Sarà gestito nella chiesa madre di San Felice in Pincis da don Giuseppe Gambardella e da esponenti della Fiom e dell’associazione Libera di don Ciotti. L’obiettivo: aiutare disoccupati, cassintegrati, licenziati e precari.
E’ bene ricordare una prima, fondamentale cosa e cioè che l’ IBAN del conto è il seguente: IT 92 J050 1803 4000 0216 952. Non è un conto qualsiasi. Si tratta del codice di versamento e bonifico del fondo di solidarietà per tutti i più deboli, quelli che la politica che conta ha abbandonato, gli sconfitti, i diseredati per svantaggio di nascita o per disgrazia da crisi che strangola.
Il conto è stato acceso presso la Banca Etica il 27 maggio scorso, nella sede di Napoli, al Centro Direzionale. Lo ha annunciato don Peppino Gambardella, il prete operaio, parroco della chiesa madre di Pomigliano, la chiesa di san Felice in Pincis. Ed è il momento più importante dell’iniziativa di solidarietà dopo quello della costituzione dell’ “Associazione Legàmi di Solidarietà “, che ha la sede legale presso la parrocchia di San Felice, in Via Abate Felice Toscano. Associazione che ha la titolarità del fondo ed i cui soci fondatori sono Francesco Percuoco, in rappresentanza della Fiom, Mariano, in rappresentanza di Libera, e, appunto, il sacerdote Giuseppe Gambardella.
L’iniziativa era stata presentata da Maurizio Landini, segretario generale dei metalmeccanici Cgil, il 25 febbraio, nel salone della Torre dell’Orologio. Intanto adesso viene la seconda fase, quella più difficile e impegnativa. Il fondo infatti avrà bisogno di donazioni. “Mi rivolgo – l’appello di don Peppino – innanzitutto ai lavoratori ricordando che questa iniziativa è nata per chiedere loro di destinare lo straordinario, o parte di esso, per aiutare i cassintegrati che sono ancora in attesa di essere richiamati al lavoro, i disoccupati e quanti lavoratori si trovano in difficoltà. Oltre ai lavoratori – aggiunge il sacerdote – l’appello è rivolto anche a tutta la società civile e in modo particolare ai cristiani, rammentando che la crisi si supera soprattutto prestando aiuto fraterno”.