POLLENA TROCCHIA. IL CLUB HOUSE DEGLI ARTISTI OSPITA LA PERSONALE DI PITTURA ANTONIO COPPOLA

0
465

Venerdì scorso, nella “Casa degli Artisti”, nell”edificio che un tempo ospitava gli uffici del comune, è stata l”inaugurazione della mostra di pittura personale di Antonio Coppola.

Quando una persona fa il parrucchiere di professione, in genere si tratta di un individuo che trascorre la maggior parte del suo tempo in un luogo chiuso che non prevede molte possibilità di viaggiare, se non con la fantasia. Un’altra peculiarità di quel mestiere è che con il tempo si diventa sia buoni intrattenitori, sia ottimi ascoltatori, soprattutto perché le donne (le clienti), spesso lo richiedono, hanno bisogno di tali figure. Addirittura ci sono donne che vanno dal parrucchiere non tanto per farsi sistemare i capelli, ma anche solo per parlare, per raccontarsi, per sfogarsi. E i parrucchieri sono lì discreti, intuitivi, saggi, che ascoltano e consigliano, sdrammatizzando o esagerando a seconda dei casi. Quante volte vorrebbero abbracciare, consolare, proteggere, o addirittura fuggire via, con le loro clienti.

A volte sono costretti a raccontare o a inventare storie per infondere nell’interlocutrice del momento speranza, serenità, per “curare” le loro pazienti. Ovviamente, a questi stimoli, di natura professionale, vanno aggiunti quelli del suo tempo, quelli sociali. Ed ecco, allora che un individuo, una personalità sensibile, tipica degli artisti, ad un certo punto della sua vita sente il bisogno, la necessità, di manifestare quello che ha dentro attraverso le forme di espressione più tipiche dell’animo umano, e, una di queste, è la pittura. Quindi, Antonio comincia a dipingere.
Questo è il contesto nel quale nasce e si sviluppa l’arte pittorica di Antonio Coppola. Per meglio avere una chiave di lettura delle sue opere si può dire, come afferma l’artista che i suoi quadri “… sono dei piccoli racconti … dei piccoli libri …”, offerti in chiave contemporanea, moderna. Quindi, non immagini classiche di paesaggi visti, vissuti, conservati nella memoria e poi impressi o rimescolati sulla tela, ma rappresentazioni, espressioni della realtà, da lui vissuta o a lui narrata, in momenti “intimi”.

La pittura di Coppola quindi, è la rappresentazione simbolica della sua realtà, della realtà vista attraverso i suoi occhi e il suo animo. Coppola è un autodidatta, che ricerca gesto dopo gesto, quadro dopo quadro, anno dopo anno, un equilibrio espressivo che soddisfi appieno quello che ha dentro e che vuole donare a se stesso e agli altri, attraverso la pittura. Antonio compie questo percorso mediante la costruzione di figure semplici, quasi infantili, dove l’accademia non è concessa, non è fedelmente riprodotta, anche perché non posseduta dall’artista. Ed ecco che allora sono i colori a rubare la scena e a richiamare e ad attirare l’osservatore, e la pittura diventa esplosione di forme e di colori che attraverso la trasformazione in simboli e figure elementari crea “… icone del nostro tempo … anche nelle figure femminili … ”, come afferma nella presentazione dell’artista il prof Antonio Bove, illustre e noto critico d’arte.

La mostra si è tenuta nei suggestivi locali del “Club House degli Artisti”, nel sotterraneo del vecchio comune di Pollena Trocchia in corso Garibaldi, rimasti quasi intatti così com’erano nati molti anni fa, ed ha visto la partecipazione di un folto e raffinato pubblico che ha assistito alla presentazione ed ha potuto godere delle variopinte e significative opere dell’artista.