistole e con il volto travisato dai passamontagna. Dal filmato si vede che i banditi, dopo aver pestato il titolare dell’esercizio commerciale, gettano in un grosso sacco di tela tutto ciò che è rubabile per poi darsi alla fuga, non prima di aver inflitto altre punizioni corporali al commerciante che è rimasto ferito e sanguinante alla testa”. E’ quanto rende noto il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.

“Queste terribili immagini ci riportano alla mente quelle di quasi un anno fa quando a Casavatore presso la pizzeria ‘Un posto al sole’ tre malviventi fecero irruzione armati di kalashnikov e fucili a pompa, non esitando a puntare le loro armi contro famiglie e bambini. Oppure a quelle dello scorso 16 febbraio, quando alcuni banditi fecero irruzione con volto coperto ed armati di pistole e fucili nel ristorante “Punto Nave” in via Libero Bovio. Usciti dal locale, uno dei rapinatori esplose un colpo di fucile all’indirizzo di un’auto parcheggiata infrangendo il vetro del finestrino posteriore sinistro”, sottolinea.

“Siamo in guerra. Una guerra voluta da criminali e camorristi che colpisce la gente perbene e la sicurezza del territorio – dice Borrelli – Questi criminali non hanno remore ad entrare in azione e a puntare facili in faccia a uomini, donne, bambini ed anziani, non si fermano davanti a nulla. Con tutta questa gentaglia che se ne va in giro armata come non si può intervenire in maniera decisa e determinata con un nuovo e più efficace piano sicurezza? Da tempo gridiamo ai quattro venti che urgono più telecamere di sorveglianza e più agenti per le strade. Ovviamente gli interventi vanno fatti anche in sede giuridica, bisogna dire basta alle pene irrisorie. Siamo in allarme rosso, non si può indugiare oltre”. 

IL VIDEO > https://fb.watch/fRwc_9-dEo/

 

 

Portici, lo soprendono davanti scuola e trovano pistole e droga aprendo una finestra

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Portici: nasconde armi e droga. Arrestato.

Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato di Portici-Ercolano, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato in via Dalbono un uomo che, dopo essere uscito da una baracca adibita ad abitazione, si è diretto più volte verso il muro perimetrale di un istituto scolastico in disuso per poi rientrare in casa.
I poliziotti sono intervenuti ed hanno controllato l’abitazione dove hanno rinvenuto un bilancino di precisione, un cellulare ed un chiavistello.

Gli operatori, con il supporto dell’Unità Cinofila antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale, si sono recati presso il muro perimetrale dell’istituto dove, utilizzando il chiavistello, hanno aperto una finestra posta a chiusura di un vano caldaie e, una volta all’interno, hanno trovato una “Glock” cal. 9×21 con 15 cartucce, risultata rubata a settembre 2021, una “Franchi” mod. 38, risultata rubata a gennaio 2021, ed una “BBM” cal. 6.35, con matricola abrasa e con due cartucce, munita di silenziatore.

Ancora, gli agenti hanno rinvenuto altre 213 cartucce di vario calibro, un ordigno artigianale, costituito da un barattolo di vetro chiuso con tappo sigillato da nastro adesivo e completo di miccia allacciata ad un dispositivo di accensione elettronico, 60 bustine contenenti circa 100 grammi di marijuana, una busta con circa 550 grammi della stessa sostanza, 79 stecche di hashish del peso di circa 165 grammi e 9 panetti della stessa sostanza del peso di circa 900 grammi.

C.C., 60enne napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione.

Casalnuovo, Katia Iorio (Forza Italia) si dimette da presidente del consiglio comunale

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L’esponente del partito di Berlusconi potrebbe ricoprire la carica di assessore       

 

Katia Iorio, 51 anni, architetto e insegnante del vicino liceo Cantone, a Pomigliano, si è dimessa da presidente del consiglio comunale di Casalnuovo. L’esponente di Forza Italia, che sostiene il sindaco Massimo Pelliccia, ha annunciato le sue dimissioni il 27 settembre scorso con una lettera estremamente breve, un rigo e mezzo attraverso cui Iorio spiega di essere stata spinta verso questa scelta da “motivi personali”. Intanto però serpeggiano voci di corridoio secondo cui l’ormai ex presidente dell’assemblea cittadina potrebbe essere chiamata dal sindaco Massimo Pelliccia per un incarico da assessore. Sempre in base alle stesse indiscrezioni, Iorio potrebbe prendere il posto dell’assessore alla pubblica istruzione Simona Visone.

 

Katia Iorio è un esponente di lunga data di Forza Italia nel territorio. Per diversi anni è stata coordinatrice cittadina del partito di Berlusconi e molto vicina ai Cesaro, la famiglia di politici e imprenditori di Sant’Antimo. Moglie del costruttore e proprietario del cinema-teatro Magic Vision, Camillo De Luca, la politica azzurra, che dal 2017 alla primavera di quest’anno era stata anche consigliere della Città Metropolitana, resta per il momento consigliere comunale del gruppo consiliare di Forza Italia composto ora da due consiglieri, cioè dalla stessa Iorio e da Ciro Vinaccia, un giovane neolaureato. A Casalnuovo il gruppo di Forza Italia ha perso di recente, da alcuni mesi, il consigliere Luigi Piscopo, passato al gruppo misto.

 

Con l’abbandono della carica di presidente del consiglio, Katia Iorio perde un punto nevralgico del suo potere politico in città. Tempo fa da queste parti la Iorio era indicata come una possibile candidata alla carica di sindaco nell’ambito della futura corsa alla successione di Pelliccia, che dall’estate del 2025, avendo esaurito i due mandati, non potrà più essere sindaco di Casalnuovo almeno per il mandato dal 2025 al 2030. Per Pelliccia, esponente provinciale di punta di Forza Italia e consigliere metropolitano in carica, già si profila un futuro alla Regione Campania.

Marigliano, francobollo per i 140 anni della Collegiata

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Marigliano, “Annunciare è comunicare” : sabato annullo filatelico per i 140 anni della riapertura della Collegiata

Il sindaco Peppe Jossa: “Mettiamo il timbro al progetto di valorizzazione culturale della città”

Annullo filatelico in occasione dei 140 della riapertura della Collegiata di Santa Maria delle Grazie: sabato l’evento che chiude una due giorni ricca di iniziative organizzate con le scuole della città nell’ottica della condivisione e del coinvolgimento dei più giovani nel processo di valorizzazione delle risorse culturali del territorio. A voler mettere il timbro sulla ricorrenza per rimarcare la volontà di scommettere sulle vocazioni e sulle tradizioni di Marigliano è stata l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Peppe Jossa in collaborazione con il parroco della Collegiata don Lino D’Onofrio e con l’Agenzia di sviluppo dei Comuni dell’area nolana.
Si comincia domani, venerdì 30 settembre quando, dalle 9 alle 13, gli studenti dell’indirizzo artistico del liceo Colombo di cui è dirigente Nicoletta Albano, trasformeranno il complesso religioso in una vera e propria officina creativa interpretando in chiave attuale l’Annunciazione, un’opera di notevole pregio che si trova nella chiesa dell’Annunziata, l’edificio sacro che proprio 140 anni fa diventò un unico corpo con la Collegiata di Santa Maria delle Grazie. I lavori degli alunni saranno poi messi in mostra durante la giornata di sabato primo ottobre quando, alle 16, Poste Italiane sarà a piazzetta Annunziata, antistante il complesso religioso, con uno stand dove sarà possibile ricevere una cartolina raffigurante l’ancona d’altare dedicata all’Annunciazione e risalente al 1628, affrancarla con dei francobolli a tiratura limitata e poi procedere con l’annullo speciale.
Il timbro dedicato ai 140 anni della riapertura della Collegiata di Santa Maria delle Grazie sul quale campeggia la frase “Annunciare è comunicare” sarà custodito nel museo della Comunicazione Storica del Ministero dello Sviluppo Economico di Roma, entrando a far parte della storia postale italiana.

Sempre sabato, dalle 16 in poi, i ragazzi dell’indirizzo turistico dell’IISS Manlio Rossi Doria diretto da Angela Buglione, faranno da ciceroni ai visitatori che vorranno partecipare alla visita guidata all’interno del complesso per scoprire gli esclusivi capolavori che custodisce. In più, sempre nell’ottica della rivalutazione delle radici territoriali, gli studenti dell’indirizzo alberghiero del Manlio Rossi Doria distribuiranno i biscotti della sapienza, noti nel territorio con il nome di “Susamielli”, e frutto di una ricerca storico – gastronomica che fa risalire la ricetta al 1800.

“Mettiamo il sigillo – sottolinea il sindaco di Marigliano Peppe Jossa – ad un evento che segna la storia della nostra comunità e soprattutto lasciamo un segno indelebile, un’indicazione di rotta, sulla volontà di puntare alla promozione del nostro patrimonio culturale che, come dimostra anche la presenza degli alunni delle scuole, non solo rinsalda il sentimento di appartenenza ad una comunità, ma può rappresentare uno sbocco per le nuove generazioni. In più l’annullo filatelico testimonia che saremo convinti sostenitori del progetto di don Lino D’Onofrio di dare vita al museo della Collegiata”.

“Cultura, formazione e partecipazione alla vita della comunità sono la faccia di una stessa medaglia che è quella – rimarca l’assessore alla Cultura ed all’Istruzione, Adolfo Stellato – di una promozione territoriale che passa per le sinergie istituzionali e per il coinvolgimento della scuola, agenzia educativa che trasmette conoscenza ed indica la rotta di una cittadinanza attiva destinata a migliorare le sorti delle comunità”.

 

“Marigliano – evidenzia don Lino D’Onofrio, parroco della Collegiata – possiede beni artistici notevoli: spetta a noi non solo prendercene cura ma anche mettere in atto qualcosa di nuovo per parlare di cultura e di fede attraverso l’arte che rappresenta una opportunità di crescita in ogni senso”.
“La nostra – dice la consigliera comunale Lina Vivolo -. è una città storica, che conserva tra le sue mura e le sue strade memorie antiche che raccontano oggi quello che siamo. Quando la direttrice dell’ufficio postale di Faibano mi ha prospettato l’ipotesi di richiedere un annullo speciale per la mia città, non ho potuto che accogliere favorevolmente questa proposta proprio per il significato che il timbro speciale postale racchiude in sé”.
“Il sostegno fattivo a questa iniziativa – spiega Vincenzo Caprio, amministratore unico dell’Agenzia di Sviluppo dei Comuni dell’area nolana – è perfettamente in linea con la mission e soprattutto con la vision dei sindaci che la compongono: essere uno strumento operativo al fianco delle amministrazioni e soprattutto favorire ogni occasione di crescita e di promozione di un territorio che possiede un ricco giacimento culturale”.

Sangue nel rione, 54enne ucciso in un agguato: l’ombra della camorra

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Pochi mesi dopo l’ultimo delitto la camorra torna a uccidere.

Un uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato ucciso nel quartiere Soccavo di Napoli. La vittima, raggiunta con diversi colpi d’arma da fuoco, è Sergio Carparelli, 54 anni.

Sono stati i carabinieri del Nucleo operativo di Bagnoli ad intervenire in in via Marco Aurelio. Sul posto sono stati effettuati rilievi dei Carabinieri del nucleo investigativo di Napoli. Indagini sono in corso per ricostruire la matrice e la dinamica dell’omicidio.

Assassinato a scuola durante lezioni: fermato collaboratore scolastico dopo interrogatorio

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MELITO – La Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, ha sottoposto a fermo un collaboratore scolastico nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Marcello Toscano, l’insegnante di sostegno di 64 anni trovato senza vita dai carabinieri in un’aiuola della scuola “Marino Guarano” di Melito, nel Napoletano. All’uomo – lungamente ascoltato dagli inquirenti – viene contestato il reato di omicidio.

L’ora del delitto – In merito alle circostanze della morte del professore, se l’orario in cui ha smesso di rispondere al cellulare dovesse corrispondere a quello dell’aggressione sarebbe stato ucciso tra le 12 e le 12,30, cioè mentre alunni e docenti stavano facendo lezione.

Un’ipotesi choccante ma anche probabile. Sul corpo della vittima, scoperto in un cespuglio, dietro una casupola, i carabinieri hanno trovato i segni di diverse coltellate e tracce ematiche, forse anche dell’assassino. Altre tracce sono state repertate proprio nella casupola.

“Sono sconcertato, mi stringo al dolore della famiglia e della comunità scolastica. Chiediamo sia fatta luce al più presto”, commenta il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Di Toscano non si sono avute più notizie dalla metà della mattinata di ieri, e quando, in serata, non ha fatto ritorno a casa, il figlio della vittima si è presentato nella caserma dei carabinieri della vicina Mugnano alle 19.25: dopo la denuncia di scomparsa sono scattate le ricerche e tra le 21 e le 21,30 la figlia ha individuato la macchina del padre nei pressi della scuola e ha chiamato in caserma a Mugnano.

I militari hanno fatto aprire i cancelli dai custodi e hanno ispezionato tutti i locali, interni ed esterni, scoprendo il cadavere, nell’aiuola. Per tutto il giorno sono stati ascoltati testimoni, in caserma, alla ricerca di informazioni utili e su uno in particolare si è concentrata l’attenzione. La videosorveglianza della scuola coprirebbe solo parzialmente la zona del ritrovamento ma non si esclude che le telecamere di qualche negozio possano avere registrato immagini utili alle indagini.

Comunità sotto choc – A descrivere ai giornalisti la figura della vittima è l’amico Andrea Cipolletti, anche lui un docente: “Ricordo la sua scelta di fare l’insegnante di sostegno, per stare vicino ai problemi dei ragazzi con passione e professionalità”. Toscano è stato consigliere comunale a Mugnano ma alle ultime amministrative è stato il primo dei non eletti del Pd. Almeno al momento, si esclude che la sua morte possa essere riconducibile all’attività politica.

Ieri è circolata la voce che l’aggressione potesse essere riconducibile a una nota di demerito messa a un alunno, tesi respinta da Cipolletti: “Marcello preoccupato per il padre di un alunno che gli creava problemi? Lo smentisco, era molto sereno gioviale, ultimamente l’ho incrociato e non ho avuto motivo di pensare a nulla di insolito“. Nel cuore della notte il cugino, il giornalista Marcello Curzio, ha affidato il suo sfogo a Fb: “L’hanno ammazzato come un cane nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana nella tarda mattinata di un anonimo martedì di fine settembre… Cronache da Melito dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale. Grazie a uno Stato che ha abdicato da tempo”. Gli fa eco il sindaco: “Diventa veramente difficile amministrare questi territori e le loro difficoltà avendo sei vigili urbani e pochi carabinieri. Continuo a sentirmi piccolo piccolo”.

 

Nella foto la vittima Marcello Toscano

Casalnuovo, fabbriche abbandonate: stop alla colata di cemento

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Ma la nuova legge regionale potrà essere lo stesso applicata in tutto il resto della città. Con l’esclusione delle dodici aree industriali dismesse da anni     

 

Case al posto delle fabbriche chiuse: c’è lo stop dell’amministrazione comunale. L’assessore all’urbanistica della giunta retta dal sindaco Massimo Pelliccia ha chiesto un provvedimento per bloccare una possibile colata di cemento nelle aree industriali abbandonate.

La nuova legge regionale sull’edilizia, la numero 13 del 10 agosto scorso, consente infatti di abbattere le industrie dismesse da almeno tre anni e di costruire al loro posto edifici residenziali con un ampliamento fino al 20 % rispetto ai volumi abbattuti. E sono una dozzina, un’immensità, le aree industriali chiuse da tempo immemore a Casalnuovo, una delle città-simbolo del mattone facile nell’hinterland. Intanto sarà discussa stasera, in consiglio comunale, la proposta dell’avvocato Salvatore Esposito, assessore dell’esecutivo Pelliccia.

L’assemblea cittadina si riunirà alle 19 a palazzo Lancellotti per esprimersi sull’esclusione dall’applicazione della nuova legge regionale delle aree industriali abbandonate.

 

“E’ in corso un processo di pianificazione – dichiara Esposito – che si basa sul principio della pura rigenerazione urbana. Nell’ottica della prossima approvazione del Puc – aggiunge l’assessore – ci è sembrato di fondamentale importanza preservare l’attuale assetto della città per evitare che interventi non conformi al processo di pianificazione comportino un ulteriore aggravio del carico urbanistico, visto che si tratta di un territorio già densamente popolato. Pertanto, durante il consiglio comunale sarà approvata l’esclusione dall’applicazione delle nuova legge regionale di tutte le aree dismesse di Casalnuovo”. Exide, Eridania, Colussi, Cartiera, Farvima: sono i nomi di alcuni degli storici stabilimenti che nel corso degli ultimi decenni hanno alzato bandiera bianca. “Qui – specifica l’amministrazione comunale in un documento – grazie alla legge 13 sarebbe possibile realizzare almeno 2mila appartamenti”.

A ogni modo l’esecutivo locale, attraverso la proposta di delibera, ha reso noto che lo stop sarà in vigore fino all’approvazione del nuovo Puc, che Casalnuovo attende da moltissimo tempo. Sarà dunque la politica locale a decidere sul destino di un pezzo rilevante della storia industriale nostrana. C’è però un aspetto non secondario in questa vicenda: lo stop alla colata di cemento riguarda soltanto le zone D, quelle industriali appunto.

 

Ma nelle zone A, B e C, cioè nelle aree residenziali già densamente popolate, la “moratoria” non sarà applicata. “Il restante resta invariato – risponde il Comune – questa nuova legge non modifica niente rispetto a quella che l’ha preceduta, cioè il piano casa”. “Ciò potrebbe comunque comportare un aumento dei volumi esistenti su tutto il territorio – polemizza però Salvatore Errichiello, consigliere comunale di opposizione – sarebbe stato invece necessario approvare un Piano urbanistico comunale in grado di fermare effettivamente la cementificazione di un territorio di soli 7 chilometri quadrati che ha quasi 50mila abitanti”. E’ sorta una discussione tra i pochi ambientalisti del territorio. Tra loro c’è chi fa notare che “la prosecuzione delle attività edilizie con il conseguente aumento di cubature nelle zone residenziali potrebbe vanificare proprio il lavoro del Comune puntato alla redazione del nuovo Piano urbanistico, che si troverà nella condizione di prendere solo atto dell’assetto esistente”.

“Se in base alla legge 13 dovessero essere comunque rilasciati – aggiungono gli ecologisti – molti permessi a costruire per nuove unità abitative nelle zone A, B e C di Casalnuovo, senza peraltro porre paletti e condizioni, la città risulterà più satura di quanto lo sia oggi. A quel punto sarà necessario trovare spazi per infrastrutture e servizi che però già sono carenti”. Ma dal Comune ieri è giunta una rassicurazione: “Non si faranno nuove case”.

 

Casalnuovo, Giovanni Nappi in Biblioteca incontra Marco Gallipoli per parlare di pace

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Casalnuovo. “Pare che il “tema guerra” sia svanito ultimamente da troppe riflessioni. Si parla di bollette. Di crisi del gas. Certo, ci mancherebbe. Speriamo chi di competenza risolva presto qualcosa in merito. Ma intanto? Intanto c’è la guerra, c’è l’Ucraina, gli ucraini”, così Giovanni Nappi, direttore della Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo di Napoli, annuncia l’incontro con Marco Gallipoli.

Marco Gallipoli, con il suo libro: “La parte più buia della notte” presenta una straordinaria testimonianza di quella notte, dell’inizio della guerra, dei bambini, delle donne, della gente che fugge o che muore. Ci racconta la fuga a piedi dall’Ucraina con i suoi bambini, ai quali dice: “È tutto un gioco”.

Marco Gallipoli ha spiegato di aver deciso di partire per mettere in salvo i suoi bimbi, Aurora e Flavio, di 7 e 9 anni. La loro mamma è rimasta nella sua città di origine.

Il libro

La parte più buia della notte è un road movie su carta, girato con gli occhi carichi di apprensione, compassione e speranza da Marco Gallipoli, fotografo italiano che in Ucraina ha trovato una patria elettiva, grazie anche al rapporto con sua moglie Ustyna, che lo ha introdotto ai valori di una cultura ricca, stratificata, impregnata dal paradigma slavo, ma rivolta allo stesso tempo verso l’Europa.

L’appuntamento

Reading Letterario | 10 ottobre ore 10.00 in Biblioteca | Via Roma 148, Casalnuovo di Napoli, NA | La parte più buia della notte.

Nappi dialogherà con l’autore, alla presenza di ragazzi delle scuole del territorio.

Il Reading Letterario è affidato alla voce di Kurush Giordano Zangaro, accompagnato dal suono dell’arpa di Gianluca Rovinello.