“I cittadini vogliono sapere se gli impianti previsti dai piani della Regione Campania, siano stati realizzati e anche quanto ci sono costati”, dichiarano le senatrici Vilma Moronese e Paola Nugnes, firmatarie dell’interrogazione depositata al Senato.
Depositata al Senato una nuova interrogazione del M5S. Questa volta i parlamentari, puntano ad ottenere un quadro preciso sulla situazione dei Centri di Compostaggio nella Regione Campania. “I cittadini vogliono sapere se gli impianti previsti dai piani della Regione Campania, siano stati realizzati e anche quanto ci sono costati”, dichiarano le senatrici della commissione ambiente del Senato, Vilma Moronese e Paola Nugnes, che hanno depositato in questi giorni, l’interrogazione indirizzata al Ministro dell’ambiente e al Ministro dello sviluppo.
IMPIANTI DA TEMINARE“Nelle linee di Piano 2010-2013 per la gestione dei rifiuti urbani della Regione Campania, erano previsti in totale 11 siti di compostaggio, dislocati in tutte e 5 le province, per la provincia di Caserta è divenuto ormai famoso quello di San Tammaro, che dopo essere stato completato in parte, e finanziato più volte è stato utilizzato unicamente come sito di stoccaggio per le ecoballe, e non ha mai visto nemmeno un sacchetto di umido da trasformare in compost “, dichiarano le senatrici Moronese e Nugnes”.
TIMORE NUOVA EMERGENZA“temiamo che possa riesplodere nuovamente una questione rifiuti nella nostra regione, infatti abbiamo potuto vedere quanto sia particolarmente favorevole il Governo Renzi, alla nomina dei commissari” prosegue Nugnes, “ma noi del M5S, siamo assolutamente contrari a questa logica che non ha mai portato a nessun risultato positivo”.
NO INCENERITORI l”‘Italia è sotto infrazione europea proprio per i rifiuti in Campania, l’UE ci chiede 250,000€ per ogni giorno di mancato adeguamento alle direttive europee, questo Governo risponde imponendo per decreto nuovi impianti di incenerimento in tutto il paese” continua Moronese, “una soluzione gravemente sbagliata che ci porterà dritti verso nuove sanzioni, oltre che a nuovi danni per la salute dei cittadini” conclude Nugnes , “infatti le ultime direttive europee, ci chiedono esplicitamente di non utilizzare l’incenerimento dei rifiuti, sono gli impianti di compostaggio le opere da realizzare che vuole l’Europa e guarda caso sono proprio gli impianti che ancora non abbiamo”.