Qualità dei servizi comunali: i cittadini possono dare un voto via web. Ma M5S e Pd polemizzano

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Si sa: in Italia capita un po’dappertutto che i servizi pubblici offerti dal comune spesso lascino a desiderare. Intanto, proprio per misurare l’efficienza dei servizi municipali, il Comune di Pomigliano sta chiedendo ai cittadini cosa ne pensino e allo scopo ha realizzato una serie di questionari anonimi consultabili dal sito web dell’ente. Le domande contenute, rivolte agli utenti, possono essere compilate direttamente nel sito oppure possono essere scaricate e stampate su foglio, dove poi le risposte potranno essere scritte a mano e consegnate all’ufficio relazioni con il pubblico, l’urp, ubicato nella casa comunale. I questionari dovranno essere spediti entro il 5 dicembre. Sono 4 i moduli. Il primo è stato immaginato per capire quanto siano soddisfatti o meno gli utenti dei servizi comunali in generale, nel loro complesso. Dal secondo in poi si tratta invece di rispondere a domande specifiche sui servizi demografici, di edilizia privata e sull’asilo nido. Le valutazioni dei cittadini, che vanno dall’insufficiente all’ottimo, potranno essere espresse con un numero corrispondente da inserire nelle apposite caselle. L’obiettivo dell’amministrazione guidata dal sindaco di centrodestra Raffaele Russo è di migliorare laddove sarà possibile verificando eventuali carenze. Ma c’è polemica. Ad essere già insoddisfatte sono le opposizioni politiche. Pd e Movimento Cinque Stelle sostengono che « l’amministrazione locale con questa iniziativa non ha fatto niente altro che rispondere a un obbligo di legge e alle pressioni dell’opposizione ». « Non c’è un effettivo desiderio della giunta Russo di avere contezza della soddisfazione del cittadino sulla pubblica amministrazione – sostiene Dario De Falco, capogruppo M5S – perché il questionario si basa sulla sensibilità e sulla volontà del cittadino a compilarlo. Invece un’amministrazione che voglia davvero migliorarsi va incontro agli utenti attraverso forme diverse di approccio, più efficaci, credibili ». « Molto più equilibrata – conclude Michele Tufano, capogruppo consiliare del Pd – sarebbe stata la scelta di un campionamento diretto dell’utente al termine del servizio per raccoglierne la percezione immediata. Insomma, probabilmente, i risultati di questa indagine avranno lo stesso valore statistico della celebre domanda rivolta all’acquaiuolo circa la temperatura delle bevande che vende ».

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