Il gruppo locale in una lettera ai 4 candidati alle Primarie di “Nola che Cambia” chiede maggiore attenzione al tema dell’ambiente.
Il Forum Ambiente Area Nolana sente l’esigenza di rimettere al centro del dibattito politico che si sta sviluppando in città, legato alle prossime elezioni amministrative, la discussione sul tema ambientale, partendo dal percorso di alternativa, rispetto all’attuale amministrazione, che si sta disegnando con la coalizione “Nola che cambia”.
In virtù di questo chiediamo ai quattro candidati alle primarie una posizione chiara rispetto alla politica e all’amministrazione in tema ambientale del nostro comune, che pure è afflitto da numerose piaghe rispetto a tale tematica.
Nola è inserita, a pieno titolo, purtroppo, nella cosiddetta Terra dei Fuochi e proprio nel nostro comune, in particolare nel territorio di Boscofangone, indagini e rivelazioni di pentiti hanno fatto emergere una situazione di devastazione ambientale dovuta all’interramento, nell’area dell’attuale Vulcano Buono, di rifiuti tossici.
Non si è provveduto in questi anni all’avvio del monitoraggio e delle analisi dei terreni che sono stati individuati come inquinati, né tantomeno si è provveduto ad una mappatura dei terreni generale e delle acque, che chiarisse la situazione e permettesse anche al settore agricolo di superare la crisi che sta vivendo per via dei cali di vendita dei prodotti coltivati nelle nostre terre.
A Nola la gestione dei rifiuti si caratterizza per una bassa qualità e quantità di raccolta differenziata con un basso tasso di recupero, la bassa qualità è dovuta al sistema di raccolta differenziata dominante in cui si può conferire in forma anonima e soprattutto senza controllo a posteriori del conferito.
Il Forum Ambiente crede sia necessario cambiare l’approccio alla questione della gestione dei rifiuti a livello cittadino. Non è più necessaria la sola ricerca di una possibile soluzione gestionale del problema, lasciando il tema nel semplice perimetro della discussione sulla migliore soluzione tecnico-organizzativa o sull’impiantistica più efficace ed efficiente, rimarremmo in una visione di stampo conservatore. Non possiamo più restare vittime di questo approccio, ma piuttosto è necessario ribaltare il modello attivando un percorso di tipo politico culturale complessivo che porti la nostra città ad avviarsi verso il cd. “modello rifiuti zero”, che ci porti in pochi anni verso una notevole riduzione del rifiuto prodotto.
Insita, ovviamente, in questo percorso è la valorizzazione della raccolta differenziata porta a porta non solo come tecnica organizzativa di gestione della raccolta dei rifiuti. Il ”porta a porta” deve essere ripensato e gestito come un percorso culturale di partecipazione democratica responsabilizzando i cittadini ad un consumo consapevole e a stili di vita più sobri, che vanno dalla possibilità di dotare la città di cd. “fontane ecologiche” con punti di distribuzione acqua a km zero alla necessità di costruire una piattaforma ecologica efficiente e funzionante dove conferire i materiali riciclabili e non, che non possono essere conferiti con la normale raccolta differenziata porta a porta.
E’ necessario per cambiare paradigma culturale vincere ogni forma di pigrizia ed avere la forza necessaria per modificare comportamenti e abitudini consolidate.
In base a queste brevi considerazioni chiediamo ai quattro candidati alle primarie della coalizione “Nola che cambia” di rispondere a quattro domande concrete:
-Come si intende valorizzare il percorso di raccolta differenziata e allineare Nola agli standard voluti dalle leggi europee. E se all’interno di questo percorso si può riprendere l’esperienza di un gestore interamente pubblico dei servizi di raccolta e spazzamento magari avviando una sinergia tra i comuni dell’area nolana, in modo da tendere ad uniformare i modelli. Chiediamo se è possibile, e in che modo secondo i candidati, avviare dei meccanismi di incentivazione e disincentivazione, che portino ai risultati concreti nel campo della riduzione del rifiuto spingendo i cittadini verso comportamenti individuali e sociali più sobri e socialmente responsabili.
-L’impegno a sbloccare i fondi per le analisi dei terreni a Boscofangone e ad avviare finalmente una mappatura degli stessi. Chiediamo se è possibile, e in che modo intendono farlo i candidati, avviare anche qui un percorso che da un lato favorisca un’agricoltura sicura e dall’altro tuteli il lavoro degli agricoltori stessi.
-L’impegno a che si realizzi un sistema impiantistico che sia autosufficiente quanto meno per la frazione organica e riciclabile. Chiediamo se è possibile riprendere il progetto di un impianto di compostaggio nell’area ASI che per caratteristiche, dimensioni, costi realizzativi e gestionali soddisfi il fabbisogno della città. Un impianto di trattamento biologico, di separazione e di valorizzazione delle diverse tipologie di materiali e un impianto di digestione aerobica con postcompostaggio per la valorizzazione agricola della frazione organica, oltre ad un’impiantistica minore per trattamento e trasformazione di diverse frazioni dei rifiuti separati.
-L’impegno ad un controllo più incisivo sulla pratica in uso nel nostro territorio dell’abbruciamento come forma primordiale e criminale di smaltimento. Chiediamo, quali soluzioni prospettano i 4 candidati per risolvere il problema degli sversamenti abusivi di rifiuti e dei roghi tossici che molto sepsso conseguono a tale pratica.
Il Forum Ambiente auspica che nello spirito di cambiamento rimesso al centro del discorso dal percorso delle primarie di centrosinistra, lo spazio dedicato ai temi ambientali non sia marginale. Per questo chiede ai quattro candidati una risposta chiara sulle questioni poste, sicuro che in un discorso di cambiamento le politiche ecologiste non possono rimanere marginali rispetto al dibattito generale.