La Roma perde in casa con la Fiorentina. Esce dalla coppa nazionale tra le proprie mura, e i giocatori escono dal campo contestati dal proprio pubblico. E’ il calcio. Puoi stracciare tutti (quasi tutti), ma poi si possono sommare una serie di circostanze casuali e non, che ti bloccano, e che, da Ferrari ti trasformano in una 500 scassata (con tutto il rispetto per la storica scatoletta della FIAT). Lo stesso Napoli ha dormito notti insonni, dopo la disfatta spagnola col Bilbao e l’unico punto ottenuto con Chievo, Udinese e Palermo. Alti e bassi, ma il secondo momento buio dell’era De Laurentiis sembra essere passato, il Napoli ha ripreso a correre, soprattutto dopo la stupenda notte quatariota di Natale.
Una squadra di calcio è una sovrapposizione di componenti che si uniscono a formare una macchina che corre o cammina: il calciomercato, la qualità dei singoli, il mister, la società, l’ambiente e i tifosi, la fortuna, la consapevolezza, il morale, gli infortuni. Tutti assieme a costruire la macchina perfetta. Ecco, nei periodi bui uno o più di questi fattori non vanno, e va tutto male, anche quelle cose che prima sembravano semplici semplici. La Roma attraversa una crisi che oramai dura da molte partite e oggi la vediamo uscire malamente dalla Coppa Italia.
Dopo le contestazioni del pubblico, le recenti critiche nei riguardi di Garcia e del trend in campionato, dopo questa sconfitta in Coppa Italia, io penso al Napoli. Il Napoli ha saputo imparare dai propri sbagli, ha fatto un mercato oculato e tempestivo, ha aggiunto al suo roster di buoni e ottimi giocatori 2 pedine importanti, il mister ha trovato la strada dell’equilibrio, i tifosi hanno ritrovato la fiducia e i giocatori la consapevolezza dei propri mezzi, le vittorie importanti hanno dato morale, e la fortuna si è ricordata di noi in campo. Ma io penso al Napoli se penso che la Roma è decimata dagli infortuni, perché, tra le tante, c’è una componente che a Napoli funziona benissimo. E’ lo staff medico! Non consideriamo gli incidenti traumatici, come quelli di Strootman, Iturbe, Insigne o Zuniga. A Roma c’è un problema legato agli infortuni muscolari. Troppi. De Sanctis, De Rossi, Torosidis, ecc. ecc. Gli stessi problemi che hanno avuto il Milan e la Juve di Allegri.
Il Napoli è quasi immune da infortuni muscolari.
Il coordinatore dello staff medico del Napoli, Alfonso De Nicola, è intervenuto a Marte Sport Live sulle frequenze di Radio Marte (fonte ilnapolionline) e ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Il nostro lavoro di staff medico mira soprattutto a valutare la condizione fisica di un giocatore, bisogna prevenire patologie più gravi e nello stesso momento tutelare l’investimento della società che lo ha acquistato, informandola di tutti i problemi fisici che ha avuto il calciatore, facendo un rapporto dettagliato. Tutto questo è finalizzato alla firma del contratto o meno. Sui pochi infortuni del Napoli siamo molto soddisfatti;è il club con meno infortuni di tipo muscolare negli ultimi 2 anni; e questo ci dà grande soddisfazione perchè lavoriamo duro per questo. Dobbiamo anche ringraziare anche Benitez e il suo staff che ci aiutano molto. Non so quello che è accaduto al pallanuotista Baraldi, ma mi dispiace vedere che non si investe in una regione come la Campania con eccellenze importanti nella medicina. E’ importante la collaborazione nel campo medico e tra le strutture mediche: ad esempio quando Gargano ha avuto la frattura dello zigomo erano le 13 e alle 16 era stato già operato a Pinetagrande dal prof. Tartaro”.
Una squadra è tante componenti. Una società è tante componenti. La SSC Napoli non sarà una macchina perfetta, ogni tanto si ferma ai box, non ha strutture di proprietà e deve puntare su queste per un futuro florido, ha qualche valente giovane nel suo settore giovanile, anche se serve di più, ma una cosa è certa, ha un ottimo staff medico. Un’infortunio traumatico (come quello di Insigne) è casuale e può lasciare un giocatore lontano dal campo per molto tempo. Quelli muscolari non sono così traumatici, non richiedono interventi in sala operatoria, ma possono iterarsi e causare molte noie. So quanto possa essere fastidiosa una semplice infiammazione di un polpaccio. Comunque, questo tipo di infortuni può essere prevenuto. La stessa politica del turnover di Benitez cerca di non sovraccaricare i giocatori e prevenire (o quantomento ridurre) gli infortuni. Il nostro staff medico, in collaborazione con Benitez e il suo staff, lavora bene, ma lo faceva già con Mazzarri.
Non siamo su Google+ e nemmeno su Facebook, ma la SSC Napoli merita un “+1” o un “Mi Piace”!
Crescenzo Tortora