POMIGLIANO D’ARCO – Pomigliano d’Arco torna al centro del dibattito sulla criminalità organizzata dopo le recenti operazioni delle forze dell’ordine che hanno smantellato un’organizzazione camorristica attiva nella zona. A riaccendere la polemica sono state le dichiarazioni del procuratore Nicola Gratteri e la replica del sindaco Lello Russo, già protagonista di un controverso intervento sul tema lo scorso anno.
Nel 2023, il primo cittadino dichiarò che “nella mia città non c’è alcun clan camorristico”, affermazione che suscitò reazioni critiche, tra cui quella della presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo. Quest’ultima invitò Russo alla prudenza, sottolineando la pervasività della camorra anche nell’hinterland napoletano.
Ora, alla luce dei recenti arresti e delle indagini che hanno svelato una realtà criminale ben radicata, Gratteri ha commentato con fermezza: “Il sindaco ha detto che da decenni non c’era camorra a Pomigliano, mi pare che sia stato smentito”. Un’affermazione netta che contraddice le parole pronunciate da Russo lo scorso anno.
Il sindaco, dal canto suo, ha voluto precisare il senso delle sue parole, sostenendo di essere stato frainteso e ribadendo che la sua dichiarazione si riferiva esclusivamente all’assenza di infiltrazioni camorristiche all’interno del Palazzo municipale. “Ringrazio i magistrati e i carabinieri per il lavoro svolto. L’anno scorso come oggi, intendevo dire che la camorra non esiste all’interno del Municipio”, ha affermato Russo. Lo ha fatto più dettagliamente con una lettera indirizzata proprio a Gratteri.
LA LETTERA DEL SINDACO RAFFAELE RUSSO AL PROCURATORE CAPO DI NAPOLI NICOLA GRATTERI
Egregio Procuratore,
A nome dell’Amministrazione Comunale di Pomigliano d’Arco, che ho l’onore di rappresentare, desidero esprimere il più sincero plauso alla Magistratura e all’Arma dei Carabinieri per l’operazione anticamorra condotta nella giornata odierna, che ha portato a un brillante risultato nella lotta alla criminalità organizzata sul nostro territorio.
Colgo l’occasione per precisare quanto segue. Avendo letto a mezzo stampa le Sue dichiarazioni secondo cui sarei stato smentito nell’affermazione che a Pomigliano d’Arco la camorra non esiste, ritengo doveroso chiarire che tale affermazione non corrisponde a quanto da me dichiarato. Ho sempre specificato, sebbene spesso le mie parole siano state male interpretate, probabilmente anche a fini strumentali, che la camorra non esiste all’interno del Palazzo Municipale e che non vi è alcun episodio che possa legare l’attività della criminalità organizzata con quella dell’attuale Amministrazione Comunale. A conferma di ciò, i reati per cui oggi 27 persone sono state assicurate alla giustizia non presentano alcun riferimento con l’attività amministrativa locale.
Ribadisco, pertanto, il mio pieno sostegno e la mia gratitudine per il lavoro instancabile svolto dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine per difendere la legalità e la sicurezza della nostra città. L’operazione odierna è una chiara testimonianza dell’impegno comune nella lotta contro ogni forma di illegalità.
Sarei inoltre grato se volesse concedermi l’opportunità di esporLe di persona, presso la Procura, la mia posizione in merito e di raccontarLe con dovizia di particolari ogni aspetto della vicenda, così da poter chiarire al meglio la questione.
Rinnovando le mie congratulazioni, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Raffaele Russo
Sindaco di Pomigliano d’Arco