Bassolino ruba quadri al museo di Verona, Benitez fa l’autista di pullman. E il Napoli vola

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Il museo civico di Castelvecchio, a Verona
Il museo civico di Castelvecchio, a Verona

Ancora una vittoria per gli azzurri, che al Bentegodi battono gli scaligeri 2 a 0

A molti non sarà sfuggito che, appena qualche giorno prima di Verona – Napoli, c’è stato un furto di capolavori d’arte nel museo civico veronese di Castelvecchio. Sono state trafugate opere di Rubens, Mantegna, Tintoretto: roba da milioni di euro. Ed è un vero miracolo che a nessuno sia venuto in mente, considerata la concomitanza con il match, di dare la colpa ai napoletani: che ne so, magari un furto commissionato da Antonio Bassolino, che sta già pensando ai quadri da appendere nella sua stanza da sindaco al Comune di Napoli oppure da De Magistris, che vuole piazzarli nella costruenda stazione della metropolitana di piazza Municipio e poi far credere che li ha trovati lì, mentre stavano scavando.

Il clima è questo: odio e invidia. Sentimenti che si provano per un’antica rivalità ma pure perché il Napoli sta ai quartieri alti della classifica e il Verona nei bassifondi. E’ il calcio, signori. Guai a immaginarselo tutto fair play e borotalco: se Insigne viene fischiato, anzi fischiatissimo, c’è persino da essere orgogliosi. È temuto, il ragazzo. Tanto temuto che, infatti, ha segnato. E al suo goal è calato un silenzio così maestoso che mi è venuto da pensare: “azz, hanno evacuato il Bentegodi! Ma avranno avvisato i napoletani ?” Perché parliamoci chiaro: sarebbero stati capacissimi di gestire un allarme bomba facendo scappare soltanto i tifosi scaligeri.

Ovvio, si scherza. E, soprattutto, si sdrammatizza. Prenderla con disincanto è necessario in certe occasioni. Prendete Rafa Benitez, bastonato dal Barcellona direttamente a Madrid: appena dopo la scoppola ha subito chiamato la moglie, avvisandola che era arrivato il momento di ricongiungere la famiglia in Gran Bretagna, come lei chiedeva da tempo. Ma io Benitez lo vedo bene a fare altro: l’autista del pullman che gli avversari del Napoli mettono inutilmente davanti alla porta, da Carpi in poi fino alla stessa Verona. Quel pullman che Higuain, Insigne e soci prendono puntualmente a pallonate.