A San Sebastiano al Vesuvio l’incontro su “Ecomafie: Possibili Soluzioni”

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La Campania è la seconda regione italiana per numero di aree protette: tale valore positivo non è supportato da una realtà incoraggiante, ben più tesa verso il malaffare che alle pratiche virtuose.

Un interessante incontro ieri sera a San Sebastiano al Vesuvio. Nell’aula consiliare della cittadina si sono riuniti i rappresentanti di una buona fetta della cittadinanza attiva vesuviana.

Erano infatti presenti Franco Matrone, noto esponente dei Comitati di Terzigno e rappresentante del movimento Zero Waste Campania, c’erano Antonio D’Amore, Referente Provinciale Libera Napoli, Giacomo Pirozzi, del Presidio Territoriale Libera di Giugliano e Anna Maria Pentella, referente del nuovo presidio territoriale San Giorgio/San Sebastiano intitolato a Paolino Avella, il giovane di Pollena scomparso tragicamente a San Sebastiano durante una rapina. C’era soprattutto Alessandro Iacuelli, giornalista e scrittore, da anni impegnato nell’analisi dei percorsi e delle dinamiche del malaffare camorristico legato al traffico dei rifiuti speciali.

Le assenze giustificate del presidente del Parco Nazionale e del suo direttore sono state compensate dalla presenza di una rappresentante dei dipendenti del Parco, la combattiva Adriana Peinetti che ci ha illustrato, ahinoi! Una realtà, quella del nostro Parco Nazionale, già conosciuta, quella della carenza di fondi e organico, quella che rende l’Ente una sorta di Fort Apache nel caos del fraintendimento e dell’indifferenza del Vesuviano. Tra i politici, unici presenti il sindaco di San Sebastiano, Giuseppe Capasso, partecipe con le sue considerazioni, nonostante un piede infortunato, l’assessore Aratro e i consiglieri Ricci e Panico.

Il pubblico non è stato purtroppo quello delle grandi occasioni ma sicuramente quello delle buone intenzioni, l’esigua partecipazione è stata compensata dalla qualità dei suoi interlocutori, tutti membri della società civile, delle associazioni e dei movimenti civici tra cui Giovanni Marino, portavoce di Cittadini per il Parco e molti aderenti a Let’s do it Vesuvius, filiazione di CleaNap con uno dei suoi capisaldi e moderatore della serata, Vincenzo Capasso.

La serata ha avuto il suo momento più intenso nell’interessante intervento di Alessandro Iacuelli che ci ha fornito la cronistoria del traffico dei rifiuti in Campania. Se ne evince in particolar modo il legame viscerale tra smaltimento illecito dei rifiuti ed edilizia clandestina, entrambi i fenomeni gestiti dai clan camorristici, spesso in combutta con industriali senza scrupoli. La situazione attuale vede invece il nostro martoriato territorio in una fase di stallo, senza spiragli incoraggianti ma dove è evidente che fin quando il legame tra un certo tipo di industria e la delinquenza organizzata non sarà scisso, le cose non potranno certo cambiare, almeno in ambito ambientale. Risulta chiaro poi che nella problematica dello smaltimento dei rifiuti, esiste una prevalenza del rifiuto speciale e industriale rispetto a quello più propriamente domestico, meno pericoloso e meno problematico a prescindere da quanto detto e diffuso nei periodi dell’acuirsi delle cosiddette crisi.

Dal prosieguo del dibattito si evince la triste realtà locale ma se ne prende atto non con rassegnazione ma con spirito critico e costruttivo, caratteristico di associazioni come Libera, si sottolinea infatti l’importanza di una corretta informazione, principalmente per la diffusione dei dati relativi alle nuove malattie, soprattutto quelle immunodepressive, che vedono in Campania un triste primato. Rilievo viene dato anche alla scuola e all’impegno che questa prodiga per la legalità e la sua diffusione.

Non resta che sperare che il seme delle buone pratiche attecchisca in questi luoghi e che l’indifferenza e la mafiosità non abbiano definitivamente il sopravvento.