Cerreto Sannita (BN), mostra personale dello scultore Giancarlo Ianuario Solaris

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G. Ianuario Solaris

Il 20 maggio si inaugura la personale di scultura in ceramica del maestro Giancarlo Ianuario Solaris dal titolo Alchimie e Forme Astrali, terracotta e ceramica raku

 

La mostra, che terminerà il 31 luglio, è patrocinata dalla Regione Campania, dalla Provincia di Benevento, dal Comune di Cerreto Sannita, dall’AiCC (Associazione Italiana Città della Ceramica) di Faenza, dal M.AR.CON (Museo arte contemporanea nel Chiostro del Palazzo Sant’Antonio di Cerreto Sannita), dalla Libreria Bocca e dall’Associazione Nazionale Librerie Storiche ed Antiquarie, entrambe con sede a Milano.

Nell’ambito, inoltre, della personale di Giancarlo Ianuario, il 20 e il 21 maggio, si terrà l’evento nazionale Buongiorno Ceramica, dove parteciperanno tutte le città d’arte della ceramica d’Italia tra cui la stessa cittadina di Cerreto Sannita, i cui primi pezzi di ceramica arcaica risalgono al XIV secolo.

Giancarlo Ianuario, sociologo e musicoterapista, nella sua ultima personale al Museo Arechi di Salerno, dal titolo Ierofania Solare, ha ottenuto un grande consenso di pubblico, tanto che la sua mostra fu prorogata, per tutta l’estate, fino a metà settembre 2022. Le sue sculture sono collocate in numerosi e prestigiosi musei italiani come il M.I.C. (Museo Internazione della Ceramica di Faenza), il museo civico Rocca Flea di Gualdo Tadino (PG) e, sempre a Gualdo Tadino, nel Museo della Ceramica del centro culturale Casa Cajani.  Il maestro, inoltre, espone in permanenza nel Museo Diocesano della cattedrale di Gubbio e nel Museo della Ceramica a lustro a Torre di Porta Romana, dove si trovano anche i lavori dell’artigiano eugubino e artista italiano Giorgio Andreoli (1465 – 1555), noto in tutto il mondo come inventore della tecnica del lustro per i vasi di ceramica.

Altre opere di Solaris, infine, si trovano nella collezione del Museo provinciale della ceramica nella tenuta di Villa Guariglia a Riato, frazione di Vietri sul Mare, sulla Costiera amalfitana e in importanti collezioni a Venezia, Bologna, Modena, Firenze, Parma e Messina.