Al termine di una delle settimane emotivamente più complicate della stagione, tra il ricordo del piccolo Daniele scomparso prematuramente e il caso Kvara, il Napoli supera il Verona per 2-0 confermandosi primo in attesa dei due recuperi dell’Inter.
Si tratta del dodicesimo clean sheet in questo campionato e la solidità difensiva degli azzurri emerge ancor più chiaramente considerando che, sui 12 gol subiti, 6 sono concentrati nelle due partite contro Verona (all’andata) e Atalanta. Aldilà della prestazione dominante, l’aspetto più convincente è stato la reazione della squadra, che ha dimostrato di essere un gruppo unito, alle “avversità”: il mal di pancia di Kvara avrebbe potuto minare l’equilibrio interno alla squadra e all’ambiente generale, ma ciò non è accaduto e un grande merito in questo è da attribuire a Conte, che dimostra ulteriormente di essere un grande allenatore dal punto di vista sia tattico che comunicativo.
Volendo commentare la questione, non è chiaro perché il georgiano non voglia aspettare la fine del campionato per andare via, soprattutto considerando che c’è un traguardo importante in gioco; per quanto riguarda il mancato rinnovo già più volte abbiamo parlato di qualche responsabilità della società. Il Napoli è ora atteso in successione da Atalanta, Juventus e Roma e queste partite saranno fondamentali per comprendere le reali possibilità scudetto rispetto all’Inter.