Trionfa agli Oscar “La Grande bellezza”, Napoli caput mundi

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Domani il film di Sorrentino in prima visione su canale 5. Il governatore Caldoro: “Siamo orgogliosi”. Coldiretti: “La ripresa comincia anche da qui”.

Jep Gambardella (Toni Servillo) è un giornalista esperto e fascinoso che si districa tra eventi mondani, autore di un unico libro e lanciato verso un unico obiettivo: diventare il re di una Roma mondana e corrotta. Ogni notte frequenta una selva di amici sull’orlo della disperazione: c’è Romano (Carlo Verdone), Lello (Carlo Buccirosso), Viola (Pamela Villoresi), Stefania (Galatea Ranzi), la nana Dadina (Giovanna Vignola).

Si fanno compagnia, si prendono in giro. Un giorno, tornando dopo una notte trascorsa tra i soliti vizi salottieri, incontra il marito di Elisa, suo primo e forse unico amore che lo attende davanti casa. Sua moglie è morta, lasciandosi dietro solo un diario dove narra dell’amore, mai perduto, verso Jep, di cui il marito è stato semplice surrogato per 35 anni. Questa rivelazione, insieme alla ricorrenza del suo sessantacinquesimo compleanno, lo spingono a meditare sulla sua vita e provocano in lui la voglia di riprendere a scrivere, ma vuole soprattutto tornare a quell’innocente bellezza del primo amore adolescenziale, un sogno che sembra infrangersi ogni sera di fronte ad uno spettacolo aberrante della Roma viziosa che diventa teatro di presagi e incontri casuali, dalla spogliarellista Ramona (Sabrina Ferilli) al cardinale Bellucci (Roberto Herlitzka).

Tra accadimenti, morti dolorose e vicende di varia umanità ritroverà l’ispirazione e una certa innocenza all’isola del Giglio. Non mancano nel film i toni trash, le vicende in cui è francamente impossibile trovare una bellezza se non morbosa, ma la fine è tutta da vedere, per comprendere il fascino di questo film che ha riportato l’Italia, Roma e Napoli nelle stelle degli Academy Awards. Il film sarà in prima visione tv domani su Canale 5 e raggiungerà un vasto pubblico. Medusa, che ha coprodotto e distribuito il film, ha deciso comunque di far proseguire il viaggio in sala dell’opera che, uscita il 21 maggio 2013, ha incassato a ieri nelle sale italiane oltre 7 milioni di euro con 1 milione 179 mila ingressi.

Le copie, attualmente 49, aumenteranno già nei prossimi giorni. Intanto Paolo Sorrentino, dopo la felice ubriacatura agli Oscar, tornerà a preparare il nuovo film, anche questo prodotto dalla Indigo di Nicola Giuliano e Francesca Cima con Medusa. S’intitola «In the future» e avrà respiro internazionale come fu per This must be the place con Sean Penn. Il protagonista, che si è auto-annunciato a novembre costringendo il regista a confermare, sarà il premio Oscar britannico Michael Caine e la fotografia ancora una volta di Luca Bigazzi. Top secret la storia – al maschile come le opere precedenti – che sarà in uscita nel 2015.

E al regista napoletano, come al protagonista Servillo, che dopo la vittoria di Benigni sono riusciti a riportare un Oscar in Italia piovono da ieri notte complimenti e celebrazioni. «Siamo orgogliosi cheSorrentino, Giuliano e Servillo siano nati e si siano formati nella nostra città e nella nostra regione. Un radicamento che li ha spinti in misura determinante alla conquista della statuetta» – dice Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania. «Grande Sorrentino, è nu juorno buono! Portiamoci anche quest’Oscar a casa!». Il rapper Rocco Hunt, vincitore della sezione Nuove Proposte al 64° Festival di Sanremo, appunto con il brano ‘Nu juorno buono, campano come Sorrentino, commenta con entusiasmo l’Oscar a La grande bellezza.

Hunt sottolinea che è «una vittoria che sa di speranza per tutta la Campania e per tutto il Sud. Questa terra ha già subito tanto, adesso è ora che cominci il nostro vero risorgimento!». Poi, Diego Armando Maradona che Sorrentino ha ricordato dal palco dove gli è stata consegnata l’ambita statuetta: «È con grande onore e orgoglio che ringrazio Paolo Sorrentino, che mi ha eletto come fonte di ispirazione assieme ai registi Fellini e Scorsese, e al gruppo dei Talking Heads».

Così il pibe de oro, attraverso il suo legale napoletano Angelo Pisani, ringrazia il regista vincitore del premio Oscar: «Mi fa piacere che un figlio di quella Napoli che tanto amo e nella quale vorrei tornare presto, abbia vinto un Oscar. È Napoli la vera fonte di ispirazione di noi tutti che l’amiamo». E a ruota, incensando il regista e gli attori, Servillo in testa, tutti: dal ministro Franceschini al sindaco De Magistris. Interessanti i risvolti, tant’è che secondo Coldiretti, la vittoria del film «La grande bellezza» potrebbe avere anche un importante impatto economico per l’Italia. Infatti nell’anno in cui vinse Benigni con «La vita è bella» si registrò un aumento del 15% del valore delle esportazioni agroalimentari e un incremento del 4% dei turisti stranieri in Italia. È quanto emerge da una analisi su dati Istat.

«Il successo cinematografico – sottolinea Coldiretti – oltre a riempiere di orgoglio gli italiani potrebbe avere anche un effetto positivo sulla situazione di crisi in cui si trova il Paese, come dimostrano le esperienze del passato. In questo caso il successo del regista Paolo Sorrentino e di tutta la sua squadra ha un valore ancora maggiore perché rappresenta una occasione per far conoscere e tornare a parlare della grande bellezza dell’Italia che conserva il maggior patrimonio artistico e culturale a livello internazionale ma è anche leader mondiale nel turismo enogastronomico».

Standing ovation a Sorrentino dunque, con il quale però la critica italiana non è stata prodiga. Qualcuno l’ha definito un «brutto film», altri «disorganico», facendo le pulci alla pretesa ambizione del regista di voler proporre quasi pretenziosamente una sorta di seguito de «La dolce vita» di Federico Fellini. Fa nulla, a questo punto. La statuetta dorata lava via qualunque risentimento.
(Fonte foto: Rete Internet)