“Munno e terzo munno” versi in scena per rivelare un mondo che ha perso ogni speranza

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In scena al Teatro Piccolo Bellini dal domani, 12 fino al 14 aprile. Un testo ricco e tagliente, uno spettacolo che racconta la prigione di chi ha perso il diritto alla speranza.

Un disegno essenziale accoglie un testo impegnativo, che prende vita grazie ai cinque bravi e giovani attori in scena. Un testo in versi, in un napoletano costellato di un gergo di strada, per raccontare l’abbandono di chi non avendo trovato un posto nel mondo precipita in un terzo mondo, una realtà parallela, in ci le speranze e i sogni vengono annientati. Protagonisti in scena uno spacciatore, un detentore e un palo. Maschere bianche nascondono i volti dei clienti che acquistano le droghe, acquirenti tutti uguali, ma che delineano personaggi diversi, attraversando tutti gli strati sociali passando dal piccolo delinquente al lavoratore, al disoccupato, allo studente figlio di magistrato.

È commovente il giovane «palo», finito in questa realtà dimenticata dal mondo perché non aveva conoscenze capaci di «inserirlo», che si perde nel sogno di andare a vivere a Barcellona inseguendo l’immagine di una vita diversa. Così lo spaccio diventa una trappola, una catena di montaggio che cancella il tempo, gettando i personaggi in un tempo senza domani, una notte perpetua, senza sogni. I personaggi escono dai cliché a cui ci hanno abituato i mass media, per tornare persone, che, se avessero trovato accoglienza nel mondo, forse, avrebbero avuto una speranza.

Munno e Terzo Munno è la prima opera teatrale scritta da Luigi Credendino, già attore nella compagnia Virus Teatrali, per la regia di Giovanni Meola. In scena lo stesso autore Luigi Credendino, con Daniele Matascioli, Marco Faticato, Vito Pace, Alessandro Palladino.
Uno spettacolo in cui il mondo è sotto accusa, colpevole di aver creato questo terzo munno, sacca di degrado necessaria per mantenere lo status quo del mondo.

«’Ncopp’a ‘stu munno | ce stanno mille munni
e mille munni ancora ce so’ stati.
Munni ca pareno diversi uno cu ‘n’ato
e munni sempe ‘o stesso | maie cagnati.
‘Ncopp’a ‘stu munno | ce stanno mille munni
ca se fanno guerra uno cu ‘n’ato
e mentre uno va annanzo | ‘nu munno rest’areto.
Pecché ‘ncopp’a ‘sta terra, | ‘a ca munno è munno,
ce so’ sempe stati | munno e terzo munno !»

In scena ancora per questo week end al Piccolo Bellini.
Info: https://www.facebook.com/events/123207531203098/