Mentre era in corso un convegno sul PUC, si è svolto il presidio dei cittadini del quartiere Romani che contestano l’isola ecologica in via Petrarca. Alta tensione tra il Sindaco e Rifondazione comunista.
Ieri pomeriggio, martedì 24 luglio, mentre era in corso nell’aula consiliare di palazzo Siano l’incontro "Verso il nuovo PUC, partecipazione e proposte operative", al quale erano presenti il sindaco Esposito e pochi altri cittadini, i residenti del quartiere Romani hanno organizzato un corteo programmato con presidio in piazza Siano per far sentire ancora una volta la propria voce e protestare contro la realizzazione dell’isola ecologica nell’area approvata dal consiglio comunale (via Petrarca).
La situazione, però, è degenerata: fuori dal palazzo ed in piazza vi erano le forze di Polizia che con i fischietti hanno annunciato l’arrivo del corteo che ha tentato di entrare in sala consiliare ma è stato fermato dai militari. Richiamati dal chiasso, i partecipanti al convegno sono usciti dall’aula per capire cosa stesse accadendo: il primo cittadino anastasiano ha ascoltato alcuni manifestanti e poi è rientrato per far proseguire i lavori sul PUC. «Polizia schierata in assetto antisommossa, visi tesi degli agenti, il funzionario che comanda il drappello con modi sgarbati ed arroganti "caccia" gli inermi cittadini presenti davanti al portone del comune, la stampa lasciata fuori impossibilitata ad ascoltare i vaticini del sindaco: tutto questo è intollerabile in uno Stato civile e democratico nato dalla lotta partigiana al fascismo», ha protestato con una nota il circolo locale di Rifondazione Comunista.
«I cittadini, i consiglieri comunali (con qualsiasi casacca) gli assessori, i partiti, le associazioni, i movimenti, devono protestare contro la protervia di un Sindaco arroccato nella fortezza difesa dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa – prosegue la nota stampa – L’ordine pubblico non può essere la foglia di fico per nascondere l’incapacità politica di gestire un rapporto dialettico con la comunità anastasiana: siamo uno Stato democratico e la Costituzione italiana non è stata sospesa a Sant’Anastasia. Proponiamo a tutte le forze democratiche ed antifasciste di organizzare iniziative pubbliche con banchetti, presidi, volantinaggi per far rivivere il senso democratico del nostro Stato nato dalla lotta antifascista. Rifondazione Comunista difenderà sempre questi valori e condanna sdegnata questo gravissimo attentato ai valori Repubblicani atto inqualificabile e tipico di uno Stato e di un Sindaco fascista».
Il sindaco Esposito, dal suo canto, si dice amareggiato e deluso per quanto accaduto ieri sera: «Ero disponibile ad ascoltare la voce della protesta, ma sono stato praticamente strattonato ed offeso. Il Prefetto è al corrente di tutto». «Mentre ero al convegno sul PUC, un consigliere di opposizione è venuto in sala consiliare a reclamare il mio "dovere" di essere fuori dal palazzo per ascoltare la voce dei contrari alla realizzazione dell’isola ecologica – ha sottolineato Carmine Esposito – Sono uscito ben volentieri, ancora una volta disposto al dialogo ma sono stato oggetto di comportamenti facinorosi contro di me».
«Nessuno ha impedito loro di manifestare, mentre loro hanno impedito a buona parte di cittadini la partecipazione al convegno pubblico programmato sul PUC. E non è escluso che nell’intenzione degli organizzatori, tra cui consiglieri di opposizione, c’era l’obiettivo di far fallire l’evento – ha affermato con forza il sindaco Esposito – A nulla è valsa la mia disponibilità al dialogo nei giorni e negli incontri precedenti. Ho accolto l’invito ad uscire per dialogare con loro e sono stato praticamente aggredito. Ma questo le Forze di Polizia presenti, che ringrazio, l’hanno costatato e la giustizia farà il suo corso. Invito tutti i cittadini, tutta questa parte di cittadini che democraticamente attende da me le opere programmate, ad essermi vicino e sostenermi, anche facendo sentire la loro voce».
A dare mano forte al sindaco Esposito è la sezione locale de La Destra che in un comunicato stampa condanna «il modo strumentale ed aggressivo di questa orda di persone che vieta il pubblico dibattito per ottusi e privatissimi motivi» e invita gli anastasiani «a non farsi strumentalizzare, a non lasciarsi trattare come pedine e dar man forte a vendette meramente familistiche di certi personaggi che maldestramente e cattivamente hanno in passati recenti disamministrato questa cittadina». «Realizzare l’Isola Ecologica è un atto di civiltà – si legge al termine della nota stampa – un dovere per chi amministra, un diritto per chi intende vivere in un territorio salubre e goderne delle bellezze. La legge consente la realizzazione e l’ubicazione in quel luogo e lì verrà fatta».
(Fonte foto: Ufficio Stampa Comune di Sant’Anastasia)