Trentamila euro stanziati per il restauro e la ristrutturazione del Convento Francescano uno dei Luoghi del Cuore scelti dal Fai.
Il Convento francescano di San Gennaro Vesuviano insieme al Museo Filangieri di Napoli è uno dei Luoghi del Cuore scelti dal Fai (Fondo Ambiente Italia) attraverso il tradizionale censimento, organizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il FAI è un’associazione che cura in Italia luoghi speciali per le generazioni presenti e future, promuove l’educazione, l’amore, la conoscenza e il godimento per l’ambiente, il paesaggio, il patrimonio storico e artistico della nazione e vigila sulla tutela dei beni paesaggistici e culturali. Nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione si occupa inoltre dei paesaggi a rischio e minacciati, raccogliendo appelli delle comunità locali, facendo segnalazioni alle istituzioni competenti, intervenendo direttamente laddove possibile e promuovendo un turismo culturale di qualità attraverso l’ideazione di un ricco calendario di viaggi in Italia e all’estero, caratterizzati da percorsi inediti sotto la guida di docenti esperti, e sensibilizzando il mondo delle imprese tramite iniziative di volontariato aziendale e progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa.
I progetti di restauro e valorizzazione che riguardano la struttura conventuale di San Gennaro Vesuviano ed il museo partenopeo, andranno a dividersi insieme ad altri 18 Luoghi del Cuore la somma di 250 mila euro, di cui 30mila saranno destinati al Convento vesuviano. La somma totale destinata ai progetti è di 400 mila euro: 150 mila andranno ai primi tre classificati (il Convento dei Frati Cappuccini a Monterosso al Mare, la Certosa di Calci e il Castello di Calatubo ad Alcamo) e al vincitore della sezione ‘Expo 2015 – Nutrire il pianeta’ (le Saline di Marsala e la laguna Lo Stagnone a Marsala), 250 mila agli altri 18 progetti.
Il Convento Francescano di San Gennaro Vesuviano è attualmente aperto al culto, ma infiltrazioni d’acqua stanno danneggiano il suo interno e il chiostro coi suoi affreschi settecenteschi. Da qui la necessità di lavori di restauro. Il convento è il simbolo del Paese sin dal 1613, anno in cui il Marchese Scipione Pignatelli eresse la struttura e istituì la fiera. La chiesa dei francescani, semplice costruzione barocca, conserva stucchi del XVIII secolo e un pregevole coro ligneo intagliato della stessa epoca. Grazie ai Frati Minori che la propagandavano tra le popolazioni dell’ Agro-Nolano, Vesuviano e Sarnese ed offrivano ospitalità ai venditori, la Fiera di San Gennaro Vesuviano ebbe grande risonanza e fu subito considerata un appuntamento importante per le popolazioni, per artigiani e mercanti, tanto da essere citata come esempio di organizzazione già nel XVII secolo. Ebbe una propria sede stabile sui 20 moggi di terreno (80.000 mq) e per tutelare il suo spiazzo da usurpazioni, furono disputate controversie per molti secoli. Fu resa Fiera Franca, cioè libera da gabelle e da dazi, ebbe propria amministrazione col “Catapano”, il Maestro di Fiera investito dall’ autorità feudale, che disponeva di propri gendarmi, di luoghi di pena, amministrava la giustizia per reati commessi durante la fiera e per fatti di fiera, assegnava gli spazi, concedeva lasciapassare, gestiva le carceri. La Fiera Vesuviana di San Gennaro Vesuviano è stata, nei secoli, il più importante momento di scambio commerciale nell’area interna del Vesuvio, tanto che non poterono sorgere altre istituzioni fieristiche che potessero danneggiarla. Per tutto il XIX secolo la Fiera ha svolto il suo ruolo di scambio e di vetrina della produzione vesuviana. Ancora oggi è l’evento più importante del Paese.
«Ci sono luoghi noti e luoghi meno noti. Luoghi da proteggere e luoghi da recuperare. Luoghi intimi legati alla vita di ciascuno di noi e luoghi pubblici specchio di una comunità. Questa è l’Italia che il FAI con il censimento “I Luoghi del Cuore” desidera portare alla luce, perché tutti possano scoprire o riscoprire le tante bellezze che ci circondano e di cui, spesso, non siamo consapevoli» si legge sul portale del Fai; il Convento Francescano di S. Gennaro V. è una delle bellezze italiane da riportare alla luce.