È crisi nera: anche la nuova Panda, l’utilitaria prodotto a Pomigliano, non tira. Per la prima volta, a soli otto mesi dall’inaugurazione, si ferma lo stabilimento automobilistico.
Blocco totale delle produzioni nuova Panda, dal 20 agosto al 2 settembre. Lo ha annunciato ieri mattina la Fiat, da Torino. La fermata dell’impianto si consumerà utilizzando lo strumento della cassa integrazione ordinaria. E’ una paralisi che preoccupa perché è la prima volta ad appena qualche mese dalla sua inaugurazione che la newco chiude, sia pure temporaneamente, i battenti. Le vendite dell’utilitaria made in Pomigliano non decollano. Da qui lo stop alle attività. Intanto gli operai rimasti da tempo in cassa integrazione sono inviperiti. “ Cosa stiamo aspettando a scendere in piazza ? Adesso bloccano tutto e c’è ancora chi fa finta di non capire”, scrive Carmen Abbazzia, un’operaia di Pomigliano bloccata in casa da a causa del regime di cassa integrazione straordinaria a cui sono sottoposti da mesi e mesi migliaia di dipendenti di Fiat Giambattista Vico, la società che sarà dismessa dal Lingotto a luglio del 2013.
Dal canto suo il sindaco di Pomigliano, Lello Russo, commenta così la situazione : “ Purtroppo è il mercato a dettare legge, se non c’è una richiesta perché c’è una crisi è normale che poi si verifichino queste cose. Il problema è che noi dobbiamo augurarci che il mercato riprenda quanto prima perchè la questione è globale, di tutte le aziende, comunque la macchina prodotta a Pomigliano è buona: dobbiamo affidarci a Monti perchè sono convinto che il presidente del consiglio possa farci uscire dal tunnel”.
E la Fiat si spiega in questo modo: “ Alla verifica dei fatti non ci sono ordini per coprire tutto il periodo di agosto e di settembre. Finora il mercato aveva assorbito abbastanza ma ora la situazione è cambiata. Per quanto riguarda poi le ripercussioni di questo provvedimento su parte del personale collegato al contratto di rete è ovvio che potrebbero esserci ripercussioni anche qui, che cioè ci saranno conseguenze per tutti coloro che forniscono servizi e attività per la newco, cioè per le produzioni nuova Panda ”. Il riferimento è ai circa 800 lavoratori di Fiat Giambattista Vico attualmente al lavoro accanto ai loro colleghi della newco Fip. Secondo autorevoli fonti sindacali finiranno tutti o quasi tutti in cassa integrazione straordinaria, l’ammortizzatore sociale già impiegato per i cassintegrati di Fga. Sindacati che sono in fibrillazione in queste ore.
Luigi Mercogliano, segretario regionale della Fimic : “ Siamo preoccupati per cui bisogna far fronte a questa situazione utilizzando tutte le idee e tutti gli strumenti a nostra disposizione. La Fismic per esempio sta avviando una campagna per incentivare gli acquisti delle auto italiane, del nostro prodotto made in Italy ”. Giuseppe Terracciano, segretario regionale della Fim: “ Il ricorso alla cassa integrazione è la certezza di una crisi di mercato fatta di tanti elementi, uno dei quali e l’assenza di una politica fiscale e strutturale che rilanci i consumi. Inoltre questa situazione richiede un sindacato in grado di affrontare unitariamente le vertenze”.
Infine la Fiom, con Maurizio Mascoli, segretario regionale dei metalmeccanici Cgil:“ E’ la conferma delle difficoltà produttive e di mercato di Fiat in Europa, in particolare nella produzione della Panda, anche rispetto al fatto che a differenza della Fiat altre case automobilistiche , come la Volkswagen, aumentano le quote. E’ evidente che a maggior ragione è necessario che ci siano ulteriori investimenti a Pomigliano e che nella fase transitoria siano assorbiti tutti ricorrendo al contratto di solidarietà”. Il provvedimento di cassa integrazione congiunturale ( Cigo ) dal 20 agosto al 2 settembre riguarderà 1946 operai e 300 impiegati.
In questo periodo o in parti di esso – scrive la Fiat nella nota trasmessa ai sindacati – potrà essere comandato al lavoro il personale necessario, in relazione alle esigenze tecniche, organizzative e di sicurezza degli impianti nonché alle esigenze produttive che si determinassero a seguito di richieste del mercato: questo personale riceverà comunicazione individuale. A copertura retributiva del suddetto periodo di sospensione dell’attività lavorativa, in via prioritaria rispetto al trattamento di integrazione salariale, potranno essere utilizzati eventuali residui di Par in conto ore e ferie di anni precedenti all’anno 2012, ferie 2012 ai sensi del contratto collettivo specifico di lavoro di primo livello, del 29 dicembre del 2010,nella sua stesura definitiva del 13 dicembre 2011, vigenti in materia di frunzione di permessi annui retribuiti e ferie”.