Oggi 16 Novembre, gli studenti e le studentesse partiranno da Piazza Garibaldi alle ore 9.30 per contestare le politiche di questo governo giallo-verde, fatta di tagli all’Istruzione e di false promesse. Dopo le mobilitazioni studentesche del 12 Ottobre e l’incontro con il Ministro Di Maio ottenuto dalla Rete della Conoscenza, gli studenti hanno ricevuto una risposta chiarissima e vergognosa: 60 milioni di tagli all’istruzione.
Manuel Masucci, Coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Campania, dichiara: «Siamo stanchi di provvedimenti spot o repressivi come il Decreto “Scuole Sicure” che rispondono all’inagibilità dilagante delle strutture scolastiche (il 70% degli edifici in tutto il paese non hanno la totalità dei certificati, 1 su 2 in Campania è a rischio crollo) con telecamere e polizia. Siamo stanchi di vedere continui tagli alla didattica mentre gli studenti e le studentesse in tutto il paese svolgono percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro per niente formativi e spesso a pagamento».
Anche gli universitari in piazza: Link Napoli denuncia come fra caro affitti e mancanza di investimenti reali su borse di studio e tirocini, gli studenti universitari vivano condizioni economiche precarie a facciano fatiche a mantenersi gli studi.
«In Italia la spesa sull’Istruzione è solo il 3,5% del PIL, ben al di sotto della media Europea, dato che si certifica poi anche nella percentuale di laureati in tutto il paese» dichiara Gennaro Piccirillo, coordinatore di Link Napoli «Questo paese non ci da risposte e ogni anno il 26% degli studenti meridionali sceglie di svolgere il percorso universitario al Nord Italia».
In questa stessa giornata la risposta da parte della Regione Campania e del governo è la kermesse al San Carlo negli Stati Generali della Sicurezza dove, con vari esponenti politici del governo nazionale e di tutta la Regione, si discuterà un’idea di sicurezza completamente distante dalle condizioni di chi vive le contraddizioni di questa terra: polizia, Daspo e repressione.
«Vogliamo risposte concrete ai crolli nelle scuole e allo sfruttamento nel percorso di Alternanza Scuola-Lavoro» dichiara Arianna Antonilli, Coordinatrice dell’Unione degli Studenti Napoli «bisogna subito reinvestire i fondi tagliati all’alternanza per garantirne l’accessibilità e la qualità, questa è l’unica vera sicurezza non il daspo scolastico o le telecamere! Adesso nelle scuole e nelle università andremo controcorrente».