A meno di 24 ore dal consiglio comunale in cui si discuterà la mozione di sfiducia all’amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno, è ancora un colpo di scena a sparigliare le carte ed aprire nuovi scenari in seno alla maggioranza (risicata) che sostiene il primo cittadino. Di Sarno, infatti, ha proceduto all’azzeramento della giunta aprendo, di fatto, alla possibilità di un accordo con Forza Italia, che gli consentirebbe di avere i numeri per andare avanti.
Come è noto, l’attuale maggioranza si regge su un accordo tra Pd e forzisti, ma erano stati proprio questi ultimi ad aprire la crisi, sottolineando la necessità di un cambiamento. Per tutta risposta, Di Sarno aveva nominato un altro assessore in quota Pd e dato deleghe ad alcuni consiglieri comunali, anche loro di area dem. Ora, come nel gioco dell’oca, si torna al punto di partenza: tutto azzerato e giochi riaperti. Nel frattempo, però, domani alle 16 si terrà un consiglio comunale con all’ordine del giorno il seguente punto: “Mozione di sfiducia al Sindaco Salvatore Di Sarno ex art. 52, c. 2, Tuel D.lgs 267 del 18 agosto 2000 presentata dai Consiglieri Comunali Nocerino, Sommese, D’Alessandro, Feola, Cerciello, D’Avino, Bianco Giovanni, Di Palma, Coppola Antonio, Rianna, Pappalardo”. Basta contare i consiglieri che hanno presentato la mozione per capire che serve qualche numero in più per mandare a casa Di Sarno. Si capirà tutto domani, quando inevitabilmente ci si dovrà contare. Come è noto, l’attuale amministrazione di Somma Vesuviana si regge su un accordo formalizzatosi un anno dopo le elezioni comunali, con pezzi di maggioranza che si sono uniti a pezzi di (ex opposizione). Da allora, numeri risicati e polemiche. Fino alla sfiducia di domani.