Stop alle processioni della Madonna dell’Arco: l’ordinanza di Piricelli scuote la Pasqua afragolese
Una Pasqua senza processioni? Ad Afragola, dove la devozione per la Madonna dell’Arco è storia e identità, l’annuncio arriva come un fulmine a ciel sereno. Il Comandante della Polizia Locale, Colonnello Antonio Piricelli, ha emesso un’ordinanza destinata a far discutere: dal 18 aprile 2025 in poi, vietato organizzare eventi o manifestazioni su suolo pubblico senza regolare autorizzazione.
Nel mirino finiscono soprattutto le paranze, i circoli e le associazioni che, secondo la tradizione, animano le strade della città durante la settimana di Pasqua e il weekend successivo con canti, tamburi e cortei dedicati alla Madonna dell’Arco. Manifestazioni che ogni anno richiamano centinaia di persone, tra partecipanti e spettatori.
Il provvedimento – si legge nel testo ufficiale – nasce dalla necessità di garantire sicurezza e ordine pubblico. “Ogni evento richiama un gran numero di persone – scrive Piricelli – e occorre adottare misure adeguate per tutelare l’incolumità dei cittadini e gestire la viabilità”. Ma per molti, dietro questa ordinanza si nasconde una stretta senza precedenti sulla cultura popolare.
A nulla è servito, per ora, l’avviso diramato il 26 marzo scorso, in cui si invitavano gli organizzatori a richiedere per tempo le necessarie autorizzazioni. Troppe richieste fuori tempo massimo o manifestazioni improvvisate avrebbero spinto il Comando a chiudere i rubinetti. E così, da un giorno all’altro, la festa rischia di diventare silenziosa.
“È un colpo al cuore della tradizione”, commenta una fedele all’uscita della chiesa. “Abbiamo sempre sfilato per devozione, non per lucro. Ora ci trattano come delinquenti”. L’ordinanza prevede anche il termine tassativo delle manifestazioni regolarmente autorizzate entro le ore 20.00, pena sanzioni e deferimento all’autorità giudiziaria.
Intanto, tra i vicoli e le piazze, si respira un misto di rabbia e rassegnazione. Alcune paranze avrebbero già annunciato ricorsi o richieste straordinarie. Ma il comandante non arretra: “Senza autorizzazione non si sfila. Le regole valgono per tutti”.
Una scelta di rigore, ma anche un banco di prova per la convivenza tra sicurezza e tradizione. E ad Afragola, la Madonna dell’Arco è più di una festa: è identità collettiva.