Torre del Greco, fuoco e rifiuti a via Montagnelle

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Pezzame scaricato in via Montagnelle a Torre del Greco. (foto di C. Teodonno)

Ancora roghi sul Vesuvio, ancora una volta l’economia sommersa smaltisce con le fiamme i suoi rifiuti e lo fa là dove tutti sanno che sarà fatto e senza scrupoli per i rischi a cui si espone la comunità e la natura dell’area protetta.

Il Parco Nazionale del Vesuvio è costellato da centinaia di microdiscariche, la maggior parte di esse si trova nella fascia pedemontana, quella che fa da cerniera tra la campagna coltivata e i boschi che salgono gradualmente verso il Somma e il Vesuvio.

Tutte queste aree sono adibite a scarico e sversamento abusivo che quasi sempre terminano col il rogo dei rifiuti per fare spazio e, se eventualmente qualcuno si degnasse di controllare, anche per nascondere elementi compromettenti.

Via Novelle Castelluccio ad Ercolano, Via Zabatta e via Campitelli a Terzigno, Via Argano a Boscotrecase, Via Profica Paliata a San Giuseppe, sono solo alcune di queste aree di smistamento spontaneo dei rifiuti vesuviani, e non parliamo solo dei residui delle lavorazioni delle ditte a nero ma anche di tutto quello che i cittadini (o sedicenti tali) non gradiscono nelle loro abitazioni e se ne disfano lì senza ritegno, e magari lamentandosi pure del governo ladro.

Stavolta però vorremmo focalizzare l’attenzione su un luogo ben preciso ovvero via Montagnelle 2 a Torre del Greco, non distante dal comune di Trecase e dalla famigerata discarica de La Porcilaia. Proprio presso quella via arrivarono le fiamme dello scorso anno che distrussero gran parte della pineta e proprio lì s’è formata, a causa del dissesto idrogeologico, una frana dall’aspetto e dall’evoluzione inquietanti, e proprio lì, da anni, c’è chi scarica e brucia, e lo proprio all’approssimarsi della stagione calda e immemori di quanto accaduto lo scorso mese di luglio.

Purtroppo ancora rifiuti ed ancora fiamme, e davanti agli occhi di tutti; di chi ci abita, di chi ha l’appezzamento di terreno e di chi, proprio oggi, a rogo acceso, ha fatto i lavori di asfaltatura di quell’angusta strada; non è che, oltre che tollerare l’usanza dello scarico selvaggio, si vuole pure agevolarlo? Chiaro che no! Ma nessuno ha visto? Nessuno ha segnalato? Spetta solo alle associazioni mettere in luce quello scempio? Dov’è lo stato?

A tutto ciò va aggiunto che quei luoghi furono anche teatro di un grande gesto di civiltà e di cittadinanza attiva da parte di numerose associazioni, riunite per pulire il 15 aprile le pinete del dopo Pasquetta ebbene, i rifiuti accumulati dai volontari per la prevista raccolta da parte dell’amministrazione torrese, sono rimasti lì e a questi si sono sommati gli altri da parte di coloro che, in maniera indisturbata, inquinano quei luoghi in barba a telecamere, droni, esercito e tutti quegli specchietti per le allodole che tanto piacciono alle anime belle.