Riceviamo e pubblichiao la nota dei soci manifestanti dell’Uici sulla manifestazione del 19 giugno
In merito alla manifestazione del 19 giugno, quando oltre duecento soci hanno sfilato per le strade della città, sostenuti da amici e parenti e supportati dalla presenza di alcune personalità politiche come la dott.ssa Roberta Gaeta, consigliere regionale dei Verdi, il dott. Carlo Migliaccio, presidente della commissione cultura del comune di Napoli, il dott. Enzo Vescigno, in rappresentanza della UIL Campania: Ringraziamo il Commissario dott. Giuseppe Ambrosino per la considerazione dimostrata nei confronti di noi manifestanti. Tuttavia, è doveroso precisare che le sue dichiarazioni, rilasciate alla testata giornalistica Napoli Today, non rispecchiano la realtà. Il Commissario non si è fatto trovare, non ha ricevuto una delegazione, ha chiuso la sezione senza preavviso e senza un comunicato ufficiale, creando così un disservizio per i non vedenti.
Ha perso un’occasione di dialogo e di ascolto delle nostre istanze, mostrando scarsa sensibilità e un’assoluta mancanza di rispetto. Riguardo ai servizi che il Commissario sostiene siano forniti dall’Unione, noi manifestanti non ci riferivamo alle attività di base svolte dall’associazione, garantite dalla presenza di quattro dipendenti a tempo indeterminato e dai ragazzi del servizio civile, ma piuttosto alla preparazione, progettazione e realizzazione di tutte quelle attività che un consiglio scelto dalla base associativa può sviluppare, sicuramente di gran lunga superiori a quelle nelle possibilità di un commissario. Questo include non solo la varietà delle attività, ma anche l’attrazione di volontari, enti ed altre associazioni per molte altre iniziative. Per quanto riguarda il campo estivo, che il Commissario ha definito “un’attività secondaria”, ci teniamo a sottolineare che negli anni si è sempre svolto a costi ridottissimi grazie al prezioso apporto dei volontari, che hanno sempre sostenuto con affetto e vicinanza la nostra associazione. In merito al disavanzo di bilancio del 2023 di € 26.000 a cui fa riferimento il Commissario, noi soci manifestanti teniamo a sottolineare che circa la metà dell’importo è dovuto alle spese legali causate dal commissariamento stesso della sezione partenopea. Inoltre, circa € 7.000 sono da attribuire alle spese per la pulizia dei locali sezionali, che erano completamente gratuite fino a poco tempo fa, ma che a causa di problematiche interne la stessa ditta, non ha più potuto elargire il servizio in modalità gratuita. Inoltre, un dipendente è passato da part-time a full-time, e un altro dipendente è passato a un livello superiore di inquadramento economico, comportando ulteriori oneri di bilancio. Aggiungiamo che la struttura commissariale, alla fine del 2023, ha elargito rimborsi per circa € 1.300 ai consiglieri uscenti, nonostante la previsione in negativo del bilancio dell’associazione. Nonostante la richiesta da più parti di una conciliazione, la direzione regionale responsabile del commissariamento rimane ferma sulle proprie posizioni, causando l’aggravio delle spese a carico della sezione, e di conseguenza, dei soci. Riteniamo che la direzione regionale abbia una forte responsabilità in questa situazione. I rilievi imputati al consiglio uscente erano noti da molto tempo e non sono mai stati considerati passibili di sanzione. Il Commissario stesso, in quanto consigliere regionale e responsabile della rappresentanza di San Giuseppe vesuviano, facente parte di uno dei rilievi del 28 agosto 2023 che ha causato il commissariamento, non ci risulta abbia mai presentato una richiesta ufficiale per formalizzare il contratto di locazione. Inoltre almeno uno tra il presidente regionale dell’UICI, il vicepresidente e lo stesso Commissario erano presenti ai consigli provinciali e non hanno mai obiettato nulla. Un Commissario che tiene al benessere dell’associazione e dei soci dovrebbe riaprire e non chiudere le sedi a costo zero (Sant’Anastasia, Portici e Penisola Sorrentina) che non gravano sul bilancio dell’Unione.
Invece, ha riaperto le sedi di San Giuseppe vesuviano, Afragola ed Ercolano, che facevano parte dei rilievi imputati al consiglio uscente in quanto mancavano i contratti di locazione da decenni. Anche su questo punto, noi soci ribadiamo che siamo per la riapertura di tutte le rappresentanze, con priorità di quelle a costo zero. Per quanto riguarda le elezioni, il Commissario afferma che spetta alla direzione regionale decidere, mentre il presidente nazionale Barbuto, in una recente intervista radiofonica, nel rispondere alla domanda di un socio, ha dichiarato che la decisione della fine del commissariamento spetta al Commissario. Nell’osservare questo “rimbalzo di responsabilità”, ci appare chiaro che all’interno della nostra associazione vige molta confusione. Noi soci manifestanti chiediamo a gran voce le elezioni quanto prima. Chiediamo di mettere da parte i desideri di occupare poltrone e di ridare la parola alla base associativa, che è il vero fulcro della nostra associazione. Ci rivolgiamo a tutti gli organi politici regionali e della città metropolitana di Napoli affinché intervengano. La nostra associazione vive anche di fondi pubblici e chiediamo un intervento deciso per rimettere in ordine la questione della sezione provinciale partenopea. Ricordiamo che in cento anni la nostra sezione non è mai stata commissariata, inoltre è sempre stata una delle più attive d’Italia. Il caro Commissario ha perso un’ulteriore occasione per stare dalla parte dei soci, prediligendo il mantenimento della poltrona e di stare al fianco di coloro i quali oggi detengono il potere all’interno della nostra associazione. Le nostre azioni non si fermeranno con la manifestazione del 19 giugno; continueremo nelle nostre istanze fino al raggiungimento del nostro obiettivo: rivendicare con forza il diritto da parte dei soci di eleggere liberamente e democraticamente i propri dirigenti. Auspichiamo legalità, democrazia e trasparenza nella nostra associazione
Firmato:
“i soci manifestanti dell’Uici”