Cercola, il comune riceve il premio per la trasparenza, ma i grillini non sono d’accordo

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Il riconoscimento è stato consegnato dall’Asmez per “la trasparenza e una effettiva “governance” della macchina comunale avendo attuato il protocollo informatico e l’albo pretorio informatico per un’effettiva conoscenza di tutti gli atti amministrativi”.

«L’Amministrazione è lieta di comunicare che il giorno 29.06.2012 il Comune di Cercola ha ricevuto dal Consorzio Asmez il premio per la trasparenza e una effettiva “governance” della macchina comunale avendo attuato il protocollo informatico e l’albo pretorio informatico per un’effettiva conoscenza di tutti gli atti amministrativi»
Questo l’annuncio che campeggia dal 30 giugno scorso sul sito ufficiale dell’ente di piazza Libertà. Che c’è di strano? Ecco, di strano c’è che non tutti sembrano essere d’accordo con i giudici giudicanti, almeno a giudicare da questa mail inviata da… da chi? Per citare un celebre film del ’95 diretto da Bryan Singer potremmo dire da… dai “soliti sospetti” (indovinato, i grillini -badate che se li chiamate così s’arrabbiano a morte!)

«Buonasera, ho piacere nel constatare che il mio Comune si fregia di questo premio, ma gradirei una Vostra opinione in merito a questo link presente sul sito dello stesso:
http://albo.comune.cercola.gov.it/allegati.php?id_doc=8111135&sez=9&data1=27/10/2011&data2=11/11/2011
Penso che bisogna rivedere i parametri per l’assegnazione dei premi, non trovate?»
Il link incriminato riporta ad un elenco di documenti impossibili da scaricare, pena la comparsa di un catastrofico messaggio: “Errore: non è possibile effettuare il download poiché l’atto non è visibile!”.

La replica, bontà loro, non s’è fatta attendere:
«Gentile ***** ********, il Comune è obbligato ad operare nel rispetto della normativa, che prevede a seconda della tipologia di Atto un determinato periodo di pubblicazione (e quindi di visibilità dello stesso). Naturalmente successivamente a detto periodo, resta nella facoltà del cittadino di chiederne visione e/o copia.
Al riguardo le evidenziamo utilmente il link http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_all’oblio
[…] Cordiali saluti – Asmenet Campania Soc. cons. a r.l.».

Ora, a prescindere dal fatto che citare Wikipedia in una risposta ufficiale è quantomeno dozzinale, il “diritto all’oblio” si riferisce ad una “particolare forma di garanzia che prevede la non diffondibilità di precedenti pregiudizievoli, per tali intendendosi propriamente i precedenti giudiziari di una persona” (fonte Wikipedia, l’enciclopedia libera. Noi sì che ce lo possiamo permettere…), mentre qui parliamo di atti pubblici e bilanci (il “casus belli” è rappresentato da “Approvazione Rendiconto di Gestione Anno 2010 Del D. Lgs. 267/2000, ndr) che dovrebbero essere consultabili “in ordine cronologico” e “senza alcuna limitazione temporale”, ex art. 5, comma 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2011 (un po’ troppi “del”, vero?).

Insomma va bene la trasparenza, ma ex. Articolo 31 “qui si esagera!”