In un secondo comunicato gli esercenti del Caip-Aicast, l’associazione più rappresentativa del
settore nella città delle fabbriche, rispondono duramente alle dichiarazioni dell’assessore alla
cultura.
A pochi giorni da uno dei momenti più importanti dell’iniziativa comunale “Serestate”, la notte
bianca in programma sabato 28 nel centro cittadino dello shopping, i vertici del Caip-Aicast
scrivono un duro comunicato contro l’assessore alla cultura, Roberto Nicorelli, e contro quello alle
attività produttive, nominato solo poche settimane fa, Vincenzo D’Onofrio.
“Di fatto – ribadiscono
gli esercenti del Caip – nessuna associazione di categoria è stata convocata dall’assessore per
un confronto. Di fatto – aggiungono polemicamente i commercianti – si è preferito tralasciare
alcune zone della città organizzando anche eventi al “chiuso”, come alla Feltrinelli o come la
serata con Biagio Izzo, peraltro questa in un locale privato e a pagamento, e di fatto c’è un buco
di oltre un mese nel quale non è prevista nessuna manifestazione: questi sono i fatti evidenti !
“.
Quindi il riferimento esplicito alle dichiarazioni di Nicorelli circa il mancato coinvolgimento
dell’associazione nei lavori di pianificazione dell’estate in città. Nicorelli aveva accusato il Caip di
non aver voluto partecipare alle precedenti riunioni in municipio sulle imposte Tasi e Tari.
Da qui
la decisione di estromettere l’associazione. ” L’assessore pubblicamente dice che alle riunioni su
Tasi e Tari non eravamo presenti – scrivono a questo proposito gli esponenti dei piccoli negozianti
– allora ci auguriamo che lui abbia un momentaneo vuoto di memoria perchè a queste riunioni noi
eravamo presenti e come: basta chiedere ai presenti degli altri sindacati! Noi siamo stati sempre
presenti a tutti i momenti più importanti per il territorio “.
Infine, l’attacco al nuovo assessore al commercio D’Onofrio. ” Si è “scordato” di noi in una
convocazione indetta per conoscere le associazioni di categoria! – lamenta il Caip-Aicast – ci
auguriamo che sia stata solo un’amnesia e non una ripicca, perchè non ne ravvisiamo i motivi. Noi
non vogliamo arrivare a scontri puerili su chi abbia ragione e chi no ma pensiamo solo che questi
atteggiamenti facciano soltanto del male alla città. Le nostre critiche sono costruttive: non sempre si
può dare a Cesare ciò che di Cesare non è. Chi amministra sa benissimo che si deve prendere onore,
oneri e critiche”.