Una commerciante è stata minacciata con una spranga di ferro da un cliente furioso per non aver trovato in vendita le tanto ricercate carte Pokemon. L’accaduto, verificatosi venerdì scorso poco dopo le 7 del mattino, ha lasciato la donna sotto shock.
“Poco dopo le 7 di mattina di venerdì scorso, mentre aprivo l’edicola, ho visto quell’uomo avvicinarsi – racconta all’ANSA l’edicolante, che preferisce rimanere in anonimato – e, anche se avevo fatto caso alla spranga che aveva tra le mani, non avrei mai immaginato la sua reazione. Sono rimasta paralizzata dalla paura e per fortuna dopo lunghissimi istanti in sua balia sono stata soccorsa da altri clienti”.
L’uomo, dopo aver ricevuto la notizia che le carte non erano disponibili, ha iniziato a inveire contro la donna, sferrando colpi sugli scaffali con la spranga. La situazione sarebbe potuta degenerare se non fosse stato per l’intervento di altri clienti e dei commercianti di un bar vicino, che sono riusciti a far allontanare l’aggressore.
L’episodio ha sollevato preoccupazioni tra i commercianti del settore, già penalizzati dalla scarsa distribuzione di queste carte da collezione. Il sindacato degli edicolanti ha espresso una dura condanna dell’accaduto attraverso una nota ufficiale: “Un atto grave che condanniamo con fermezza”, ha dichiarato Aldo Esposito, coordinatore regionale del Sinagi Campania. “Nessun lavoratore deve subire intimidazioni o violenze nello svolgimento della propria attività”.
L’edicolante, che proviene da una famiglia che gestisce l’attività da tre generazioni, ha evidenziato come il fenomeno Pokemon stia attirando speculatori che alterano il mercato e alimentano situazioni di tensione. “Ogni scatola di carte venduta mi fa guadagnare 10 euro, niente rispetto a quello che gli speculatori riescono a guadagnare con la vendita online”, ha dichiarato.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla gestione della distribuzione di questi prodotti e sulle conseguenze di una domanda crescente che rischia di sfociare in episodi di violenza.