Green Building, armonia nell’ambiente di lavoro.

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Lo stretto nesso tra architettura sostenibile, vivibilità e produttività.

Dagli anni 70’ in poi, probabilmente in seguito alla prima crisi petrolifera, una nuova sensibilità verso l’ambiente, verso il modo di edificare e verso l’utilizzo di materiali, è andata crescendo.

“Green Building” vuol dire letteralmente “costruzione verde”, in italiano potrebbe meglio essere tradotto con il termine “bioedilizia” o “architettura sostenibile”.

È di questo, infatti, che si parla: tecniche precise nella modalità di costruzione e utilizzo di materiali particolari. I principi del Green Building sono i seguenti: efficienza energetica ed energie rinnovabili, impatto ambientale, conservazione delle risorse, qualità dell’aria interna, scelte urbanistiche.

Contemporaneamente, alla fine del XX secolo, un altro fenomeno si faceva strada: l’attenzione all’estetica del posto di lavoro. Addirittura, si parlava di “sindrome dell’edificio malato”, in riferimento a lavoratori che manifestavano ripercussioni sulla salute ricollegabili solo al tempo trascorso in ufficio.

Oltre alla salute fisica, in discussione è la salute psicologica del lavoratore. Dare importanza alla costruzione degli spazi e alla cura degli ambienti non significa, semplicemente, badare all’estetica. Piuttosto, si tratta di preservare la serenità mentale degli individui, garantire loro la vivibilità del luogo in cui trascorrono buona parte della giornata, contribuendo così alla creazione di uno spirito positivo.

Quanto tutto ciò influisca sulla produttività di quale che sia l’attività lavorativa è, ormai, risaputo.

A Francoforte, Germania, c’è un edificio costruito sulle fondamenta di entrambi i fenomeni: la Commerzbank Tower, sede della seconda più importante banca tedesca.

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Con 56 piani e 285 metri d’altezza, fino a pochi anni fa era l’edificio più alto d’Europa, oggi il terzo. È stato costruito nel 1997 e progettato da Norman Foster, uno tra i più famosi architetti “sostenibili”.

È chiamato il “grattacielo ecologico” perché tutto, dalla scelta dei materiali, alla disposizione delle pareti e delle vetrate, ha uno scopo preciso.

La forma del palazzo richiama il simbolo della banca, un triangolo, sia esternamente che internamente: la torre accoglie al suo centro un atrio triangolare, illuminato completamente dalla luce del giorno, grazie alle vetrate presenti lungo tutto il perimetro della costruzione, compreso il soffitto.

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È il primo edificio in Germania ad essere stato costruito interamente in acciaio. Ciò rende possibile l’assenza di colonne portanti e quindi l’esistenza di ampie vetrate e open spaces. Ognuno ha il proprio ufficio, con vista d’eccezione sulla città ma, in ogni piano, ci sono cucine, sale riunioni, zone relax, corridoi, per favorire la collaborazione e la condivisione.

Non esiste aria condizionata: le vetrate hanno un sistema di apertura automatico e la forma della costruzione permette il fluire di aria fresca. In inverno, invece, il riscaldamento è basato su un soffitto sospeso, fornito di un sistema ad acqua, che permette la diffusione del calore.

2015-11-28 15.50.19In nove piani diversi, l’atrio triangolare si apre ad uno dei tre lati della città, formando grandi “giardini d’inverno”: spazi verdi, con bar, e alberi prevalentemente di arance e limoni.

Se la domanda è quanto possa essere incentivante lavorare in un ambiente del genere.. la risposta è scontata!