Anche quest’anno a Capodanno, i palcoscenici dei teatri campani saranno luogo di eventi imperdibili nel giorno più magico dell’anno.
Ce n’è davvero per tutti i gusti: dai classici alle commedie, dai concerti ai balletti. Anche quest’anno a Capodanno, i palcoscenici dei teatri campani saranno luogo di eventi imperdibili nel giorno più magico dell’anno. Se siete amanti del teatro proprio non riuscirete a restare a casa!
Dopo il cenone del 31 dicembre alle ore 2.00, tutti al teatro Cilea di Napoli per lo speciale concerto di Gigi Finizio. I presenti brinderanno al nuovo anno, sulle note dei brani più celebri della carriera del cantante napoletano.
Il primo gennaio alle ore 20 segnate in agenda l’appuntamento con la tradizione partenopea. Al teatro Summarte di Somma Vesuviana si ride e ci si diverte con i numeri della tombola. Di scena Gino Curcione con “Nummere, Scostumatussima Tombola Napoletana”. L’idea è teatralizzare il gioco della tombola e farne uno spettacolo dove anche gli stessi spettatori divengono attori.
Per i nostalgici del teatro di una volta, ci viene in soccorso il San Carlo. Qui per la notte di Capodanno torna la magia del balletto dello “Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij con la coreografia originale di Marius Petipa e Lev Ivanov nella versione di Lienz Chang, tutto diretto da Nicolae Moldoveanu. Le Scene sono di Nicola Rubertelli, mentre i costumi sono realizzati da Giusi Giustino.
Al San Carluccio invece, sono di scena Patrizia Spinosi e Maurizio Murano con “Passioni cantate”.Un progetto artistico sul tema della passione in musica della cultura napoletana tra i vari secoli. Si parte dall’”Opera Buffa” con uno scritto di Rossini e uno di De Simone che porterà gli spettatori nei vicoli della Napoli del ‘700. Si proseguirà poi con la canzone d’autore degli anni ‘800 e ‘900 dei grandi artisti come Di Giacomo, Bovio, E.A.Mario, F.Russo e Raffaele Viviani. Di spicco anche la parte drammaturgica legata alle poesie di Garcia Lorca, Don Giovanni e Masaniello.
Sulla scia della tradizione partenopea anche lo spettacolo proposto dallo storico teatro Sannazaro, casa di Luisa Conte. Per la regia di Lara Sansone, andrà in scena “The best of Cafè Chantant”, format nato dalle precedenti edizioni del Cafè Chantant, già proposto in passato dallo stesso teatro di via Chiaia.
Nel cuore del teatro tanto caro ad Eduardo De Filippo, il San Ferdiando di Napoli, sarà proposto per Capodanno sino alla befana, uno dei capolavori più celebri della drammaturgia eduardiana, “Filumena Marturano”. È stato proprio lo scomparso erede Luca de Filippo, a concedere i diritti della rappresentazione all’attrice e cantante Gloriana, che per l’occasione vestirà i panni di Filumena. La regia è affidata a Nello Mascia, anche in scena nel ruolo del protagonista maschile, Domenico Soriano. L’opera fu scritta da Eduardo nel 1946 e descrive un quadro socio-culturale composto dalla contrapposizione di due mondi: la Napoli dei “bassi” e quella della città “bene”, spensierata e inconsapevole che sfrutta i concittadini poveri.
Al Diana, Carlo Buccirosso riscrive in chiave ironica il classico di Alessandro Manzoni. I “promessi sposi” diventano così compromessi sino a ad arrivare a “Il divorzio dei compromessi sposi”. Lo spettacolo, scritto e diretto dallo stesso Buccirosso oltre a lui, vede in scena Rosalia Porcaro e molti altri. La storia, liberamente ispirata al romanzo manzoniano, riscopre i carattere dei protagonisti in chiave satiro-farsesca. I personaggi ci sono tutti: da Perpetua ad Agnese, da Don Rodrigo a don Abbondio, dai Bravi all’Innominato. Aiutandosi col linguaggio musicale, il testo attraversa le atmosfere e le melodie seicentesche, fino alla più classica struttura della tradizionale dell’operetta musicale! C’è inoltre, l’uso di svariati dialetti, toscano, bergamasco, calabrese, napoletano, emiliano esiculo… La commedia trova punti di forza nella tradizione teatrale e nel divertimento della più classica delle satire popolari!