“D’amore e di altre cose irreversibili”. Intervista a Floriana Cangiano

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Un esordio da solista per una splendida voce che vanta collaborazioni importanti, da Lino Cannavacciuolo a Daniele Sepe. Esce a dicembre il primo lavoro da solista, con il sostegno dei suoi fans.

 Una voce che si è fatta conoscere e amare in importanti collaborazioni con Lino Cannavacciuolo, Davide Iodice, Mimmo Borrelli, Mimmo Napolitano, Corde Oblique, Mariano Bauduin, Ernesto Nobili, fino ad arrivare nel 2011 a quella con il sassofonista e compositore Daniele Sepe.
In uscita a dicembre il suo primo lavoro da solista con Agualoca Records.

Come nasce la tua passione per la musica?
“Ho ereditato da mio padre la passione per il canto: da ragazzo aveva un gruppo ed era molto intonato. Nella vita faceva tutt’altro, ma ricordo che la musica lo emozionava e sentirmi cantare lo rendeva sempre molto orgoglioso. Ad ogni modo, in tutte le foto e le videocassette dell’infanzia io compaio sempre piazzata davanti all’obiettivo pronta per esibirmi. Che imbarazzo guardarle adesso!”.

Una carriera iniziata prestissimo. La tua prima esperienza importante. Che ricordi hai?
“La prima vera esperienza importante è stata il provino di "C’era una volta…Scugnizzi". Al provino si presentarono più di mille persone ed io fui l’ultima ad essere provinata in un politeama ormai vuoto. Era il mio primo provino. Mattone faceva accennare un brano e congedava col famoso "grazie le faremo sapere". A me face cantare due brani per intero, mentre cantavo mi tremavano le gambe e quando mi scelsero ricordo che senti davvero il cuore esplodermi. Quei due anni di turnèe, oltre al divertimento, all’emozione, ai primi guadagni, mi hanno insegnato la disciplina del lavoro. Essere puntuali, affidabili, responsabili di se stessi per dare il massimo ad ogni replica, cantare ogni sera senza risparmiarsi, sono cose che ho imparato lì”.

Hai avuto nella tua carriera tante collaborazioni prestigiose, da Lino Cannavacciuolo a Davide Iodice fino a Daniele Sepe. Quali son stati gli incontri più importanti artistici ed umani?
“Quando Davide Iodice mi scelse per il ruolo di protagonista in "A Sciaveca" non sapevo che quello spettacolo mi avrebbe cambiato la vita. Lavorare con lui e Marina Rippa cambiò nel profondo il mio modo d’intendere il rapporto tra corpo e vocalità. Quello spettacolo mi portò un successo enorme e tanti incontri fortunati; rafforzò tantissimo in me la consapevolezza di voler fare ad ogni costo questo lavoro.

Proprio durante questo spettacolo, una sera in tra il pubblico c’era Lino Cannavacciuolo. Lino è una persona a cui voglio molto bene; mi ha sempre dimostrato stima ed affetto. Mi ha spinta moltissimo verso un progetto solista e per questo gli sono molto grata. L’incontro con Daniele Sepe, invece, fu davvero traumatico, ma di sicuro è quello che mi ha dato maggiori soddisfazioni. Daniele pretende dai suoi musicisti un’attenzione ed un impegno spasmodico -questo a Napoli è spesso un’eccezione – ma divide insieme a te tutti gli onori. Daniele Sepe è il maestro che ogni giovane musicista dovrebbe incontrare. Accanto alle persone che hai citato, ce ne sono tante altre a cui devo tanto. Il mio amico fraterno Michele Maione, Tommaso De Paola, Anna Lupo, Michele Schiano di Cola, il mio produttore artistico Ernesto Nobili e tanti e tanti ancora”.

E’ in uscita a novembre il tuo primo lavoro da solista, «D’ AMORE E DI ALTRE COSE IRREVERSIBILI» come nasce questo progetto?
“Io ho sempre scritto. Racconti, poesie, canzoni. Il confronto con i miei autori preferiti mi ha sempre un pò castrato l’istinto a pubblicare e rendere noto quello che scrivo, ma non la necessità e il piacere di scrivere. Poi l’incontro con Ernesto Nobili, la nostra collaborazione nel mio spettacolo "DeRive. Canzone d’amore, d’esilio e libertà" (di cui era responsabile musicale), la nostra comunione di gusti e di intenti mi diede la spinta giusta. E’ tutta colpa sua!”.

Sappiamo tutti quanto sia in crisi il mercato della musica. Per il tuo progetto hai scelto il canale delle produzioni dal basso: son i tuoi fan a finanziare la produzione acquistando il disco prima dell’uscita. Come sta andando?
Il meccanismo in realtà è un po’ più articolato. I fan in realtà contribuiscono acquistando delle ricompense che vanno ben oltre il disco. Molti hanno acquistato lezioni di canto, molti una cover con dedica tratta dal mio repertorio, addirittura c’è chi si è regalato un house concert.

Questo per dire che il meccanismo funziona se è creativo. La creatività è l’unica possibilità per chi decide di realizzare un progetto, non solo musicale. Inoltre questo meccanismo mi ha consentito di arrivare a tanta gente che visita il sito www.musicraiser.com per finanziare altri progetti, sbircia nella mia pagina e spesso contribuisce. Un modo divertente che, associato al lavoro svolto della mia etichetta Agualoca records e all’investimento iniziale che la stessa ha sostenuto per produrmi, ci sta dando una mano”.

Un invito per chi ci legge?
“Due cose: Date un’occhiata al mio progetto su musicraiser e se vi fa piacere contribuite. La seconda. Spegnete la televisione e andate ai concerti!”.
(Fonte foto: Rete Internet)