Dal punto di vista geografico, storico, monumentale e climatico Somma è un vero gioiellino. Peccato che è in atto una smobilitazione da parte delle attività commerciali tradizionali. A resistere ormai sono solo un manipolo di commercianti.
La grande distribuzione sta facendo una strage. Complice anche le vendite on line. Bisognerà pur cominciare a ragionarci un giorno ed escogitare qualche tentativo di soluzione. Fermare la desertificazione e la decadenza non sarà facile. E non basterà il miracolo di Villa Augustea.
Uno spiraglio sarebbe tornare seriamente all’agricoltura. Ci sono fior di prodotti da coltivare. E mettere in vetrina non solo gli edifici storici ma anche chicche gastronomiche come frutti (Crisommole? Catranesca?) con storie ultrasecolari alle spalle. E’ dunque necessario la cultura, la storia, anche per la promozione dell’attività primaria (l’agricoltura). L’ideale è puntare su produzioni di nicchia visto che ormai è impossibile (per troppa antropizzazione della superficie) puntare sulle quantità.
Con tanti ristoranti all’opera non basta il richiamo gastronomico. Ci vogliono manifestazioni spalmate tutto l’anno.
Moltiplicare i tanti piccoli eventi come sta avvenendo è praticamente inutile. C’è bisogno anche di due/tre grandi (grandissimi) eventi diffusi lungo un calendario annuale. Qualcosa già c’è (Il Palio? Festa delle Lucerne?) Basta potenziare l’organizzazione investendoci economicamente anche soldi pubblici. Tenendoli in piedi per due tre mesi ciascuno. E creando qualcosa di nuovo e moderno con l’incarico a professionisti di settore (Folk? Multimediale? Ballo?)
E’ assurdo pensare di risolvere tutto questo con centinaia di piccole associazioni. Anche in questo caso bisognerebbe farne crescere un paio dando loro i mezzi necessari a pensare in grande. Questo bisognerebbe fare: pensare in grande! Ma per pensare in grande bisogna studiare e anche molto. E la nostra governance sta studiando?