Giro di vite dei militari nel Vesuviano: arresti per spaccio e contrabbando. Due denunce, infine, per fitto di immobili fatiscenti

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A Casoria una persona è stata arrestata, mentre un’altra è finita ai domiciliari, per detenzione di tabacco di contrabbando. Arresti anche a Pomigliano, questa volta per spaccio di droga. A San Gennaro Vesuviano, invece, due persone sono finite in manette per aver fittato immobili piccoli, fatiscenti e poco salutari.

 

Controlli a tappeto dei militari nel Vesuviano. In seguito ad un’operazione contro l’illegalità diffusa, infatti, a Casoria una 37enne è stata arrestata in flagranza di reato perché trovata in possesso di 28 kg di tabacco di contrabbando.

A Pomigliano d’Arco, invece, in piazza Mercato, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Castello di Cisterna hanno sorpreso due persone mentre cedevano una dose di crack a un acquirente.
Si tratta di Francesco Cipolletta e Luigi Buccino, 39enne e 26enne, entrambi di Napoli.
I militari sono riusciti a bloccarli, nonostante il tentativo di fuga dei due malviventi. Perquisiti sul posto, sono stati ritrovati in possesso di a 0,5 grammi di marijuana e contante per 70 € ritenuto provento illecito. Il tutto è stato posto sotto sequestro, mentre gli arrestati saranno giudicati per direttissima.

Due arresti anche a San Gennaro Vesuviano. Questa volta a finire nel mirino die militari due proprietari di immobili, accusati di aver fittato a 74 cittadini bengalesi 6 appartamenti fatiscenti privi dei requisiti minimi di salubrità (un numero  spropositato rispetto alle dimensioni degli immobili).
Le unità abitative erano “regolarmente” date in affitto ad alcuni stranieri in regola con le norme sull’immigrazione. ma questi “condividevano” le case affittate a loro nome con altri connazionali (tra i quali ben 39 clandestini).

La proprietaria degli immobili e suo padre sono stati denunciati: si tratta di un pensionato 63enne e di sua figlia 43enne, entrambi della zona, che sebbene a conoscenza della situazione di degrado e illegalità, per fini di lucro avevano consentito l’utilizzo degli edifici in via Nuova Nola, favorendo la permanenza illegale dei clandestini sul territorio italiano.
I militari hanno richiesto al Sindaco l’emissione di una ordinanza di sgombero per ragioni di igiene e sanità.
Nel medesimo stabile, al piano seminterrato, c’erano attivi due opifici tessili.
I titolari, anch’essi bengalesi, sono stati denunciati per furto di energia elettrica essendosi allacciati abusivamente alla rete pubblica di distribuzione.