Approvata dall’esecutivo la versione definitiva del piano urbanistico comunale. 355 gli alloggi entro il 2030. 100 saranno a prezzi calmierati per le fasce deboli
Nel comune dell’inchiesta “Piano Casa”, dove ammontano a centinaia gli alloggi in fase di realizzazione sequestrati dalla polizia locale per una serie di presunti abusi, la giunta municipale presieduta dal sindaco Gianluca Del Mastro ha approvato con una delibera la versione definitiva del nuovo piano urbanistico. Il nuovo strumento regolatore è atteso da oltre vent’anni. L’ultimo passo, il più importante, sarà quello del prossimo 28 giugno, quando il consiglio comunale sarà chiamato ad adottare il nuovo strumento urbanistico che delinea le prospettive del territorio almeno fino al 2030. Entro questa data il PUC prevede la realizzazione di un massimo di 355 nuovi alloggi, 100 dei quali in housing sociale: case a prezzo calmierato per le fasce deboli. Comunque la giunta Del Mastro prevedeva un numero di nuovi alloggi inferiore, appena 296, proprio per limitare al massimo eventuali colate di cemento in questo ristretto territorio di appena 11 chilometri quadrati e circa 40mila abitanti. Un territorio piccolo, peraltro occupato da un’area industriale gigantesca. Intanto la Città Metropolitana di Napoli ha chiesto alla municipalità di aumentare il fabbisogno abitativo per un ricalcolo degli indici demografici. Città Metropolitana che ha impartito anche altre prescrizioni. Una di queste riguarda la quantità di attrezzature collettive. Secondo i tecnici dell’ente di piazza Matteotti erano state sovrastimate. Un calcolo eccessivo delle infrastrutture, sempre secondo l’ente provinciale, che avrebbe potuto comportare un altrettanto eccessivo consumo di suolo. Infine una terza correzione chiesta al Comune da piazza Matteotti ha riguardato la pianificazione degli insediamenti produttivi e commerciali. In questo caso è stato chiesto di inserire il vincolo di fascia di rispetto del piano ASI vigente dagli anni Sessanta. “Per quanto riguarda le attrezzature collettive – chiarisce però l’assessore all’urbanistica, Mena Iovine – in effetti la giunta non ha previsto nessun ulteriore consumo di suolo perché l’aumento del parametro per abitante, che abbiamo mantenuto a 28 metri quadrati per abitante, riguarda esclusivamente la realizzazione di parchi pubblici e quindi di verde e di riforestazione urbana, che hanno l’obiettivo di contrastare la piaga dell’inquinamento dell’aria da polveri sottili”.