Acerra ricorda il colonnello Ferrajolo: non si arrese ai nazifascisti e fu fucilato

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ACERRA – “Qui è in gioco l’onore della Patria”. E’ così che il colonnello Michele Ferrajolo, tra i cittadini più illustri di Acerra, replicò il 9 settembre del 1943 ad alcuni dei suoi soldati che gli proposero di arrendersi ai nazisti per avere salva la vita. Una decisione che gli costò la fucilazione da parte dei nazifascisti ma che tracciò un solco verso la rivolta contro il sopruso e gli oppressori. “E un mese dopo – sottolinea il sindaco Tito d’Errico – tutta la città diede prova di coraggio per la strenua resistenza al nazifascismo che culminò con l’Eccidio di Acerra”.

Ieri sera l’amministrazione comunale ha partecipato alla commemorazione del colonnello Ferrajolo in occasione dell’81mo anniversario della sua uccisione deponendo una corona di fiori ai piedi del busto marmoreo in piazzale Russo Spena ad Acerra insieme ad una delegazione locale e provinciale dell’Anpi. “L’amministrazione comunale, fin dal suo insediamento, ha fatto dell’inclusione e della pacifica convivenza i suoi valori portanti che proviamo a comunicare ogni volta che ci rechiamo nelle scuole” ha spiegato il vicesindaco Gennaro Iovino. “Per ricordare l’Eccidio di Acerra – l’annuncio dell’assessore alla Pubblica Istruzione Milena Petrella – stiamo preparando una manifestazione coinvolgendo tutte le scuole attraverso la Rete Interistituzionale della Memoria per trasmettere ai ragazzi un messaggio di amore e rispetto per la storia, per la città e per loro stessi”.