La città delle fabbriche è in ginocchio ma stamane usciranno i camion della raccolta. Poco dopo il sindacalista licenziato, Donato Capobianco, si recherà dal sindaco a consegnare una lettera di scuse. Russo: “Ora si apre la trattativa”.
La città delle fabbriche resta in piena emergenza rifiuti. Si è però aperto un piccolo spiraglio nella dura vertenza che sta contrapponendo sindacati e lavoratori, da una parte, e comune e azienda municipale di nettezza urbana, dall’altra. Stamane infatti tutti i camion della raccolta usciranno dalla sede dell’Enam di via nazionale delle Puglie mentre non sarà organizzata la consueta assemblea mattutina dei lavoratori. Nessuno però garantisce il pieno ripristino di condizioni igieniche accettabili. Per poter eliminare le migliaia di tonnellate d’immondizia accumulate sui marciapiedi di Pomigliano sarebbe infatti indispensabile l’avvio di una rimozione straordinaria. Che non è in programma. Rimane dunque una sostanziale fase di stallo.
Due le rivendicazioni delle organizzazioni di categoria di Cgil, Uil, Cil, Filas e Fiadel: la revoca del licenziamento del sindacalista Donato Capobianco, accusato di aver calunniato l’Enam con una dura critica, e il ritorno a più serene e corrette relazioni di lavoro e sindacali. Ieri i consiglieri comunali dell’opposizione Pd ( il capogruppo Giuseppe Esposito e i consiglieri Eduardo Riccio, Vincenzo Romano e Giuseppe Picozzi ) hanno occupato la sala del consiglio d’amministrazione della società diretta dal presidente Nicola Di Raffaele. “Non andremo via da qui fino a quando non ci consegneranno tutti gli atti aziendali: i verbali del cda, dei revisori dei conti e il bilancio ”.
Di Raffaele ha poi incontrato gli esponenti politici assicurando loro che entro domani saranno consegnati gli atti. Quindi gli occupanti hanno lasciato gli uffici. “E’ stato un confronto cordiale – il commento del dirigente Enam – che ritengo utile al fine di una maggiore comprensione di ciò che sta succedendo a Pomigliano”. “Ora il problema è nelle mani delle organizzazioni sindacali – ha aggiunto il sindaco Raffaele Russo ( Pdl ) – se non avessero cominciato con le assemblee e gli scioperi la cosa sarebbe stata semplice e se Capobianco avesse chiesto scusa sarebbe stato tutto diverso: con le sue scuse io apro il tavolo di confronto anche perché ha una famiglia ed è un bravo lavoratore ”.
Ma il Pd non la vede così è attraverso un manifesto accusa maggioranza ed Enam di “ incapacità e arroganza ”. “Noi abbiamo dato tutto a questa azienda, ci hanno anche tagliato gli stipendi, centinaia di euro a salario: ma cosa vogliono ancora ? La nostra pelle ?”, gli interrogativi stizziti dei lavoratori riuniti anche ieri in presidio davanti al cancello della società. Per domani intanto è stato fissato l’incontro tra l’azienda e i sindacati, prevista dalla richiesta della procedura di raffreddamento avanzata dalle organizzazioni di categoria. Incontro di raffreddamento che però per legge non potrà prevedere la discussione dei singoli provvedimenti disciplinari, caso Capobianco compreso. Non si sa come andrà a finire, dunque. C’è chi addirittura prevede una lunga fase di stallo con conseguenze disastrose per l’igiene pubblica.
Un’emergenza rifiuti che si sta concentrando esclusivamente nella città della Fiat. E non per motivi legati all’assenza di discariche ma per questioni relative a pesanti contrasti sindacali con la dirigenza della società di nettezza urbana controllata dal comune, nominata nel 2010 a seguito della prima, storica, vittoria del centrodestra a Pomigliano. Ma nella serata di ieri si è profilata una schiarita importante . Donato Capobianco ha stilato una lettera di scuse che stamattina consegnerà al sindaco Russo, in municipio . E’ una lettera attraverso cui viene chiarita la sua espressione “imbroglio” circa la procedura di mobilità aperta dall’Enam, quindici mesi or sono . Espressione da cui poi è scaturito il licenziamento.
“Non volevo offendere nessuno – scrive il sindacalista della Fiadel – ma se questo ha potuto ledere l’onorabilità dei partecipanti al tavolo di quel confronto chiedo scusa all’amministrazione comunale, al consiglio di amministrazione della Enam, alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori tutti ”. “ Tra giovedì e venerdì – annuncia intanto il sindaco – aprirò il tavolo per risolvere questa vertenza ”.