Sant’Anastasia. “Il sindaco farebbe bene a dimettersi”

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L’Associazione Civica Neanastasis passa in rassegna i comportamenti politici del sindaco Esposito, soffermandosi, in particolare, sull’isola ecologica, che nascerà nei pressi di una scuola.

Il Dr. Esposito ha vinto democraticamente le elezioni per fare il sindaco della città, di TUTTA la città.
In questi due anni, invece, il suo comportamento è stato molto di parte, più simile ad un piccolo Re che governa i suoi sudditi facendo il bello e il cattivo tempo.
Dalla campagna elettorale in poi non ha smesso di usare un linguaggio violento e volgare nei confronti di coloro che non la pensano come lui sposando lo slogan “o con me o contro di me”. Con questo suo modo di fare è riuscito a sfasciare la sua stessa maggioranza.

In questi anni, bisogna dargli merito, ha mostrato molto attivismo sull’ordinaria amministrazione ma su tutti i grandi temi del paese ha fatto ben poco, rigorosamente condito da tanta demagogia:
si vanta dei lavori del cimitero che appartengono a progetti (tra l’altro malfatti) di altre amministrazioni; ha sciolto l’AMAV senza tentare di risanarla e, comunque, rimandando alle future amministrazioni l’onere di ripagare i debiti;

ha cercato di scardinare la legge della zona rossa (per fortuna isolato da Provincia e Regione) prospettando un futuro di cementificazione e ignorando che viviamo in una zona ad altissimo rischio vulcanico; ha varato un piano preliminare del PUC che sembra più un libro dei sogni che una reale programmazione urbanistica di una città.

In questi anni si è nutrito di demagogia e di populismo. Ha inondato il paese di manifesti e di volantini (chi paga?) per veicolare la sua propaganda. La manifestazione dei festeggiamenti dei due anni della sua amministrazione ne è l’esempio più emblematico.
Ha un’idea molto singolare della partecipazione: il cosiddetto PUC partecipato, così come è stato organizzato, si è rivelato un vero bluff, una mera operazione di facciata per mettere le carte a posto. Quando invece si tratta veramente di ascoltare i cittadini su temi importanti ha le orecchie dure.

Così è stato per l’isola ecologica, inizialmente prevista nella zona Boschetto con un progetto già approvato e finanziato. Per favorire pochi suoi amici ha invece deciso di localizzare l’isola ecologica accanto alla scuola “E. Morante”, su un’area già destinata alla realizzazione di un palazzetto dello sport, non curante di denunce e ricorsi al TAR dei cittadini del posto. Ha ignorato soluzioni alternative possibili provenienti finanche dalla sua maggioranza.
Siamo stufi di essere amministrati da una persona che divide invece che unire, che anche in consiglio comunale crea un clima teso, incapace di usare metodi civili e democratici nel confronto con i suoi avversari.

Persone a lui vicine lo giustificano dicendo che “ha un brutto carattere”; noi sappiamo che la forma è anche sostanza. Se il sindaco è allergico alla democrazia e alla maniere civili farebbe bene a dimettersi, assieme a chi lo tiene a galla tirandolo per i capelli.