Ripartire dalle competenze e dall’entusiasmo, riportare le periferie nel dibattito politico cittadino, non trascurare il territorio circostante. Silvana Nappi, deputato del Movimento Cinque Stelle, già candidata a sindaco a San Gennaro Vesuviano, fa il punto della situazione sulla sua città, chiamata alle urne dopo un lungo commissariamento e su tutto il territorio vesuviano.
Come si esce dal lungo periodo di difficoltà che ha vissuto San Gennaro Vesuviano?
Non ho la formula magica, ma di certo ci vuole entusiasmo e partecipazione. Come esponente del Movimento Cinque Stelle e come cittadina sangennarese sto lavorando per coinvolgere persone che abbiano le giuste competenze ma che allo stesso tempo rappresentino una novità. È una scommessa, un lavoro difficile ma non impossibile: credo, anzi, sia l’unica strada percorribile dopo questi anni così travagliati
Da quali priorità intendete ripartire?
Dobbiamo restituire dignità a San Gennaro Vesuviano. Le opportunità ci sono: penso agli investimenti che questo governo ha fatto per i Comuni ma anche a una serie di progetti per le scuole, le strade, le piazze. In generale, dico che dobbiamo pensare anche alle periferie, evitare di concentrarci esclusivamente sul centro.
Chi saranno i vostri compagni di viaggio?
I cittadini attivi. Quelli che vogliono dare una svolta alla città e al territorio.
A proposito di territorio, tempo fa si è discusso a lungo dell’ipotesi di un impianto di biogas nella vicina Palma Campania, voluto dall’amministrazione comunale: un’opera che inevitabilmente riguarda un intero territorio. Lei che idea si è fatta?
Io non faccio le barricate a prescindere, ma mi aspetto di saperne di più. Dico, anzi, che i cittadini devono saperne di più, devono essere coinvolti. Bisogna ragionare sul numero di compattatori che verrebbero a sversare, sull’impatto complessivo sul territorio: il percorso è complesso ma proprio per questo deve essere condiviso, partecipato. Sono favorevole ad impianti non eccessivamente grandi, destinati a servire un numero limitato di Comuni.