Rassicurazioni ai sindacati sul futuro di Pomigliano, Nola, Foggia e Grottaglie.
“No alle dismissioni e alle cessioni e si al rilancio delle fabbriche con l’obiettivo della qualità e dell’efficienza”. Finmeccanica ieri è sbarcata a Napoli per consegnare questo messaggio ai sindacati napoletani e pugliesi degli stabilimenti Alenia di Pomigliano, Nola, Grottaglie e Foggia (complessivamente 6mila addetti alle produzioni aeronautiche civili). L’incontro con Fim, Fiom e Uilm, tenuto in un albergo del capoluogo partenopeo, ha quindi portato alla secca smentita delle polemiche sollevate negli ultimi tempi circa la presunta volontà del gruppo guidato da Mauro Moretti di smantellare il comparto aeronautico del Mezzogiorno. Confermati dunque dal management di Leonardo-Finmeccamica e della divisione aerostrutture i progetti di continuità nel business delle aerostrutture. Una conferma a cui, durante il faccia a faccia, è immediatamente seguita la precisazione dell’azienda in base alla quale “sono esclusi progetti di dismissione di stabilimenti”. E’ stato però ribadito, con altrettanta fermezza, la necessità di rendere quest’attività “competitiva attraverso la costante attenzione al miglioramento della qualità del prodotto, della produttività, dei tempi di consegna”. Qualità ed efficienza che sono stati descritti da Finmeccanica come le linee guida della divisione aerostrutture in grado di garantire anche il rispetto dei piani di consegna e la possibilità di acquisire a breve termine nuovi ordini e di partecipare, in futuro, alle nuove opportunità di business. Nel corso dell’incontro l’azienda ha anche mostrato i risultati realizzati dal dicembre del 2015, che ad oggi evidenziano un significativo recupero delle perdite. Soddisfatti i sindacati. “Positiva la smentita di ogni ipotesi di cessione della divisione velivoli e aerostrutture del gruppo”, il commento a caldo di Giovanni Contento e Giovanni Sgambati (Uilm nazionale e campana). Positive le dichiarazioni aziendali anche per Giuseppe Terracciano (Fim Napoli e Campania), che chiede che “i siti di Pomigliano e Nola vengano resi altamente competitivi”.